Oggi sarebbero stati 17 anni di matrimonio

  • "ti chiedono A e rispondi A" (istruzione mandatoria del sindacalista, senza recriminare e spostare il focus sul comportamento dell'altra cara ex collega, che mi potrebbe costare l'effetto boomerang), circostanziare tutti i punti della contestazione

    A parte il "testa bassa", mi sembra ottima la linea del sindacalista :thumbup:

    Ma capisco anche il "testa bassa", che non significa farsi pecora, ma soltanto non mettersi in competizione con i rapaci zoppi di cui parlavo sopra, accedendo alla loro povera aia da frustrati, di cui lui loro sono espertissimi e tu, per tua fortuna esistenziale, no!


    Vai sereno e vai per quel che sei, che basta e avanza! :thumbup: ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • A parte il "testa bassa", mi sembra ottima la linea del sindacalista :thumbup:

    Ma capisco anche il "testa bassa", che non significa farsi pecora, ma soltanto non mettersi in competizione con i rapaci zoppi di cui parlavo sopra, accedendo alla loro povera aia da frustrati, di cui lui loro sono espertissimi e tu, per tua fortuna esistenziale, no!


    Vai sereno e vai per quel che sei, che basta e avanza! :thumbup: ;)

    La testa bassa serve per evitare di sviare l'attenzione sull'argomento.

    Io vorrei aprirlo quel libro, non sai quanto, ma non devo farlo assolutamente.


    Vorrei tornare indietro, fare un bel Reset e ripartire, ricominciare, vorrei svegliarmi da questo incubo e ritrovarmi bambino, quando a 5 anni rompevo i 45 giri che mi comprava mia mamma giocando a fare il batterista.

    È un desiderio che abbiamo in tanti...

  • La testa bassa serve per evitare di sviare l'attenzione sull'argomento.

    Io vorrei aprirlo quel libro, non sai quanto, ma non devo farlo assolutamente.

    Questo lo capisco proprio istintivamente.

    E' una piega che appartiene anche a me.

    Ma il sindacalista ha pienamente ragione: oltre a non servire a nulla, potrebbe anche portarti danno.

    Il prossimo, ossia ognuno di noi, non è mediamente portato ad ascoltare davvero, ad ascoltare tutto, a seguirci attraverso le tante pagine dei nostri libri.

    Per questo è necessario "restare sul pezzo", con autenticità, e lasciare che le confusioni e gli isterismi restino a contraddistinguere chi li genera. ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Questo lo capisco proprio istintivamente.

    E' una piega che appartiene anche a me.

    Ma il sindacalista ha pienamente ragione: oltre a non servire a nulla, potrebbe anche portarti danno.

    Il prossimo , ossia ognuno di noi, non è mediamente portato ad ascoltare davvero, ad ascoltare tutto, a seguirci attraverso le tante pagine dei nostri libri.

    Per questo è necessario "restare sul pezzo", con autenticità, e lasciare che le confusioni e gli isterismi restino a contraddistinguere chi li genera. ;)

    Hai perfettamente ragione.

    Tuttavia, come ho scritto oggi, mantenere in vita le persone tossiche nella nostra testa equivale a celebrare inconsapevolmente il loro ricordo.


    A me interessa sapere la bastonata che mi arriverà quando peserà. E la consapevolezza di essere stato tradito ed accoltellato alle spalle pesa si, ma quello che fa più male è il dover pagare un prezzo per la vendetta di un'altra persona dalla quale pretendevi un filo di rispetto in più, nient'altro.

  • Conosco una persona che si è rialzata sempre, ma perché, per il lavoro che fa, tutti gli vogliono bene e lo aiutano. Una persona non riesce da sola a rialzarsi, salvo che non siano i problemi classici della vita adulta, come la perdita del lavoro. Anche le persone vicine le devono stare accanto e aiutarla, dove è possibile.

  • Ebbene...


    a testa bassa ci sono andato, ho seguito i consigli del delegato sindacale, ho trovato la dirigente dell'ufficio del personale abbastanza rigida ed agguerrita.


    Gli sbagli che ho fatto sono stato rimarcati senza pietà e la carta difensiva dei problemi personali tirata fuori dal delegato sindacale è stata cestinata senza pietà ("Tutti abbiamo i nostri problemi"), rimarcando che non siamo altri che numeri, pedine, oggetti da usare e buttare quando difettano.


    La dirigente incalzava ed io davo le mie spiegazioni, sentendomi dire che più parlavo e più rischiavo di complicare le cose.

    Il sindacalista mi ha detto che mi aveva avvisato di non parlare troppo, ma se quella incalzava io non potevo stare in silenzio.


    Come difesa sindacale mi è sembrata in certi momenti un po' debole, raffrontata alla determinazione della dirigente (conosciuta per non essere un agnellino).


    Ora dovrò aspettare probabilmente tutto Agosto, rimanendo su questa maledetta graticola, per sapere l'esito. Il sindacalista ha detto che una sospensione mi arriva sicuramente, 7, 10 giorni, non lo sa, sempre tutto nebuloso, sfocato, indefinito, mai una certezza alla quale aggrapparsi per non affondare nel pozzo.


    Io sono stanco, di tutto, di questo lavoro, sono stanco di vivere, di preoccuparmi, di dover lavorare col terrore di un minimo errore che ora, dopo questo procedimento disciplinare, potrebbe costarmi la carriera, oltre al fatto che economicamente mi peserà in una certa misura.

    Quella carissima ex collega ha saputo colpirmi con una precisione chirurgica mai vista in vita mia, con un accanimento disumano e diabolico.


    Io non ne ho più voglia, davvero; se non ci fosse mio figlio di là in salotto non so cosa avrei già fatto, magari grazie a quell'angolo sul poggiolo tra la Salvia ed il peperoncino rosso.

    Sono stanco di essere considerato una macchinetta che non deve permettersi di avere problemi e pensieri.


    Io devo farmi carico dei problemi dei malati che assisto, ed è giusto che sia così, ma ai miei chi ci pensa?

  • Mi spiace per quello che stai passando, non so cosa dirti :(. Ti sono vicino

    Ho ragionato un po' più a mente fredda, dopo aver fatto una telefonata chiarificatrice al delegato.


    I punti che verranno "pesati" per la sanzione finale sono esclusivamente quelli riportati nel verbale redatto questo pomeriggio e non tutti quelli elencati nella contestazione iniziale.

    Questo significa che hanno considerato solo alcuni punti e non tutti.

    Quello che mi ha spaventato è stato l'atteggiamento severo di quella dirigente, che non ha tenuto minimamente conto del malessere che dopo tanti anni affligge molti infermieri (burnout principalmente) ed estremamente rigido su regolamenti e simili.

    Niente elasticità quindi, rigidità totale, non esiste più la pratica di chiudere un occhio, di pensare che una mano lava l'altra ed insieme lavano il viso.

  • Beh! Buono, no? Andrà tutto bene, tranquillo. Per quanto riguarda l'atteggiamento rigido della dirigente, che dirti, sarà un problema suo. Non aspettarti che gli altri capiscano, specie i dirigenti. Tu sai cosa significa il tuo lavoro e solo questo conta. Del resto fregatene.

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