Il fatto è che, avendo lavorato in svariate parti d'Italia da precario per tre anni, ho avuto poche possibilità di approfondire rapporti. Certo, ho amici e conoscenti fidati sparsi nei luoghi in cui ho lavorato, ma non è che ci sentiamo quotidianamente... Eppure con loro mi sono trovato molto bene.
Lo stesso non posso dire per i miei vecchi amici...quelli del liceo: a quelle frequentazioni attribuisco molti tratti errati della mia personalità. Sono quelle vecchie amicizie solo maschili incentrate su calcio, donne, PlayStation e basta. Mai un discorso profondo, mai e poi mai, solo svago.
Spero, almeno, che con questo nuovo trasferimento (stabile, nel comune in cui abito) possa coltivare qualche rapporto un po' più profondo. Una parte di me si è già rassegnata al fatto che non troverò mai nessuna disposta a stare con me, ma l'altra parte non si rassegna mai, sono testardo e mi conosco. Oscillo tra queste due componenti: una rassegnata che dice "guarda in faccia la realtà, ti è andata male e ti devi rassegnare a vita, chi visse sperando morì c.....o" e l'altra che è più battagliera e non si dà per vinta.