Prima uscita con un uomo

  • Non mi ha abbattuto, anzi, ho apprezzato perché è il punto di vista di una persona esterna, sconosciuta, e che non ha nessun interesse ad edulcorare la pillola. Tra l'altro mi aspettavo ben di peggio, per cui :D

    La mia frase voleva significare questo: se una persona non ispira all'apparenza (in qualunque senso) può far venire meno anche l'interesse a voler approfondire la conoscenza, è normale.

    Non sono una fan dell'autoinvito sinceramente, oltre ad essere fermamente convinta del fatto che chi arriva a dover chiedere è perché non sa ottenere. Sono troppo s∙∙∙∙∙a e orgogliosa per farlo, non fa per me. Avrei voluto che arrivasse spontaneo come l'invito alla serata con i colleghi, ma fa lo stesso , non gliene faccio assolutamente una colpa.

    Ecco qui: manifesti un bisogno, una necessità, ma poi diventa un "eh ma doveva partire da loro", "io no, io sono troppo orgogliosa per farlo".

    Purtroppo non partirà mai dalle altre persone, soprattutto quando non si ha quel grado di confidenza e "amichevolezza", perchè ci si aspetta di essere snobbati o ricevere un rifiuto.

    Di solito fai capire tu una disponibilità in questo senso, come ti hanno consigliato gloriasinegloria e un'altra utente, anche perchè è improbabile che qualcuno quando organizza faccia un invito indiscriminatamente verso tutti.

    Ad un certo punto bisogna anche uscire un po' dalla propria zona di comfort e provare a cambiare un po' le cose, gli atteggiamenti e le modalità con cui le persone si relazionano con noi (vedesi "mozzarella": e quindi? Io rispondevo con "ho il pallore della nobiltà, non invidiarmi troppo". Se faceva na risata lui e pure io)..e anche i nostri.

    Comunque, in merito a cambiare casa, vita, posto, allontanarsi da un genitore, ok. Tutto molto bello e io ad Evelyn, onestamente, auguro il meglio: ma siamo sempre lì. Se non cambiano le lenti con cui guardiamo il mondo, il rischio è quello di ritrovarsi ancora più soli.

    Opinioni mie, eh, non sono leggi scritte sulla pietra, però qui da "trovare un uomo" il focus si è allargato talmente tanto che siamo nell'ottica del "in generale l'ambiente circostante non mi comprende/non mi invita": possibile che tutti-tutti? Possibile che non se ne salva manco uno?

  • Ecco qui: manifesti un bisogno, una necessità, ma poi diventa un "eh ma doveva partire da loro", "io no, io sono troppo orgogliosa per farlo".

    Purtroppo non partirà mai dalle altre persone, soprattutto quando non si ha quel grado di confidenza e "amichevolezza", perchè ci si aspetta di essere snobbati o ricevere un rifiuto.

    Complimenti perchè davvero non immagino modo migliore e più chiaro per esprimere questo concetto! :thumbup:


    Evelyn91

    a maggior ragione perchè tu sai di essere "troppo orgogliosa" per esporti nei tuoi gusti e desiderata, dovrebbe essere ancora pià semplice capire che neanche gli altri siano tenuti ad indagare i tuoi gusti e venire alla tua corte per sapere quali siano!

    Che poi...la vita è tanto più semplice (almeno su questo fronte) , per cui...se proprio non ci si mette d'impegno a blindarsi (e non si sa perchè)...ma cavolo...è normalissimo esporsi per quelle che sono le varie "stupidere" che ci intrigano (e che sono una parte bellissimissima della vita) e non solo non ci si rimette nulla, ma può capitare che persino in un incontro del tutto casuale (pulmann, bar, metro si possa scoprire di avere un qualche gusto in comune con il perfetto sconosciuto con cui commenti una locandina) .

    Dicevo sopra della mia totale indifferenza verso il tifo calcistico. Embè francamente...ringrazio amici e conoscenti tifosissimi per non avermi mai proposto una trasferta per seguire una partita di calcio! E se lo avessero fatto, molto francamente, avrei pensato che O sono molto poco perspicaci OPPURE (peggio) sono in cerca di riempire gli ultimi posti del pullman che stanno organizzando!


    Scusami Evelyn, ma leggo anche della presunzione in questo. Ma perchè, secondo te, qualcuno si dorebbe perorare di venire a sondare i tuoi desiderata, quando sei TU che ti chiudi a riccio ? :|

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Scusami Evelyn, ma leggo anche della presunzione in questo. Ma perchè, secondo te, qualcuno si dorebbe perorare di venire a sondare i tuoi desiderata, quando sei TU che ti chiudi a riccio ?

    Perdonami, ma di quale presunzione parli? Sto solo sottolineando che la stessa solerzia che hanno nell'invitarmi alle serate di lavoro potrebbero averla anche nell'invitarmi ad uscite leggere, ogni tanto.

    Hanno paura che non si divertano abbastanza o, peggio ancora, che li faccia sfigurare?

  • Di solito se non vieni mai invitato a una serata o un'uscita i motivi sono due:
    1) sei un romp***** clamoroso e nessuno ti vuole fra i piedi. Tipo quelli che monopolizzano l'attenzione o che si portano appresso 12 figli di 4 anni. Francamente, da quello che hai raccontato di te, non mi sembra il tuo caso, non credo tu sia molesta.
    2) sei invisibile. Quindi semplicemente non ci pensano a invitarti. La gente c'ha un sacco di menate per la testa, non puoi aspettarti che tutti siano così sensibili da dire "uhm, guarda Evelyn così silenziosa, sembra che se la tiri, avrà il suo giro di amicizie! O forse è solo un po' chiusa e le farebbe piacere uscire con noi? Forse dovrei incoraggiarla!"

    Non lo fa nessuno, il 70% della gente non arriva nemmeno al "guarda Evelyn" se tu non manifesti veementemente la tua esistenza. il 25% magari ti nota ma pensa che hai altri giri, il restante 5% ha la sensibilità di pensare che forse ti farebbe piacere uscire, ma non ti invita perché essendo sensibile è anche timido e ha paura di fare brutta figura.

  • Perdonami, ma di quale presunzione parli?

    Evelyn...parlo di quella presunzione che ho riassunto nella frase che hai quotato...

    Sto solo sottolineando che la stessa solerzia che hanno nell' invitarmi alle serate di lavoro potrebbero averla anche nell' invitarmi ad uscite leggere, ogni tanto.

    Non è proprio uguale, eh...

    Che tu sia interessata a una questione di lavoro è pressochè implicito per i tuoi colleghi.

    Che tu possa essere interessata (o meno) ad altre attività conviviali NON lo è altrettanto...

    E sei poi resti blindata in qualunque espressione di tuoi piccoli o grandi gusti...gli ltri non fanno i maghi, ed persino facile che concludano che TU abbia una vita privata molto esclusiva e da cui sei tu ad escuderli!

    Hanno paura che non si divertano abbastanza o, peggio ancora, che li faccia sfigurare?

    Ma questi sono COMPLESSI allo stato puro, Evelyn! <3

    Per essere sincera che più sincera non si può: quando si fanno cose di gruppo, tipo andare ad un concerto o una festa in spiaggia... il problema che dici tu manco si pone. Cioè si va e poi ognuno si conduce come vuole (anche liberissimo di starsene placidamente seduto a godersi l'atmosfera a modo proprio.

    Il problema di "sfigurare" (dammi pure della s∙∙∙∙∙a, ma sto dicendo la mia verità) io me lo pongo (anche spesso, in verità) esclusivamente quando sono invitata a casa di amici che, per fare caciara, mi dicono "ovviamente porta chi vuoi". Ecco: lì sto molto attenta per purissimo rispetto del padrone di casa ospitante. MA, ATTENZIONE: non escludo mai l'amica introversa sol perchè introversa, nel senso che so BENISSIMO che il clima goliardico conivolgerebbe anche lei, piacevolmente per tutti.

    Escludo persone che MOLTO DIVERSAMENTE DA TE...so altrettanto benissimo che rovinerebbero la serata a tutti e in primis a me (colpevole di averle portate), perchè si potrebbero fare in quindici per avere la loro parte di protagonismo e lo farebbero in maniera socialmente catastrofica e più che perplimente per tutti (da quella che si mette in mezzo a qualunque tema pur non sapendo di cosa si stia parlando, a quella che - seguace imperterrita degli insegnamenti di mamma sua che sembra nata nel medioevo - sciorina luoghi comuni illudendosi che abbiano dignità filosofica, laddove CHIUNQUE nella tavolata ha cultura e mondanità da potersi chiedere "ma questa ci è o ci fa?".)

    E capisci benissimo che questa ipotesi NON PUO' assolutamente riguardare TE ! <3

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • 2) sei invisibile. Quindi semplicemente non ci pensano a invitarti. La gente c'ha un sacco di menate per la testa, non puoi aspettarti che tutti siano così sensibili da dire "uhm, guarda Evelyn così silenziosa, sembra che se la tiri, avrà il suo giro di amicizie! O forse è solo un po' chiusa e le farebbe piacere uscire con noi? Forse dovrei incoraggiarla!"

    Non lo fa nessuno, il 70% della gente non arriva nemmeno al "guarda Evelyn" se tu non manifesti veementemente la tua esistenza. il 25% magari ti nota ma pensa che hai altri giri, il restante 5% ha la sensibilità di pensare che forse ti farebbe piacere uscire, ma non ti invita perché essendo sensibile è anche timido e ha paura di fare brutta figura.

    Evidenzio perché secondo me ci prende in pieno. Per le persone chiuse, timide o introverse (quest'ultima caratteristica mi sembra che ti riguardi) fanno la doppia fatica, è chiaro.


    Ogni tanto basterebbe una persona con cui legare maggiormente per uscire dell'isolamento totale.


    Evelyn91 Con il progetto casa come sta andando, prende forma?

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Secondo me si sta uscendo dal percorso del problema di Evelyn91, andando a tirar fuori questioni che secondo me non sono il vero centro del malessere che prova.

    Si sta facendo una radiografia di lei quando il problema secondo me non è lei direttamente.

    Dici bene che il malessere lo prova lei.


    Noi, qui, non abbiamo nè lei e nè tantomeno il suo mondo (familiare e sociale).

    C'è di buono che Evelyn91 sappia (qui) raccontarsi con quella che a me sembra un'apertura sincera e persino severa verso se stessa.


    Ora...io sommessamente penso che, se non si presta attenzione ai suoi FATTI e alla SUA esposizione degli stessi, resti possibile soltanto il classico consiglio "vai dallo psicologo e fatti aiutare nella ricerca del vero colpevole", che...non sposta di un pelo il malessere di una persona la quale: non solo da Medico sa benissimo che esista il mondo Psic, ma che - poi e soprattutto - non è assolutamente detto che non possa giungere ad inquadrare i propri "nodi INDOTTI" in serena autonomia, come accade quando si ha almeno un vero amico/a che ci vuole davvero bene, e che ci ascolta e ci ragiona insieme a noi.


    Naturale e implicito che ognuno di noi sia (anche) il prodotto del contesto e delle esperienze in cui è cresciuto, e vale per tutti-tutti-tutti.

    Ma importante è intuirlo e approfondirlo PER SE STESSI.

    Non è che ci risolverà qualcosa in più la tentazione di ripartire da zero e andare a rinegoziare i fondamenti di quelle relazioni anche familiari che ci hanno "segnato". E per me ci porta solo indietro, in un rimuginìo che diventa anche rancoroso quando l'altro è impermeabile (come spessissimo accade con quei genitori che... li puoi anche spezzare, ma resta certo che non si piegano neanche al dialogo!).


    Nello specifico di Evelyn91, posso dire a cuore aperto?

    Io la trovo tanto ADULTA e sensibile, nella sua consapevolezza che alcune sue blindature derivino dall'educazione familiare, e nell'aver già "assolto" i suoi genitori, comprendendo perfettamente che a loro volta erano astretti a quei modelli relazionali.

    E questa è una porta essenziale che lei ha saputo aprire da sola.

    Per quel che modestissimamente leggo io: Evelyn SA benissimo di queste peculiarità formative, e da ADULTA è capacissima di assolverle senza rancore, ma anzi con tenerezza.

    E (sempre secondo me) a lei, oggi, manca SOLTANTO quel "protocollo relazionale nella norma" che lei non si ritrova "pret-a-porter" ...solo perchè non lo ha mai vissuto e non ne ha avuto esempi concreti e affidabili.


    E sarò ingenua e sognatrice, ma penso che gli amici, anche virtuali, possano sopperire a questa modestissima lacuna esperienziale...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Secondo me si sta uscendo dal percorso del problema di Evelyn91, andando a tirar fuori questioni che secondo me non sono il vero centro del malessere che prova.

    Si sta facendo una radiografia di lei quando il problema secondo me non è lei direttamente.

    Premettendo che non parlo di problemi o tanto meno di colpe, secondo me un po’ di autoanalisi fa bene. Non è possibile arrivare a un certo punto nella vita senza aver mai fatto vita sociale o sentimentale e credere che sia solo un caso. Delle cause profonde e interiori ci sono.

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