Rapporto tossico chiama rapporto tossico?

  • Se c'è qualcuno qui che ha studiato psicologia, ben venga.

    L'altra sera è uscito questo argomento con una mia carissima amica, dato che si è parlato sempre del caso del mio famoso amico, che anche lei conosce e di cui ovviamente si è fatta una precisa opinione. Ma questo è stato solo il punto di partenza.

    In poche parole, la sua convinzione è che, se una persona si è imbattuta, magari trascinandolo, in un rapporto tossico, andrà suo malgrado a cercare un altro rapporto disfunzionale, se nel frattempo non si è fatta aiutare. Come se la parte razionale del "voglio una relazione sana" non riuscisse bene a radicarsi. Ci sono altre situazioni nascoste che emergono.

    Lei stessa ha portato la sua esperienza: in una quindicina d'anni ha avuto quattro uomini, uno peggio dell'altro. Solo da circa tre anni si è fatta aiutare psicologicamente, infatti la vedo ben risoluta e serena.

  • Non ho studiato particolarmente psicologia, ma è qualcosa di risaputo e sentito e risentito. Poi nella vita credo che molti abbiano da portare esempi a tavolino, per fare intendere che all'incirca la teoria funziona.


    Io l'ho visto nella mia vita, il mio fidanzato idem, mia sorella e i miei fratelli pure. Quando sei in "cattive" energie attrai "cattive" energie. Per cattive energie non significa che tu sei cattivo, ma può anche essere che sei nell'energia dell'insicurezza e della dipendenza, quindi se qualcuno ti vuole sfruttare vedrà un terreno più facile.

  • Se c'è qualcuno qui che ha studiato psicologia, ben venga.

    L'altra sera è uscito questo argomento con una mia carissima amica, dato che si è parlato sempre del caso del mio famoso amico, che anche lei conosce e di cui ovviamente si è fatta una precisa opinione. Ma questo è stato solo il punto di partenza.

    In poche parole, la sua convinzione è che, se una persona si è imbattuta, magari trascinandolo, in un rapporto tossico, andrà suo malgrado a cercare un altro rapporto disfunzionale, se nel frattempo non si è fatta aiutare. Come se la parte razionale del "voglio una relazione sana" non riuscisse bene a radicarsi. Ci sono altre situazioni nascoste che emergono.

    Lei stessa ha portato la sua esperienza: in una quindicina d'anni ha avuto quattro uomini, uno peggio dell'altro. Solo da circa tre anni si è fatta aiutare psicologicamente, infatti la vedo ben risoluta e serena.

    Il fatto che il famoso amico sia sempre l'oggetto ricorrente dei discorsi - anche se in chiave critica o "terapeutica" - dimostra che emotivamente ha ancora molto spazio nei tuoi pensieri. Se la tua amica ha trovato pace iniziando un percorso vero e strutturato, forse è perché ha smesso di interpretare e ha cominciato a disinvestire e forse sta lì la vera svolta: non nel cambiare tipo di pensiero su una persona, ma nel fare in modo che quella persona non occupi più alcun pensiero.


    E concedimi per favore una riflessione finale: dei suoi rapporti tossici dovrebbe occuparsene lui, non tu. Non è tuo compito capire, decifrare o rimettere insieme i suoi pezzi e, se continui a farlo, forse - anche solo inconsciamente - è perché una parte di te spera ancora che lui, rinsavendo, riconosca che sei la donna "giusta" per lui. Ma questo temo sia solo un miraggio, una chimera.

  • Io non ho studiato psicologia, ma mi risulta che effettivamente sia spesso così: un rapporto tossico di lunga data "ti rompe" dal punto di vista relazionale e per ricostruirsi ci vuole tempo e fatica (magari anche l'aiuto di un terapeuta).


    È un po' la tesi del famoso libro "Donne che amano troppo", nel quale si è constatato che le donne vittime di rapporti abusanti (anche in famiglia) tendono a trovare partners che, a loro volta, le abusino.

  • Il fatto che il famoso amico sia sempre l'oggetto ricorrente dei discorsi - anche se in chiave critica o "terapeutica" - dimostra che emotivamente ha ancora molto spazio nei tuoi pensieri. Se la tua amica ha trovato pace iniziando un percorso vero e strutturato, forse è perché ha smesso di interpretare e ha cominciato a disinvestire e forse sta lì la vera svolta: non nel cambiare tipo di pensiero su una persona, ma nel fare in modo che quella persona non occupi più alcun pensiero.


    E concedimi per favore una riflessione finale: dei suoi rapporti tossici dovrebbe occuparsene lui, non tu. Non è tuo compito capire, decifrare o rimettere insieme i suoi pezzi e, se continui a farlo, forse - anche solo inconsciamente - è perché una parte di te spera ancora che lui, rinsavendo, riconosca che sei la donna "giusta" per lui. Ma questo temo sia solo un miraggio, una chimera.

    Per favore, andiamo oltre. L'ho voluto citare solo come spunto di partenza, giacché anche la mia amica ha rilevato in lui degli scompensi e conosce sia la sua storia passata, sia ha saputo di cose che non vanno nella presente. Si è permessa pure di dargli questo stesso avviso: di non rimanere impantanato.

    Sì, comunque la mia amica ha iniziato a essere più smart. Un problema, mi ha fatto capire, la disturba per massimo una settimana, poi cambia tipo di pensiero, lo relativizza, ecc.

  • Lei, aggiungo anche, ha all'inizio, dopo la sua ultima relazione brutta, intrapreso la psicoterapia e, dopo un anno, si è fatta addirittura due anni di una sorta di accademia di un coach (che ha comunque studiato psicologia). Lì apriamo un altro discorso... Fondamentalmente il messaggio è lavorare su di sé.

  • la sua convinzione è che, se una persona si è imbattuta, magari trascinandolo, in un rapporto tossico, andrà suo malgrado a cercare un altro rapporto disfunzionale, se nel frattempo non si è fatta aiutare.

    Come già detto da altri, la teoria è nota e, per quel che posso testimoniare, è del tutto credibile.

    Ma senza nessun alone fatalistico. Nel senso che mi sembra del tutto logico che questo avvenga, e avvenga addrittura dal momento della "scelta dell'altro", e poi prosegue nella gestione del rapporto e dunque dipende anche da noi.

    Nella mia esperienza sincera: io non ho nessuna costante nei rapporti tossici, e anzi le mie prime relazioni importanti sono state con bravissimi ragazzi, quelli che comunemente si direbbero "ragazzi da sposare".

    Mi posso anche vergognare, ma la verità è che dopo due anni - regolare - provavo una noia asfittica e mortifera (io che non mi annoio mai!)...e quindi si chiudeva.

    Poi mi resi conto che avrei sempre finito per annoiarmi e sentirmi autosepolta con i "ragazzi da sposare" e che indiscubilmente era una mia necessità quella di rapportarmi a personaltà che mi suonassero più autonome-coraggiose-e...sì...anche un po' "sopra le righe".

    Rientra tra queste anche quello che poi divenne mio marito, poi le relazioni serissime a appassionatissime avute dopo la mia separazione.

    Tutte queste hanno avuto la loro parte di alta tossicità e immensa vitalità.

    Onestamente: ne sono anche derivati reciproci legami "a vita", malgrado il fine corsa, anche perchè nel reciproco essere e svelarci "oltre le righe" ci siamo conosciuti molto profondamente.

    Ne deriva che non andrei a fare nessuna psicoterapia per "ottimizzare", perchè SO che la mia misura è quella di sentirmi viva in rapporti "oltre le righe", e conosco la noia di quelli "entro le righe".

    Nella piena consapevolezza che scrivere "oltre le righe" sia meno agevole del contrario, e che può portare la sua dose di tossicità...

    (Uno dei bravissimi ragazzi "da sposare" collabora professionalmente con me e lo sento e incontro spesso. In qualche modo mi conferma la mia scelta, perchè veramente gli voglio sororalmente bene e ho la più assoluta fiducia in lui, ma...qualche volta mi distraggo pensando che se fosse stato mio marito...io sarei morta da qualche decennio, sicuramente dentro di me, e poi forse anche fisicamente... non trovando nessun senso di Vita nella coppia con lui, pur con tutti i benefit e "lussi d'ordinanza" della famiglia borghese "dabbene").

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Ho capito quello che intendi, però non dovremmo fare l'errore di equiparare una relazione non tossica a una relazione noiosa. Ci può benissimo essere una relazione sana tra due persone sopra le righe, per dire. Hanno comunque gli stessi valori, lo stesso rispetto l'uno dell'altra, cioè possono avere un equilibrio nello stare sopra le righe (nei termini del lecito). Viceversa, pure se io, persona tranquilla, trovassi una persona con cui stare serenamente, potrei pensare pure di fare qualche strana pazzia insieme (!!!). Se abbiamo una relazione sana, abbiamo anzi più voglia di godere la vita insieme. Nella relazione tossica c'è qualcuno che mina le cose belle dell'altro.

  • Ciao! Bella discussione.


    Che intendi per rapporto tossico?


    Io, per esempio, sono una persona con problemi d'ansia e depressione. Un uomo potrebbe vedere in me degli elementi di tossicità perché non riesco a fare tutto ciò che vorrei e sono poco tollerante alla frustrazione. Mi inc∙∙∙o subito.


    Una persona al di fuori potrebbe dirgli: "Ma lascia quella palla al piede" oppure "Non ti fa bene stare con una così."


    Quindi, nel mio caso, non attiro rapporti tossici, sono io a essere una grandissima tossica! (A volte vorrei davvero farmi di qualcosa... ma ho paura pure di quello...).

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