In realtà anche i primi uomini avevano paure generate da un mente razionale che stava man mano evolvendo: attribuivano fenomeni atmosferici a forze divine, avevano il concetto di morte come fine di sé stessi (da qui le sepolture), ragionavano dunque in astratto e non solo nell'immediato come gli animali, è dunque logico che avessero sofferenza di tipo emotivo o legata a un pensiero, per quanto questo fosse grossolano.
Si ma io qui mi riferisco al fatto che la separazione è un lutto e lo era anche negli anni 60, 70, 80 quando non credo che gli psichiatri tendessero a somministrare psicofarmaci in seguito al dolore di una separazione. Come tutti i lutti c'è un processo di elaborazione che deve fare il suo corso, ed è naturale e direi sano che sia così. I passaggi di dolore sono inevitabili nella nostra esistenza e non si possono risolvere con una pillola. I casi in cui il farmaco è utile ci sono per carità, ma non si può generalizzare, che ci piaccia o no il dolore è una componente inevitabile della nostra esistenza e tendenzialmente siamo attrezzati per affrontarlo