Quando anche il corpo dà segnali contrastanti

  • Ricordo la storia di Paoletta90 (scusa se ti tiro in ballo), classico esempio di come queste cose possano succedere.

    Tranquilla, avevo proprio intenzione di intervenire infatti :)


    Lucy a me successe la stessa identica cosa con il mio attuale ragazzo (aprii una discussione sul forum l'anno scorso), tra l'altro la cosa andò avanti per un po'. Io poi essendo abbastanza ansiosa andai parecchio in paranoia e avevo paura fosse un problema organico destinato a protrarsi per sempre, che non ci fosse intesa e quindi non fossimo compatibili ecc... insomma nella mia testa avevo già decretato la fine della mia storia perché - sbagliando - avevo questa idea abbastanza malsana del maschio costantemente performante. Invece anche loro - e ci mancherebbe!- hanno i loro trascorsi, le loro ansie e le loro paure che possono inficiare sul piano sessuale. Parlandone a distanza di tempo, lui mi ha confessato infatti di avere molta ansia e paura di non essere all'altezza. Tra l'altro anche lui veniva da un trascorso sentimentale molto doloroso. Poi piano piano col tempo e l'attaccamento tra noi le cose si sono sbloccate.


    Questo per dirti di cercare di non problematizzare troppo questa cosa, di seguire il tuo intuito e non le tue paure. Di avere pazienza e fare le cose con calma, vi state conoscendo e state scoprendo se ci sono le basi per costruire qualcosa tra di voi. Le ansie e i timori sono comprensibili, specie visto il tuo trascorso, ma cerca di ricordare che questa situazione è diversa, nuova, e non ha nulla a che fare con il tuo ex, che fa parte del passato.

  • Arrivare alla violenza fisica e magari nemmeno denunciare per la vergogna è traumatico, a dir poco

    Condivido e aggiungo che da quel che ha raccontato, in quei momenti era solo preoccupato del fatto che il figlio più grande potesse assistere e rimanere lui traumatizzato. Un po' come se non riconoscesse di aver vissuto lui stesso un trauma, di aver subito violenza. Lo capisco davvero molto. A me sono serviti quasi 20 anni per iniziare a comprendere.

    Nell'intimità cercherei invece di tenere lontana la penetrazione, non provarci nemmeno ma facendo tutto il resto che si può fare. Questo per non mettere pressione ulteriore.

    Anche in questo caso condivido pienamente. Non c'è bisogno di aggiungere pressioni, soprattutto perché di fatto desiderio c'è e conduce comunque a una forma di intimità e sessualità.

    Per quanto mi senta molto meno inibita rispetto al passato, per me ci sono comunque ancora dei gesti che mi fanno rivivere quelle dinamiche che la mia psicologa ha definito violente. Per esempio, il sesso orale, che con quell'individuo era espiazione forzata, ora mi riesce naturale solo quando la presenza dell'altro è consolidata.

    Sono un po' indietro sotto questo punto di vista, non è un'autocritica severa, solo un dato oggettivo: riconosco che potrei trovarmi a corto di idee, ora come sul momento: "ecco, e ora che devo fare?"

    Alla fine anche il tuo corpo non ha dato segnali così contrastanti, ma piuttosto univoci mi pare di capire, in senso positivo! Non era questo l’oggetto del thread?

    Sì, alla fine sì, hai proprio ragione. Mi sento sessualmente attratta da lui ed è la prima volta che, per esempio, basta un messaggio per accendere il desiderio. Credo sia una forma di attrazione sessuale anche molto mentale.

    Credo sia fuori luogo parlare di andrologo

    In effetti credo che anche lui, come me, intendesse più uno specialista più a supporto psicologico che altro. Ma a prescindere dal fatto che effettivamente decida di andarci oppure no, ho adorato, mi ha fatto sentire ancora più attratta, il modo con cui ha gestito la situazione: quando gli ho chiesto se si sentiva a disagio con me, non ha cercato scuse, non si è messo sulla difensiva, non mi ha addossato alcuna responsabilità, ma al contrario si è aperto, si è raccontato, ha cercato di capirsi mentre parlava con me, come se stesse mettendo insieme i pezzi, e infine ha dimostrato apertura a valutare percorsi di auto-comprensione. Quindi mi ha dato una misura di come può essere di fronte al presentarsi di un problema nella vita quotidiana. Questa cosa mi è piaciuta da impazzire.

    E ripeto che, per come si è impegnato, passatemi il termine, senza scoraggiamento, per darmi comunque piacere, la sessualità è importante anche per lui.

    Quindi sì, non ho fretta, non ho bisogno di fare pressioni, ero sincera quando gli ho detto che anche questo è parte del percorso per conoscerci.

    non sto sottovalutando i suoi trascorsi, anzi

    Lo so e anzi ti ringrazio per la tua prospettiva!

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • cerca di ricordare che questa situazione è diversa, nuova, e non ha nulla a che fare con il tuo ex, che fa parte del passato

    Credo che anche tu abbia perfettamente ragione. Per questo ho anche pensato che io stessa, per il semplice fatto di esistere, incarno le sue paure.

    Effettivamente è molto difficile riuscire a mettersi davanti al nuovo senza il carico del bagaglio del passato, perché di fatto non lo possiamo lasciare da nessuna parte.

    Una forma di auto-tutela che se lasciata senza il guinzaglio di uno spirito d'osservazione onesto onesto rischia di sabotare sistematicamente la nostra vita, perché traumi e delusioni ne abbiamo vissuti tutti in ogni ambito della vita. Ascoltando solo la messa in guardia sul rischio ci si paralizza. E questo non lo voglio.

    Hai proprio ragione.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • Credo sia fuori luogo parlare di andrologo.. l' abbiamo già patolocizzato.. ma povero! Lui adesso sarà preoccupato sicuramente e sta trovando delle giustificazioni, quando magari è solo un po' di preoccupazione e ansia.

    Intervengo solo per precisare che non volevo patolocizzare ma sapendo che gli uomini sono molto restii alle visite urologiche/andrologiche mi pare utile ricordare che esistono specialisti. Una visita dall'andrologo se qualcosa non funziona non equivale a dire che c'è una patologia. È proprio l'inverso, solo un medico può dirci che fisicamente è tutto okay. Questa conferma può dare molta serenità.


    Se ci pensi, tutti qui hanno già diagnosticato una causa psicologica del problema....e tutti noi senza avere le minime competenze. ;)


    Per noi donne è normale e routine andare dal ginecologo, senza problemi, solo per controllo. Buona abitudine che gli uomini potrebbero copiare.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Sono un po' indietro sotto questo punto di vista, non è un'autocritica severa, solo un dato oggettivo: riconosco che potrei trovarmi a corto di idee, ora come sul momento: "ecco, e ora che devo fare?"

    Come disse la mia psicologa una volta (situazione diversa ma con analogie)....ma ogni tanto ridete della curiosa combinazione che vi è capitata?


    Ogni tanto la combinazione di problemi è curiosa: entrambi un vissuto che ha lasciato traumi e proprio voi due vi incontrate. All'apparenza i problemi si moltiplicano ma....se ne prende atto, ci si ride su e poi ci si lavora.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Se ci pensi, tutti qui hanno già diagnosticato una causa psicologica del problema....e tutti noi senza avere le minime competenze

    Condivido al 100%, non ha alcun senso trarre conclusioni in nome e per conto di qualcun altro. E sì, nel caso fosse davvero un problema prima di arrivare alla cura dell'anima, per così dire, sarebbe sensato escludere ogni causa fisica.


    Personalmente ho pensato si sia trattato di un momentaneo blocco dovuto a questioni più psicologiche che fisiche per una serie di ragioni.


    Prima di tutto perché non lo ha vissuto con disagio, lo ha preso per quel che sembra essere stato: un momento di carico emotivo.

    Il venerdì sera ha pensato si trattasse del fatto che la situazione era nuova, io in casa sua, quella nella quale gioca coi figli.

    Poi ha aggiunto che lui ha bisogno di tempo per connettersi con una persona. E lo capisco: anche io ho bisogno di abituarmi anche al corpo.

    Forse questo è irrilevante, non ho grande familiarità con il funzionamento dell'anatomia maschile, ma sabato mattina, quando ci siamo svegliati, non era del tutto insonnolito :S

    Credo anche che avendo vissuto la situazione con totale naturalezza, come se sì, come è naturale che sia, magari gli è successo altre volte in passato, ma non era preoccupato: un po' come se fosse perfettamente certo che, sì, può capitare, ma non è così frequente. Non posso avere la certezza che in questi 4 anni senza fare sesso con una donna abbia compensato con la masturbazione, ma potrebbe in parte spiegare la naturalezza e la tranquillità con cui ha reagito.


    In secondo luogo, quando ci siamo confrontati un po' più direttamente sabato sera, si è sbilanciato lui stesso sulla componente stress/emotiva.


    Ma concordo con te, è chiaro che, nel caso dovesse essere un ostacolo e volesse affrontarla, prima di valutare un approccio esclusivamente psicologico, avrebbe molto più che senso escludere qualsiasi ragione fisica.


    Sono intenzionata ad approfondire lui come persona, che non vuol dire accettare compromessi che mi hanno fatta star male in passato, ma semplicemente essere presente e lasciare che evolva naturalmente. Poi si vedrà.

    ma ogni tanto ridete della curiosa combinazione che vi è capitata?

    Non ancora :)

    Ma sicuramente è proprio questa curiosa combinazione che, a tratti, mi fa temere di essere in un loop.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

  • io fossi uomo avrei difficoltà a fare sesso dopo tempo... è come se perdessi il ritmo. Lo capisco. Deve carburare..

    Lo capisco anche io, credimi.

    Non vorrei passasse un messaggio sbagliato: non mi sto esprimendo in merito a una prestazione, che dal mio punto di vista è stata comunque molto soddisfacente, né tantomeno voglio esprimere giudizi. Per me è molto più che comprensibile il fatto che non sia riuscito a raggiungere l'erezione nel mentre.

    Mi piace capire la natura delle situazioni umane, soprattutto quando sto intessendo delle relazioni con questa umanità.

    Dal canto mio, non ho fatto né farò mai pressioni.

    La sessualità è spesso un tabù, però non voglio più che lo sia per me. Perché è un linguaggio essenziale nella vita di coppia e, per quanto ora siano le fasi iniziali di una conoscenza che potrebbe terminare anche domani, voglio capire se riusciamo a parlare una lingua simile, quantomeno compatibile.

    Però ecco, ci tengo a precisare che non è un giudizio negativo su F. Al contrario, ritengo abbia gestito la situazione con tenerezza, sensibilità e soprattutto manifesto desiderio.

    "Jesus died for somebody's sins but not mine"

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