Appena 5 anni fa il PD lasciò a casa milioni di persone senza il lavoro condannandole a morire di fame, calpestando diritti fondamentali che persino secondo l'Europa avrebbero dovuto essere garantiti (ce lo chiedeva l'Europa). Ora indicono un referendum in cui fingono di preoccuparsi dei diritti dei lavoratori, diritti cancellati da loro.
Distrussero l'economia italiana prima coi DPCM di Conte che fece da apripista condannando il paese intero agli arresti domiciliari, poi arrivò Draghi che corresse il tiro imponendo attraverso i decreti legge il nazismo 2.0.
Degno di nota è poi il fatto che per rimaneggiare i dati dei partecipanti abbiano dovuto scorporare dal conteggio gli italiani all'estero, non essendo andati al voto nemmeno loro, se no il numero reale dei votanti aventi diritto si sarebbe fermato al 29,8/29,9%.
E sarebbe stata una figura troppo pietosa da ammettere.
Non tutti, certamente, ma moltissimi italiani hanno deciso di non partecipare a questo referendum proprio allo scopo di non dare forza a questo partito di venduti che solo a parole millantano di essere dalla parte dei più deboli, mentre nei fatti sono proprio loro i primi a distruggere il tessuto economico e sociale del paese.
Del lavoro e dei Diritti dei cittadini italiani a questi non importa nulla.
È proprio la loro ultima preoccupazione.