Rimanere o trasferirsi al sud?

  • In realtà Scarlatti è palermitano

    Io sapevo che palermitano era Alessandro Scarlatti, mentre il figlio Domenico era nato a Napoli. Non sono poi un grande intenditore di musica del 1700, ed è probabile che il più celebre sia il padre. Però di Domenico ho ascoltato tutte le sonate per clavicembalo e devo dire che si tratta di un'opera di valore universale, qualcosa di straordinario, ammirato dallo stesso Bach. Ma lavorò buona parte della vita a Madrid, non a Napoli.

  • Io sapevo che palermitano era Alessandro Scarlatti, mentre il figlio Domenico era nato a Napoli. Non sono poi un grande intenditore di musica del 1700, ed è probabile che il più celebre sia il padre. Però di Domenico ho ascoltato tutte le sonate per clavicembalo e devo dire che si tratta di un'opera di valore universale, qualcosa di straordinario, ammirato dallo stesso Bach. Ma lavorò buona parte della vita a Madrid, non a Napoli.

    Mea culpa. Con i nomi propri faccio un gran casino.

  • No, ricordi bene. Il problema è che con la mia ragazza entriamo in conflitto proprio su questo, perché lei non vuole vivere giù. Ebbi un confronto con alcuni dei suoi amici che "le davano ragione", dicendo come quei luoghi "fanno schifo e non c'è niente". Quando risposi loro che comunque avevano deciso di rimanere giù, arrancarono nelle risposte dando tutta una serie di "motivazioni" a mio avviso discutibili (e non solo i suoi amici!!!).


    Detto questo, quello che ho sempre cercato di far emergere all'interno di questa discussione (anche se poi sono stato portato da alcuni utenti a sottolineare le mie soggettività) è esattamente ciò che si racchiude nella tua penultima domanda. Se si ha una stabilità economica data dal lavoro, perché non decidere di trasferirsi al sud.

    Il discorso poi si è spostato sul sistema sanitario, sulla necessità di girare senza auto ecc. ma queste sono delle priorità del tutto soggettive.

    Lavoro e casa, queste a mio avviso sono le priorità oggettive. Il resto è altrettanto importante, però è totalmente influenzato da priorità soggettive.

    Spero di essere stato maggiormente chiaro e, in ogni caso, ti ringrazio per i tuoi preziosi interventi :)

  • Lavoro e casa, queste a mio avviso sono le priorità oggettive.

    Lavorando in due al sud si può stare bene. Se poi uno ha la casa di proprietà ancor di più. Poi comunque nelle province come la mia le case te le tirano dietro, stanno svendendo tutto. Ti costa di più comprarti un Suv che una casetta in un paesino sull'Etna.


    Ho avuto una storia a distanza e sarebbe stata una bella congiunzione un trasferimento qua ma purtroppo non fattibile perché lui lavorativamente era fisso al nord. Anche se per come sono fatta avrei sentito enormemente la responsabilità di un passo così importante anche qualora fosse stato fattibile. Molto dipende dalla volontà della persona e sono cose che non si possono chiedere (e giammai pretendere) ma ciascuno deve sentirsela. Mi sembra che tu abbia una buona predisposizione in tal senso, sei positivo verso questo possibile cambiamento di "realtà" e di vita.


    I discorsi sul "qui non c'è niente" sono i classici discorsi (non parlo per la tua ragazza, ma per gli amici) "medi" come si usa dire: perché molto dipende dalla configurazione: appunto se si lavora entrambi anche se gli stipendi non sono alti.


    Poi non so perché la tua ragazza non se la sente di rimanere: ha fatto degli studi per cui qui non riesce a trovare nulla? Perché questo potrebbe essere comprensibile.


    Aggiungo: se il cardine della scelta è la vostra relazione (desumo che se non vi fosse la tua ragazza non avresti pensato a un trasferimento), dipende cosa volete farne del vostro futuro. Perché va da sé che uno dei due nelle relazioni a distanza dovrà trasferirsi.


    Un conto è non voler vivere giù perché non piace e si sogna "altro", un altro è perché magari non riesce a realizzarsi professionalmente.

  • La questione casa era proprio quella sulla quale cercavo di battere il ferro.

    Comunque ci troviamo su due fronti opposti, io sono in città e vorrei trasferirmi giù per ragioni essenzialmente pratiche ma anche perché giù lei ha tutta la sua famiglia. Lei invece desidera andarsene da quella realtà da quando andava a scuola e vorrebbe trasferirsi qui, dove pensa che tutto sia magnifico (mi arrabbio perfino a scriverlo!) e ignorando tantissimi problemi pratici, dal costo esoso di un appartamento, alle file chilometriche per gli spostamenti ecc.


    Guarda, il discorso del "non c'è niente" è fatto da persone che hanno un livello culturale ed economico sopra la media e lo stesso vale per le loro posizioni lavorative. La cosa che mi dà i nervi è che tutti loro parlano male della propria zona e regione, però alla fine restano giù! Accampano scuse del tipo, qui abbiamo una casa e dei genitori che poi diventeranno anziani...ma che discorso sarebbe?


    La mia ragazza ha fatto degli studi che le permetterebbero di lavorare ovunque, non c'è la necessità di vivere in un dato posto. Sai qual è la cosa assurda? È che ora sta studiando per dei concorsi che molto probabilmente la spediranno in un altro posto ancora, né giù in Sicilia, né qui!

    La sua è una presa di posizione legata a delle sensazioni personali, i miei sono progetti pratici che mirano al futuro. Ad esempio, il discorso che hai fatto relativo al "doppio stipendio" che ci consentirebbe di vivere bene giù e mettere magari un bel po' di soldi da parte per un futuro, lei non lo considera nemmeno. Se lavoriamo in due, dice, questo ci consentirebbe di vivere "vicino al Colosseo" (metafora) perché i soldi ci sarebbero e vanno spesi. Senza pensare magari a mettere da parte per un progetto futuro e comune una bella cifra!


    Per rispondere dunque all'ultima parte del tuo messaggio, il suo trasferimento sarebbe legato al fatto che giù non le piace e sognerebbe altro...che poi che vuoi sognare? L'immondizia? Il traffico? I turisti o i fuori sede che fanno casino di sera? Io le dico sempre che i suoi discorsi parlando della città eterna come del paradiso mi sembrano quelli dello "zauddhu catanisi" che vede per la prima volta Taormina!


    PS: scusa lo sfogo :(

  • Sono circondato da persone che ripetono sempre che non vedono l'ora di scendere giù, mentre io continuo a ripetere che farlo è da folli. Ognuno di noi esplica le sue ragioni, validissime, e non si giunge ad un accordo, tutti fermi sulle proprie posizioni.

    Per risolvere la situazione potresti far provare alla tua ragazza a vivere insieme a te nella tua città in modo che possa constatare con mano se effettivamente le piace oppure no. Magari si convince che non è cosa e torna sui propri passi. In ogni caso in una relazione bisogna essere entrambi d'accordo su cosa fare.

  • Per risolvere la situazione potresti far provare alla tua ragazza a vivere insieme a te nella tua città in modo che possa constatare con mano se effettivamente le piace oppure no. Magari si convince che non è cosa e torna sui propri passi. In ogni caso in una relazione bisogna essere entrambi d'accordo su cosa fare.

    Beh, secondo me anche lui dovrebbe fare una prova e vivere al sud per un po' in situazione non vacanziera, ma sperimentando la routine casa- lavoro- beghe quotidiane-preoccupazioni- e rotture di scatole varie. A volte idealizziamo dei posti semplicemente perché li viviamo in momenti di relax e stacco dalla vita quotidiana.

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