Perenne procrastinazione e svogliatezza

  • Ecco, un altro punto cruciale, l'entusiasmo e spensieratezza: io sono sempre stata una che si entusiasmava per le piccole cose, anche ora mi capita ma con minore intensità e per momenti molto brevi. Godermi le cose, riposare la mente, sembra non ne sia più capace. Come se avessi sempre un brusio in sottofondo che mi impedisce di godere appieno del momento, viverlo nella sua essenza profonda, fare mio quel momento. Magari è un momento che ho atteso molto, che mi sono guadagnata, e mi dispiace non viverlo al 100%. Sono troppo spesso nel passato, nel futuro o altrove con la mente, a discapito del qui ed ora.

    Secondo me sei semplicemente diventata adulta.

    Lo so sembra banale, ma l'entusiasmo e la spensieratezza è propria del mondo infantile. Il problema è che quando siamo piccoli non ci rendiamo conto di essere così felici.

  • Secondo me sei semplicemente diventata adulta.

    Lo so sembra banale, ma l'entusiasmo e la spensieratezza è propria del mondo infantile. Il problema è che quando siamo piccoli non ci rendiamo conto di essere così felici.

    Può darsi...

    Lo noto anche nel cinismo che sento verso il mondo del lavoro. Verso il fatto che gli schemi si ripetono, e portano disillusione.

    Mentre qualche anno fa avevo gli occhi a cuore :)

    Avevo aperto un thread sull'argomento, chiedendo se si possa tornare a essere spensierati.

    Mi piace almeno pensare che queste fasi possano essere parte del percorso, transizioni verso altro.

  • Condivido pienamente.


    La società è un sistema complesso che a volte ci schiaccia. Il dolore, come hai giustamente scritto è un faro, un segnale, non un nemico da combattere. Il dolore può essere un catalizzatore per il cambiamento, un'opportunità per riconnetterci con noi stessi e con gli altri.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Se crollo io crolla tutto attorno a me, devo crollare interiormente e con il sorriso pensando quanto faccia schifo essere ME ma senza farlo vedere.

    Capisco il tuo punto di vista iniziale, ma non sono d'accordo con la tua valutazione di te stessa. È contraddittorio pensare di essere un disastro quando dimostri così tanto coraggio e senso di responsabilità verso i tuoi figli. Da quello che ho letto qui, vedo una donna coraggiosa e responsabile.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Capisco il tuo punto di vista iniziale, ma non sono d'accordo con la tua valutazione di te stessa. È contraddittorio pensare di essere un disastro quando dimostri così tanto coraggio e senso di responsabilità verso i tuoi figli. Da quello che ho letto qui, vedo una donna coraggiosa e responsabile.

    Ti ringrazio.

    Purtroppo i miei danni li sto facendo, me ne accorgo, dovrò trovare il modo per arginarli, ma al momento non lo trovo.


    Quando stò così non riesco più a fingere e si vede dall’esterno il mio malessere interiore.

    Scusate l'OT.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Capisco il tuo punto di vista iniziale, ma non sono d'accordo con la tua valutazione di te stessa. È contraddittorio pensare di essere un disastro quando dimostri così tanto coraggio e senso di responsabilità verso i tuoi figli. Da quello che ho letto qui, vedo una donna coraggiosa e responsabile.

    Esatto, sta cercando di reggere, tanto di cappello.

    Quando stò così non riesco più a fingere e si vede dall’esterno il mio malessere interiore.

    Non è da scusarsi se la maschera a volte si incrina. Con una società frenetica come quella odierna, sei anche troppo brava.


    Io non mi ci sono mai davvero inserita, ma se ti inserisci, poi è ovvio che ti tocca "pedalare". Ma non è mica colpa tua se il "manto stradale" sociale al giorno d'oggi è "dissestato", quindi a ogni sussulto rischia di incrinarsi la maschera.


    Quella semmai è una responsabilità condivisa. Siamo tutti complici volontari o involontari di questa società con i suoi comportamenti codificati e i suoi ritmi assurdi, e in tantissimi sotto alla maschera stanno male. Altro che svogliatezza, direi che è inevitabile, e altro che patologica, la cosa ha i suoi bei perché.

  • Siamo tutti complici volontari o involontari di questa società con i suoi comportamenti codificati e i suoi ritmi assurdi, e in tantissimi sotto alla maschera stanno male. Altro che svogliatezza, direi che è inevitabile, e altro che patologica, la cosa ha i suoi bei perché.

    Sai cosa mi hai fatto venire in mente? Quando sento delle tragedie dei bambini lasciati in auto.

    Ma sai perché? Per appunto il motivo da te citato. Una gogna mediatica di gente che punta il dito al familiare che combina il guaio, ma senza pensare al perché è successo.

    È forse successo perché si è di punto in bianco dimenticato di essere genitore?

    No.

    Semplicemente perché la società ci consuma al punto tale che tutti condizionano la nostra vita al punto di annullarci all'esaurimento e farci diventare poco più di macchine adibite ad altre macchine. Ecco perché succedono tali tragedie. Ed è solo un esempio dei tanti che potrei fare.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Magari inizia, piano piano, facendo qualcosa che ti può rendere felice: preparati un buon pasto, fatti una doccia fredda, vai a fare una bella camminata in qualche posto isolato e tranquillo se ne hai la possibilità, perché tanto meno cose facciamo, meno cose abbiamo voglia di fare.

    Ti dirò, quello ancora ancora lo faccio. Ogni due per tre sotto casa mia trovo sempre il conoscente che mi fa "Ho la mia vecchia auto che ha questo, ci dai un occhio? " O "Andiamo a vedere una vecchia auto che ha un mio parente e che si vuol liberare?" Insomma... "Le mie cose".


    Ma anche in questi giorni che sto andando su e giù per la Toscana...


    Ma per il resto, anche a puntarmi un mitra addosso faccio una fatica disumana.

    Solo per sistemare il giardino ora che mi sono mosso...

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Sai cosa mi hai fatto venire in mente? Quando sento delle tragedie dei bambini lasciati in auto.

    Ma sai perché? Per appunto il motivo da te citato. Una gogna mediatica di gente che punta il dito al familiare che combina il guaio, ma senza pensare al perché è successo.

    È forse successo perché si è di punto in bianco dimenticato di essere genitore?

    No.

    Semplicemente perché la società ci consuma al punto tale che tutti condizionano la nostra vita al punto di annullarci all'esaurimento e farci diventare poco più di macchine adibite ad altre macchine. Ecco perché succedono tali tragedie. Ed è solo un esempio dei tanti che potrei fare.

    Verissimo.

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