Da quando è nato mio figlio non ho più una vita

  • Anche io ho avuto dei problemi con mio figlio: non ha dormito per due anni consecutivi. Nel senso che ogni santa notte, ogni due/tre ore, si svegliava per mangiare :) . Va bene i primi mesi di vita, ma lui ha continuato. Ah! Dimenticavo: alle 6 del mattino era tutto bello sveglio e pimpante ^^ . È stata dura anche perché la notte mi svegliavo solo io, mio marito russava! Però oggi sai che ti dico? Che quegli anni sono stati quelli più belli. Quando sono piccoli, sono meravigliosi. Se avessi saputo quello che so oggi, non avrei perso tempo ad esaurirmi, ma me li sarei goduti di più. Perché una volta grandi cambia tutto. Ti consiglio di goderti tua figlia di più e di farvi sicuramente aiutare, di ritagliare del tempo per voi.

    Ciao, leila19, ecco, è questo che mi sento dire più spesso da chi ha figli ormai cresciuti (con questo rispondo anche a fran235 e La Marina.

    Sembra che col tempo ci si dimentichi di quanto siano stati duri questi anni... Le cose sono due: o inconsciamente si finisce per pensare che questo periodo sia stato bello e non ci si ricorda di quanto fosse terribile, tipo un meccanismo di autodifesa, oppure col passare degli anni è peggio, e questo mi preoccupa ancora di più... Perché da quando è nata mia figlia mi sento dire che... passati i primi mesi poi migliora, poi mi hanno detto che il primo anno è il più difficile, poi salta fuori che gli anni più difficili sono i "terrible two", poi i "terrible three"... ma ci vogliamo prendere per i fondelli?!

    Siamo sinceri... Fare un figlio nella società moderna equivale a fare un voto, con la differenza che un voto puoi sempre infrangerlo, un figlio è per sempre...

    E se, come fran235 giustamente sottolinea, non sei giovane quando li fai e hai conosciuto il bello di vivere (io ad esempio ho 40+ anni e non sono proprio giovanissimo), ti ritrovi a faticare molto di più ad accettare la nuova vita, perché sai bene cosa ti stai perdendo...

  • ti ritrovi a faticare molto di più ad accettare la nuova vita, perché sai bene cosa ti stai perdendo

    ma ci vogliamo prendere per i fondelli?!

    Commento anche se non ho figli e non ne ho mai voluti.

    Mi chiedo cosa vi aspettavate di concepire? Un peluche?

    Mi chiedo questa bambina quanto percepirà il suo sentirsi un peso o inadatta? Non dico che dovrà essere per forza così, ma avere accanto due genitori che la vivono come un peso non sarà bellissimo, oltretutto senza strumenti cognitivi per capire cosa succede.

    Sente e vede solo le sue figure di riferimento in preda alla frustrazione e alla tristezza. Questo lei percepisce. E guarda un po', scoprirà anche che derivano da lei.


    Vi consiglio caldamente di rivolgervi ad un professionista per voi due.

    Oppure se notate comportamenti eccessivi da parte della bambina (ma non li riporti) magari una valutazione, ma solo in quel caso!


    E poi ti chiedo, Andrea, cosa staresti facendo senza tua figlia adesso? Davvero non ci avete pensato prima di concepirla?

  • Ciao, io ho tre figli ormai grandi, e compiuti i 3 anni li abbiamo mandati all'asilo dalle 8 alle 16, anzi l'ultimo arrivato ha fatto anche un anno al nido. Non potevamo fare altrimenti, visto che mia moglie ha sempre lavorato. Se tua figlia ha quasi 4 anni, direi che il periodo più duro è passato, coraggio. E mi unisco a chi ti ha consigliato una babysitter, o anche un vicino di casa (che sia affidabile) almeno 2 o 3 volte al mese.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao, leila19, ecco, è questo che mi sento dire più spesso da chi ha figli ormai cresciuti (con questo rispondo anche a fran235 e La)...

    Sembra che col tempo ci si dimentichi di quanto siano stati duri questi anni... Le cose sono due: o inconsciamente si finisce per pensare che questo periodo sia stato bello e non ci si ricorda di quanto fosse terribile, tipo un meccanismo di autodifesa, oppure col passare degli anni è peggio, e questo mi preoccupa ancora di più... Perché da quando è nata mia figlia mi sento dire che... passati i primi mesi poi migliora, poi mi hanno detto che il primo anno è il più difficile, poi salta fuori che gli anni più difficili sono i "terrible two", poi i "terrible three"... ma ci vogliamo prendere per i fondelli?!

    Siamo sinceri... Fare un figlio nella società moderna equivale a fare un voto, con la differenza che un voto puoi sempre infrangerlo, un figlio è per sempre...

    E se, come fran235 giustamente sottolinea, non sei giovane quando li fai e hai conosciuto il bello di vivere (io ad esempio ho 40+ anni e non sono proprio giovanissimo), ti ritrovi a faticare molto di più ad accettare la nuova vita, perché sai bene cosa ti stai perdendo...

    Ciao, effettivamente l'età credo abbia la sua importanza. Io ho avuto mio figlio a 25 anni con tutta l'energia e la forza dell'essere giovani. Non so se sarebbe stato lo stesso a 40 e passa anni. Oggi ne ho 56 e sicuramente l'energia è molto diversa. Però quello che ti ho scritto prima rimane. Forse sai cos'è, potrò sembrare ridicola :), l'amore... che va oltre la stanchezza, la fatica. Che significa l'ultimo rigo: sai bene cosa ti stai perdendo..

  • Oltretutto, credo che uno status fisico e mentale di questo tipo non permetta nemmeno di godersi appieno la crescita di un figlio.

    Ritagliarsi tempo per sé stessi è necessario, per poter poi dare il meglio di sé stessi per il figlio.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Ciao, effettivamente l'età credo abbia la sua importanza. Io ho avuto mio figlio a 25 anni con tutta l'energia e la forza dell'essere giovani. Non so se sarebbe stato lo stesso a 40 e passa anni. Oggi ne ho 56 e sicuramente l'energia è molto diversa. Però quello che ti ho scritto prima rimane. Forse sai cos'è, potrò sembrare ridicola :), l'amore... che va oltre la stanchezza, la fatica. Che significa l'ultimo rigo: sai bene cosa ti stai perdendo..

    L'ultimo figlio l'ho avuto a 43 anni (mia moglie pochi di meno). Eravamo un pò spaventati, proprio dal punto di vista fisico. E invece il frugoletto ci ha dato un boost di energia incredibile, nonostante avessimo altre due figlie ancora piccole (5 e 10 anni).

    A volte L'energia, anche quella fisica, può arrivare anche dalla mente :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Quello che scrivo sono solo riflessioni, non vuole essere un rimprovero sia chiaro.

    Ma mi viene da chiedere, se era così prezioso ed importante il vostro tempo libero, quando avete scelto di concepire eravate pronti per questo?


    Lo dico perchè ci sono moltissime coppie che non hanno figli proprio per questo motivo.


    Mettere al mondo un figlio è sicuramente un impegno notevole, ma mi fa strano che nel tuo post non hai menzionato del positivo.

    Ad esempio, è faticoso, ma giocare con lei mi da una gioia immensa, oppure prenderla in braccio, raccontargli una fiaba, ecc.


    Mi pare che sottolinei la fatica, lo stile di vita perduto, ma non il bello, la gioia.

  • Lavoro da casa da ormai 4 anni e le giornate stanno diventando sempre più insopportabili: urla e lamentele continue, mia moglie sempre arrabbiata e depressa a causa del bimbo che fa i capricci.

    Lei non lavora e, a parte quando va alla materna, la bambina sta 24 ore con lei e la sta asfissiando.

    Una situazione del genere farebbe stare male chiunque.


    Lavori da casa... con moglie e figlia piccola...


    E lo credo che sei esausto e nervoso!


    È una condizione che esaspererebbe chiunque.


    Sei h24 con tua moglie e tua figlia.


    In più, tua moglie non lavora. Quindi nemmeno lei ha modo di staccare da questa routine asfissiante.


    La soluzione c'è: tornare in ufficio e dire a tua moglie di trovarsi un part-time.

  • Concordo con chi consiglia di appoggiarsi saltuariamente a una babysitter e ho anche provato a spingere in questo senso, ma da parte di mia moglie ho trovato un muro...


    Ciao andrerdna.

    Stavo passando oltre al tuo thread: non avendo figli, non avrei potuto consigliarti nulla di diverso da ciò che ti hanno già proposto, quando mi ha colpito la parte del tuo intervento che ho citato, in particolare quella messa in grassetto. In che senso hai trovato un muro? Cosa dice (ammesso che dica qualcosa)? Senza sfociare nella lite, hai qualche argomento per controbattere?

    Secondo me, si tratta o di trovare una via di mezzo fra i due punti di vista, oppure proporre quantomeno un tentativo. Scegliete una baby-sitter e per una sola sera (ed una soltanto, per cominciare) proponi a tua moglie un'uscita di un paio d'ore massimo: un tempo limitato ridurrebbe la spesa e, soprattutto, dovrebbe mettere più tranquilla la madre.

    Dagli il tempo di assimilare come si è sentita e cosa è accaduto concretamente quella sera. Dopodiché, parlatene insieme con tranquillità.

  • Certamente in tenera età si ha bisogno di attenzioni h24, però esistono momenti dove giocano sul tappeto, guardano un cartone animato, dormono.

    A 3 anni possono giocare da soli ma bisogna essere lì a supervisionare. E comunque è più facile che ti coinvolgano e cerchino la tua presenza. I cartoni io non glieli farei vedere, sono troppo piccoli.

    Se dormono ok :)

    Non ho figli ma il babysitteraggio occasionale dei miei adorabili nipotini mi ha aperto gli occhi sulla realtà della vita con bambini molto piccoli. A parte quando dormono devi starci dietro h24 e richiedono tantissima energia.

    Però sono d’accordo con gli altri, gli spazi privati servono, anche solo l’andare in ufficio e parlare con altri esseri umani penso possa aiutare.

    Non avete fratelli o sorelle?

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