Lavorare da casa

  • Stavo prendendo in considerazione l'idea di dimettermi dal mio impiego statale per intraprendere un'attività da casa. Ciò mi consentirebbe di ritirarmi completamente a vita privata e dedicarmi di più alla famiglia e al cane, almeno finché saranno in vita. Inoltre mi attira l'idea di poter ogni giorno evitarmi di dovermi lavare e vestire la mattina, affrontare gli spostamenti casa-ufficio, vedere le facce dei miei colleghi ed essere obbligato a fare quelle orride pause caffè con loro con quella bevanda che sa di cenere e acqua di fogna. Non so però cosa potrei fare per guadagnare abbastanza da mantenermi decentemente.

  • Stavo prendendo in considerazione l'idea di dimettermi dal mio impiego statale per intraprendere un'attività da casa. Ciò mi consentirebbe di ritirarmi completamente a vita privata e dedicarmi di più alla famiglia e al cane, almeno finché saranno in vita. Inoltre mi attira l'idea di poter ogni giorno evitarmi di dovermi lavare e vestire la mattina, affrontare gli spostamenti casa-ufficio, vedere le facce dei miei colleghi ed essere obbligato a fare quelle orride pause caffè con loro con quella bevanda che sa di cenere e acqua di fogna. Non so però cosa potrei fare per guadagnare abbastanza da mantenermi decentemente.

    Fantastico programma. Sottoscrivo.

    Guarda l'unica attività full remote è quella informatica. È pieno di gente che lavora in questa modalità, non è un'idea peregrina.

  • Stavo prendendo in considerazione l'idea di dimettermi dal mio impiego statale per intraprendere un'attività da casa. Ciò mi consentirebbe di ritirarmi completamente a vita privata e dedicarmi di più alla famiglia e al cane, almeno finché saranno in vita. Inoltre mi attira l'idea di poter ogni giorno evitarmi di dovermi lavare e vestire la mattina, affrontare gli spostamenti casa-ufficio, vedere le facce dei miei colleghi ed essere obbligato a fare quelle orride pause caffè con loro con quella bevanda che sa di cenere e acqua di fogna. Non so però cosa potrei fare per guadagnare abbastanza da mantenermi decentemente.

    Teoricamente sono tante le attività che potrebbero essere gestite in questa modalità.

    E' quello che io faccio dall'inizio della pandemia e che non ri-convertirei mai più nella vita casa-studio con ricevimento in studio dei clienti. :evil:

    Amministro immobili e stabili condominiali, lo facevo da molto prima della Pandemia, avevo già la mia struttura e la mia organizzazione, e la Pandemia ha solo dimostrato a tutti quanto fosse possibilissimo evitare spostamenti e presenze, e portare tutto online (incluse le assemblee condominiali).

    Ho anche trovato qualche resistenza in alcuni contesti con prevalenza di quarta età (anagrafica o mentale), ma piuttosto che stare a combattere (avendo lavoro da sfoltire) ho cominciato sfoltendo quei clienti che non accettano il per me sacro "dove si può risparmiare Tempo...si DEVE risparmiare Tempo". :thumbup:


    Tornando al tuo punto: le attività che si possono svolgere quasi totalmente da remoto sono davvero tante, a cominciare dalle collaborazioni con grandi studi di consulenza legale e commerciale, per un qualche ambito specifico.

    Dovresti focalizzarti tu sulle tue abilità/competenze e loro possibili ottimizzazioni, e valutare quali potrebbero essere valorizzate in una nicchia che abbia mercato...

    Superfluo dire che potresti testare le tue iniziative in tutta calma e ponderazione, assolutamente PRIMA di lasciare un impiego statale! ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Bentornato! (Magari ricordo male, ma ti eri disiscritto?)

    Stavo prendendo in considerazione l'idea di dimettermi dal mio impiego statale per intraprendere un'attività da casa. Ciò mi consentirebbe di ritirarmi completamente a vita privata e dedicarmi di più alla famiglia e al cane, almeno finché saranno in vita. Inoltre, mi attira l'idea di poter ogni giorno evitarmi di dovermi lavare e vestire la mattina, affrontare gli spostamenti casa-ufficio, vedere le facce dei miei colleghi ed essere obbligato a fare quelle orride pause caffè con loro, con quella bevanda che sa di cenere e acqua di fogna. Non so però cosa potrei fare per guadagnare abbastanza da mantenermi decentemente.

    Onore a tutti quelli che decidono di puntare su sé stessi... (in primis per il coraggio).

    Per rispondere alla tua domanda finale, sarebbe utile sapere cosa sai fare, in modo da offrirlo al mercato ed averne una risposta remunerativa.

    Diceva ipposam che la via principale è l'informatica. Aggiungerei che, in misura minore, esistono altre attività, quasi tutte legate al settore "Finance".


    Poi, da casa, potresti esplorare il mondo del crowdfunding (o come diavolo si scrive), laddove le start-up – spesso composte da poche persone – sono troppo impegnate a lavorare sul progetto.

    1+1=10

  • Più o meno è la mia vita da cinque anni e credo di aver disabituato il mio corpo all'esperienza dell'ufficio, perché, ogni qualvolta mi capita di andarci, poi arrivo a sera che mi sento completamente drenato. Un'ora di macchina per andare e una per tornare, le pause caffè, il pranzo schifoso al bar vicino all'ufficio, gente che urla nell'open space...

  • Sarò una voce fuori dal coro ma io ti consiglio di essere prudente e di informarti bene su tutto, in particolare su quali sarebbero le conseguenze di un eventuale passaggio da un impiego statale a uno privato o autonomo sulla tua situazione contributiva e la tua futura pensione, visto che si tratta di previdenza diverse. Inoltre la situazione economica, politica e sociale internazionale incerta secondo me non favorisce questi cambiamenti.

  • Sarò una voce fuori dal coro ma io ti consiglio di essere prudente e di informarti bene su tutto, in particolare su quali sarebbero le conseguenze di un eventuale passaggio da un impiego statale a uno privato o autonomo sulla tua situazione contributiva e la tua futura pensione, visto che si tratta di previdenza diverse. Inoltre la situazione economica, politica e sociale internazionale incerta secondo me non favorisce questi cambiamenti.

    Lo so, ma anche fare lo statale sta diventando una scommessa. Il salario è bloccato, gli aumenti sono una miseria, e in periodi di inflazione come questo significa diventare sempre più poveri. A ogni rinnovo di contratto inoltre qualche diritto che avevi prima scompare, per cui le condizioni di lavoro peggiorano sempre di più. Metà dei vincitori dell'ultimo concorso del mio ente si sono già dimessi (dimessi!)

  • Lo so, ma anche fare lo statale sta diventando una scommessa. Il salario è bloccato, gli aumenti sono una miseria, e in periodi di inflazione come questo significa diventare sempre più poveri. A ogni rinnovo di contratto inoltre qualche diritto che avevi prima scompare, per cui le condizioni di lavoro peggiorano sempre di più. Metà dei vincitori dell'ultimo concorso del mio ente si sono già dimessi (dimessi!)

    Io che sono prudente e conservativa ti direi di valutare bene pro e contro ma provarci; in finale qualunque cambiamento ha pro e contro, puoi trovare sicuramente uno stipendio maggiore ma aspettati che nel privato devi lavorare di più, anche se magari da remoto.

  • Sarò una voce fuori dal coro, ma io ti consiglio di essere prudente e di informarti bene su tutto, in particolare su quali sarebbero le conseguenze di un eventuale passaggio da un impiego statale a uno privato o autonomo sulla tua situazione contributiva e sulla tua futura pensione, visto che si tratta di previdenze diverse. Inoltre, la situazione economica, politica e sociale internazionale incerta, secondo me, non favorisce questi cambiamenti.

    Per me non sei assolutamente una voce fuori dal coro. :thumbup:

    Le questioni previdenziali (che hanno la loro importanza), ad oggi, pare che comportino ricongiunzioni tra posizioni diverse anche non particolarmente penalizzanti (ma questo è ora, e domani non si sa).


    Il problema vero, almeno personalmente, lo vedo in questa domanda iniziale dell'opener:

    Non so però cosa potrei fare per guadagnare abbastanza da mantenermi decentemente.

    Conosco personalmente persone che, provenienti da settori precisi di grandi aziende di consulenza, si sono messe in proprio erogando lo stesso servizio ad altre grandi aziende che erano clienti della prima.

    A parte l'aspetto etico (e, volendo, anche legale), è chiaro che questo significhi partire da autonomi con una copertura abbastanza tranquillizzante.

    In ogni diverso caso (e quale che sia il settore), resta certo che l'avvio di qualunque attività autonoma comporti l'ultraclassico biennio minimo di spese e investimenti che surclassano le entrate – e sempre se ci si è proiettati in un settore che possa avere mercato. Perché, in caso contrario, le spese e gli investimenti finiscono per surclassare chi ci prova, e surclassarlo per sempre...

    Inoltre, anche l'idea più geniale richiede di essere adeguatamente pubblicizzata/commercializzata per poter essere conosciuta e apprezzata. E già questo (perdonami Oblomovista) non è particolarmente conciliabile col vivere in pigiama e non lavarsi. Ma neanche se vuoi investire su una rete di commerciali che presentino il tuo servizio (nel senso che sarebbero loro i primi a demotivarsi e fuggire).

    E infine, c'è da considerare quale mole immensa di attività possa essere letteralmente azzerata dalla digitalizzazione, anche in breve volgere di tempo.


    Queste le ragioni per cui suggerivo di valutare se tu (o chiunque abbia lo stesso desiderio) possegga competenze che possano essere proposte a GRANDI strutture (aziendali o libero-professionali) e che possano essere contrattualizzate, in "esternalizzazione", in misura adeguatamente remunerativa per te.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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