Le conseguenze di un ex violento

  • Ho solo detto e specificato che per il mio trauma.. io ho difficoltà a non scappare dalle persone, al primo ricordo del mio "Problema" io scappo, fuggo, il famoso e attualissimo ghosting. Non mi sento in dovere di dare spiegazioni alla persona in questione perchè la mia paura e il mio terrore.. io non ci sono più e non sono quasi mai in grado di voler fornire spiegazioni. Quindi io scappo a prescindere. Scappo perchè non sono più in grado di riconoscere il "male".

    Ma come non sei in grado di riconoscere il male? Ti ha menata. E' questo che non capisco, te lo doveva scrivere che è il male? Chi lo sa riconoscere meglio di te? Chi non ha mai subito un trauma del genere?


    Al massimo posso credere che sia una perdita totale di fiducia nel prossimo. Molte donne tendono a essere più progettuali riguardo l'organizzazione e la propria sicurezza; quando queste vengono a mancare non sanno più che pesci prendere (non tutte), hai dunque probabilmente anche perso fiducia in te stessa penso io e ti sembra invece che te l'abbia persa negli altri. E' un discorso un po' contorto lo so, però a me quando mi hanno menato l'ho riconosciuto subito il male e faceva pure male.

  • Il "problema" non può essere uno psicopatico, perché di solito agiscono senza farsi sgamare nell'ambiente casalingo e quando sono certi che la vittima è sottomessa.

    Non so se possa rientrare nel novero dei "narcisisti covert", se il profilo tipico di questi soggetti sia quello di apparire ad una prima ricognizione tanto stupidi da autodenunciarsi (ai genitori, però, i quali gli reggono il gioco). Mentre lo scopo ultimo sia invece quello di avvalorare la propria immagine di pseudo vittima. Se così fosse anche la sua apparente totale incapacità di gestire la rabbia sarebbe invece una consapevolezza di poter dare libero sfogo alle proprie pulsioni solo nei confronti della vittima (?)

  • Non so se possa rientrare nel novero dei "narcisisti covert", se il profilo tipico di questi soggetti sia quello di apparire ad una prima ricognizione tanto stupidi da autodenunciarsi (ai genitori, però, i quali gli reggono il gioco). Mentre lo scopo ultimo sia invece quello di avvalorare la propria immagine di pseudo vittima. Se così fosse anche la sua apparente totale incapacità di gestire la rabbia sarebbe invece una consapevolezza di poter dare libero sfogo alle proprie pulsioni solo nei confronti della vittima (?)

    Commento interessantissimo, ma devo documentarmi per rispondere. Ci provo.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Non so se possa rientrare nel novero dei "narcisisti covert", se il profilo tipico di questi soggetti sia quello di apparire ad una prima ricognizione tanto stupidi da autodenunciarsi (ai genitori, però, i quali gli reggono il gioco). Mentre lo scopo ultimo sia invece quello di avvalorare la propria immagine di pseudo vittima. Se così fosse anche la sua apparente totale incapacità di gestire la rabbia sarebbe invece una consapevolezza di poter dare libero sfogo alle proprie pulsioni solo nei confronti della vittima (?)

    Allora, da quello che so, i psicopatici sono furbi, non sono impulsivi, sono come i politici che abbiamo al governo; tendono a vincere non a perdere. Quelli impulsivi e che danno di matto sono i sociopatici, abituati ad affrontare le cose di petto e non di testa. Il sociopatico è meno pericoloso dello psicopatico, perché mentre uno lo sai che è un gorilla fuori controllo che si può evitare da kilometri di distanza, (come il sindaco che abbiamo a Terni che è sempre in TV), lo psicopatico invece è come un serpente, non ti accorgi chi è fino al momento che ti morde e lo fa con la sicurezza di sottometterti (narcisista psicopatico), non lo fa a tentativi della serie "vediamo se ci riesco", no, se lo fa è perché ci riesce (poi per uscirne è un casino).


    Quello che abbiamo qua è una figura non ben definita e per lo più descritta solamente nei suoi lati negativi; nella realtà in teoria, non ci vai con una persona che non abbia almeno qualche lato positivo, ma alla nostra vista qua apparentemente non li ha. I suoi comportamenti poi davanti lo stesso professionista, l'averla trascinata per i capelli, (con testimoni dunque e gli psicopatici non sono uomini delle caverne), genitori di lui che lo sanno, insomma, perché non è stata fatta nessuna denuncia? C'è gente in giro che denuncia solamente perché uno l'ha guardata in un certo modo; ora questa mina vagante è praticamente libera di fare la stessa cosa alla prima che incontra, così mi chiedo io, ma perché non è stato denunciato visto che chiaramente a prescindere da tutte le ipotesi fatte non è uno che sta tanto bene di testa ed è pericoloso per gli altri?


    Poi vabbè non mi metto a sindacare più di tanto sulla vittima altrimenti potrei apparire antipatico, però appena ho letto ginnastica da letto accompagnata a "vedo male da per tutto", mi è esploso il big bang dentro la mia testa, quindi eviterei di fare altre considerazioni all'infuori dell'aggressore, che è meglio.

  • Poi vabbè non mi metto a sindacare più di tanto sulla vittima altrimenti potrei apparire antipatico, però appena ho letto ginnastica da letto accompagnata a "vedo male da per tutto", mi è esploso il big bang dentro la mia testa, quindi eviterei di fare altre considerazioni all'infuori dell'aggressore, che è meglio.

    Tralasciando che ho ben specificato che vedo il male negli estranei, e questo mi pareva che fosse ben chiaro. Non mi metterò di certo a citare parti in cui dichiaro che le mie nuove conoscenze sono conoscenze obbligate da situazioni esterne.
    Se avessi detto che odio essere toccata dalle persone ma che ci faccio quello che voglio in camera, tralasciando che comunque sarebbe un problema personale e non mi sarei permessa di scrivere niente, non sarebbe del tutto coerente.
    Ho precisato, praticamente in ogni singolo messaggio che io ho difficoltà ad avere a che fare con il prossimo, l'estraneo, l'eventuale Problema che potrebbe porsi. E che il mio fuggire è dovuto alla presenza di un comportamento che mi riporta al trauma..

    "Sono riuscita ad avere della "sana ginnastica da letto" con altre persone ma solo persone che conosco o che conoscevo già, non erano mai estranei o persone che ho conosciuto per questa cosa. Il tutto però finiva lì, ci si toccava nel momento in cui era opportuno toccarsi, poi basta. Fine. Ciao. Grazie. Credo sia uno schema di protezione: "lo conosco per altri motivi, non mi farà male".
    Non volevo essere polemica, però mi sento in dovere di dover precisare che non è che è una costante: "Ah ti conosco allora vieni". E se non fossi stata precisa sul numero? Si pretendeva il numero? Nome e cognome? .. ero spaventata? certo che si. Dovrei entrare forse nel merito di come avvengono i rapporti? Non credo.

    Per quanto riguarda amici e parenti ci sono momenti in cui io tollero l'essere toccata, più come convenzione sociale rispetto alla vera volontà: funerali, matrimoni, eventi traumatici loro. La ricerca del contatto fisico in ogni caso non è mia.


    -----


    Però adesso.. tralasciando che mi sono aperta troppo e stiamo entrando in una polemica che forse è eccessiva e si, mi sento attaccata, "sfogati", "di quello che vuoi", "ci siamo".

    Come lo devo intendere questo tentativo di manipolazione riguardo al fatto che non sapete niente di lui e che magari c'era qualcosa di buono? certo che c'era qualcosa di buono. Quindi torniamo al fatto che se per caso mi avesse presa e buttata in un fosso, lui sarebbe "un bravo ragazzo". Al fatto che tutti sono bravi ragazzi prima di prendere a sberle qualcuno?

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  • Io non intendevo che c'è in lui qualcosa di buono che lo scagionasse, ma riguardo al perché ci sei finita insieme. Perché penso che sia li il bandolo della matassa, è li che sei stata ingannata, dalle apparenze, come ha fatto a conquistarti ? Oppure l'hai conquistato te? Queste sono cose che non sappiamo noi altri del forum, ma ci deve essere stato un inizio a prescindere dall'intermezzo e la fine. E' in quell'inizio che si nasconde il perché hai perso fiducia negli sconosciuti (che poi chi è ad avere fiducia negli sconosciuti? Giusto gli sconsiderati.)


    Da quelle dinamiche avvenute all'inizio si può imparare, fare esperienza che non è tutto oro quello che luccica. Te ovviamente hai una visione tutta tua della vita, come ognuno del resto e il cambio di prospettive può avvenire sia per trauma, sia per introspezione e sia per empatia.


    In altri topic ho scritto che dalle brutte esperienze non si impara ciò che realmente ci piace, ma ciò che realmente non ci piace (il tutto sempre secondo me) e bisogna fare tesoro di queste cose e cercare di trasformare questi traumi in esperienze da non ripetere. Lo so che è difficile perché ci ho lavorato anche io su tanti traumi che ho avuto, molti li ho superati, altri invece ancora mi accompagnano (molti altri).


    Quando ci si trova in queste situazioni di chiusura, la cosa più utile da fare secondo me è aprire gli occhi e vedere che ci sono persone a cui è andata anche peggio, che c'è uno schema in questi eventi, che sono imprevedibili solamente per chi va bendato all'avventura. Di solito (ma non sempre) si perde fiducia nel prossimo con grave e conseguente trauma, sotto i colpi di uno stupro, quando le violenze si ripetono con diverse persone, quando ci si ritrova in cattività dentro una gabbia da cui non si può uscire, intrappolati nel tempo e nello spazio.


    Anche se sembra una cosa banale, si dice che quello che non uccide ci rende più forti, ma non è inteso come forza fisica, ma come esperienza nel sapere e capire come funzionano certe dinamiche; magari ancora non te ne rendi conto ma sai più di quello che pensi di sapere (secondo me), solo che la paura gioca brutti scherzi, ci indebolisce, ci rende schiavi dei carnefici ed è come se lui fosse tuttora un'ombra su di te (si potrebbe levare anche il "se" e il "fosse"), non puoi permettere che ciò succeda, nessuno può, perché ci si ritroverebbe dentro quella gabbia; quindi in questi casi è meglio affrontare la cosa con determinazione, un po' di rabbia per sfogo e dignità da difendere, non sottomettersi e subire. Te hai il potere ora di controllare quello che avviene nella tua vita, molto più di quello che ne avevi prima, devi solo metterti al sole e cancellare quell'ombra. (Il tutto sempre secondo me.)


    Edit: Ps. Mia madre ci è rimasta intrappolata da 18 anni fino a 64 anni con uno così. Te sei più fortunata di lei, ma soprattutto brava nel riuscire a troncare alla fine, ti faccio i complimenti per questo.

  • Non c'è molto che io possa dire, questa storia mi ha fatto scendere qualche lacrima di dispiacere e allo stesso tempo mi ha stretto lo stomaco dalla rabbia. L'unica cosa che mi sento di dirti è che TU non hai NESSUNA COLPA, non hai fatto niente di sbagliato. Forse sei stata troppo buona, forse troppo ingenua o forse semplicemente troppo innamorata. L'unica cosa che mi sento di poterti consigliare e di rivolgerti a un professionista nel caso non lo avessi già fatto.

    Ti invio un forte e sincero abbraccio.

  • Scusami, non volevo sembrarti cattiva. Mi sono solo sentita attaccata e stupidamente ho risposto. Ti chiedo scusa. Di questo argomento faccio fatica a parlare, so che è sciocco forse che io abbia scritto, ma se ne parlo di solito piango e non mi sento mai a mio agio a tirare fuori il discorso per me, ma anche perchè recepisco dagli amici un "hai rotto le scatole" e non mi sembrano in grado di darmi una mano, in realtà nemmeno di ascoltare. Per loro è un discorso archiviato, è finito.


    Lo so che quel che non ci uccide ci fortifica ma a volte si rimane con una parte del corpo in meno.
    So anche che a qualcuno è andata peggio e quindi dovrei ringraziare, essere grata.. eppure ci sono alcuni momenti in cui vedo gli altri essere felici di avere "qualcuno" e mi chiedo come sarebbe oggi la mia vita. Magari avrei avuto gli stessi problemi, non sono una coccolona.


    Magari il mio problema è solo una maschera?

    Una cosa che inconsciamente uso per scappare nell'impegnarmi in qualcosa?

    Forse perchè non lo voglio abbastanza?

    Forse perchè essere da soli è più semplice che essere in coppia (suppongo)?

    Forse tutto questo potrebbe essere stato alimentato dalla diagnosi di una malattia e quindi il pensiero che se non ho nessuno, nessuno dovrà prendersi carico di me perchè si sente obbligato?

    E se fosse tutto un muro che mi sono creata senza avere davvero lo strascico di questa cosa?


    Mi dispiace davvero tanto per la tua mamma. Più che i complimenti a me.. che non credo di meritarmeli perchè potevo scappare prima. Credo che ci sia da fare (forse per la prima volta nella mia vita) dei reali complimenti a mia mamma che se non fosse stato per quella frase forse mi sarei sentita obbligata a doverci stare lì.


    Il Problema aveva sicuramente qualcosa di buono, però so che forse potrà sembrare assurdo ma nel mio "dovermi arrangiare" come in altri traumi passati .. inconsciamente ho eliminato il buono che avevo trovato, come se in questo modo io potessi idealizzarlo fino alla fine come Mostro. Non che mi servissero altre conferme ma eliminare le cose buone mi ha sicuro reso più facile eliminarlo dalla mia vita. Alt, non che ce lo rivolessi, piuttosto mi farei strappare tutti i denti, tutte le unghie e tutti i capelli, senza anestesia.
    Non so, correggetemi per favore, ma quando inizi ad "odiare" qualcuno non ricordi le cose buone che ha fatto in generale o per te.

    Io sono sicura che la stupida me di ventun anni aveva trovato qualcosa di buono, anche se magari era offuscata dall'idea dell'Amore.
    La me di trentuno non ne trova più. Se mi sforzassi di ricordarne.. mi farebbe peggio, vero?


    Sulla mia tendenza a bloccarmi hanno ragione sia Garden che bruce0wayne. Io spesso mi blocco, ma non solo fisicamente, anche la mia vita. Banalmente è come se fossi in pausa da dieci anni, vedo le mie coetanee avere una famiglia, fare figli (cosa che suppongo che per le mie condizioni mediche sia impossibile o almeno.. altamente sconsigliato), le ho viste fare esperienze.. allora dicendola tutta io non sono mai stata eccessivamente espansiva con le persone, ma certi miei comportamenti attuale sono al di fuori delle convenzioni sociali. Ad esempio, sono allenatrice di pallavolo, ad inizio partita occorre stringere la mano agli altri allenatori.. per me si potrebbe continuare a darsi il gomito come si faceva con il covid. ;)


    Mi sono bloccata e una parte dei miei comportamenti è rimasta bloccata quando avevo 16 anni, quando mia madre, per problemi di soldi in famiglia, ha commesso un'errore. Una parte di me è ferma alla ragazzina che si sente dire che "io e mamma siamo all'ikea" e poi all'ikea non c'era nessuno, erano tutti in ospedale ad aspettare che i medici ci dicessero perchè era successo quello che era successo.

    Però questa è un'altra storia.


    --


    Mi attanagliano diverse domande (oltre a quelle sopra):

    Secondo voi questa bestia sta andando in giro a fare casini? Dovrei indagare?
    Dovrei denunciare dopo anni? Quali sarebbero le conseguenze? Sarebbe la mia parola contro la sua.

  • Ho letto tutta la discussione (mi sono fermato giusto per il pranzo). Sottoscrivo la totalità degli interventi fatti da bruce0wayne e mi accodo al consiglio che ti ha dato Garden


    Premettendo quindi che vi è la necessità di un professionista e spero che tu ne sia altrettanto consapevole, mi permetto di darti un ulteriore spunto di riflessione piuttosto pratico. Considerando la mia bocciatura nei confronti di tutte queste app di incontri, voglio dirti che ho un amico che ha iniziato a fare degli incontri attraverso una "app di eventi" (in questo momento non ricordo il nome). Questi eventi a volte sono numericamente importanti e questo mio amico, il quale è piuttosto timido, ogni volta che vi partecipa è accompagnato da un suo amico. La mia domanda è: se andassi a questi "raduni" accompagnata da una persona fidata, potresti sentirti più tranquilla? Potrebbe essere un tentativo di avvicinarsi a un EVENTUALE dirupo, ma con la consapevolezza di avere delle ali attaccate sulla schiena con le quali poter volare via?

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