A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie"

  • :/ Insomma, si sta solo chiaccherando

    Spezzo una lancia in tuo favore perché, ultimamente, anche nella discussione sul "Poliamore", hai confrontato le tue opinioni con diverse persone, me inclusa, che le contestavano.


    Sinceramente percepisco la genuinità alla base delle tue riflessioni: non hai secondi fini provocatori o altri intenti nascosti, sebbene, a volte, qualcuno possa percepire in esse delle problematicità (ma siamo qui per discutere ovviamente e questo è parte del gioco).


    Quando discuto con te, sono certa di una cosa: se ti segnalo quella che è per me la problematicità di un ragionamento, a condizione che però argomenti bene le mie critiche e posizioni, tu sei sempre disposta a rivedere le tue senza avanzare alcuno orgoglio, o impuntamento di principio.


    Questo è certamente da apprezzare.

  • non hai secondi fini provocatori o altri intenti nascosti, sebbene, a volte, qualcuno possa percepire in esse delle problematicità

    Almeno... spero di no, o se ne ho, spero almeno di accorgermene.


    I temi "relazionali" sono argomenti che mi sono abbastanza neutri, perchè appunto non ho chissà che esperienze personali di tipo concreto, se non indirette tramite vicende famigliari, al massimo da quelle potrebbe semmai scaturirmi un emotività che potrebbe eventualmente distorcere un ragionamento (inteso come renderlo di parte).

    Quando discuto con te, sono certa di una cosa: se ti segnalo quella che è per me la problematicità di un ragionamento, a condizione che però argomenti bene le mie critiche e posizioni, tu sei sempre disposta a rivedere le tue senza avanzare alcuno orgoglio, o impuntamento di principio.


    Questo è certamente da apprezzare.

    Anche io apprezzo che con te sia sempre possibile un dialogo aperto, senza che si finisca ad arroccarsi in baluardi polarizzati.

  • Da questo?

    No: penso che Juniz, parlando di "cause individuali e sociali", volesse far notare come, appunto, "istinti oppure no".


    Poi non è che tutti gli uomini si comportino allo stesso modo, perché c'è appunto un'individualità che viene a formarsi dal contesto sociale e culturale in cui gli individui sono cresciuti.


    Sul discorso che poi una sovrastruttura ideologica possa andare a rinforzare una base istintiva, come nel caso degli incel, direi di sì, anche qui è corretto a mio avviso. Come anche che, al contrario, un'ideologia possa far riflettere sulla scelta di divenire più autodisciplinati.


    In fin dei conti, anche il fatto che noi si possa essere individui civili direi che abbia origini nelle sovrastrutture ideologiche e sociali, in quanto se, da una parte, abbiamo il cervello primordiale, dall'altra abbiamo però anche molto sviluppate le funzioni cognitive più complesse: siamo un mix.

  • Insomma, se da una parte è vero che in determinati casi un'ideologia può svilupparsi da tendenze istintive, mentre in altri casi da un ragionamento "liscio e senza ghiaccio", poi, comunque sia, essa tende un po' a prendere "vita propria", come nei fantasmi di Stirner (curiosità che ho incontrato sul forum).


    Chi è convinto di un'ideologia, di solito poi tende a rinforzare le sue emozioni o sentimenti correlati a quella corrente di pensiero. Insomma, pure le idee ci influenzano, non solo gli istinti, al di là che un'idea sia o meno stata influenzata a sua volta dagli istinti.

  • certo che Kant ha buttato una vita, non ci aveva capito nulla


    "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me"

    Andrà d'accordo con Rousseau, che pensava l'uomo nasca buono, un po' meno con Machiavelli, che pensava nascesse egoistico (almeno questo traggo da Google docet, perché io sono ignorantella sulle filosofie… e un po' anche in generale).


    Se ho compreso cosa intendevi esprimere.

  • Andrà d'accordo con Rousseau, che pensava l'uomo nasca buono, un po' meno con Machiavelli, che pensava nascesse egoistico (almeno questo traggo da Google docet, perché io sono ignorantella sulle filosofie… e un po' anche in generale).


    Se ho compreso cosa intendevi esprimere.

    Intendevo dire che l'uomo avrà anche degli istinti (che, ad esempio, nel mio caso non è farsi le pugnette scambiando foto come figurine... ma vabbè), ma come dici tu, poi ci sono le leggi e la morale. Solo che quello che intendo io è che certe cose non sono sbagliate perché esiste una società, una religione o una politica che ce lo impone, ma perché sono universalmente sbagliate (imperativo categorico kantiano). Non sono tante, ma tutte alla fine si basano sul concetto che fare del male al prossimo è sbagliato... Semplice, ma universale, e vale per questi casi, per il tradimento, etc.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • intendevo esprimere che

    Ok, ora ho capito, ti ringrazio della spiegazione. Provocare dolore inutile non è auspicabile in generale, certo.


    Personalmente, però, ho una mia etica o delle idee che non sempre si incontrano con la morale classica sotto ogni aspetto. In fin dei conti, anche non essere sempre allineati su ogni punto è ciò che poi dà vita a un dialogo e chiacchierare è bello.

  • Solo che quello che intendo io è che certe cose non sono sbagliate perché esiste una società, una religione o una politica che ce lo impone, ma perché sono universalmente sbagliate

    Se non esistesse il ragionamento e una società complessa, non so però se avremmo sviluppato questo sentimento di universalmente sbagliato, ovvero se esso sia quasi una sorta di legge universale, basta guardare a quante cose erano concesse nelle società antiche, erano spesso abbastanza sul crudele.

  • Ok, ora ho capito, ti ringrazio della spiegazione. Provocare dolore inutile non è auspicabile in generale, certo.


    Personalmente, però, ho una mia etica o delle idee che non sempre si incontrano con la morale classica sotto ogni aspetto. In fin dei conti, anche non essere sempre allineati su ogni punto è ciò che poi dà vita a un dialogo e chiacchierare è bello.

    Non è che non sia auspicabile: è sbagliato. Io posso avere un istinto che mi spinge a fare sesso con una donna che per me è il massimo dell'attrazione, ma non la stupro. Non perché lo dica la mia religione, il mio stato o la morale sociale, ma perché, per alcuni aspetti (pochi), esiste una legge morale universale. Alcune cose sono sbagliate. Nella storia ci sono state leggi morali imposte da religioni o stati che contraddicevano la legge morale universale: beh, erano sbagliate quelle. Ma la legge morale universale esiste.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

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