Perenne procrastinazione e svogliatezza

  • Prima non ero così... cioè, riservata sì, ho sempre preferito i piccoli gruppi, ma non ero così evitante.

    Gli eventi che più hanno impattato sono stati il Covid, in piccola parte, e la malattia e perdita di mio padre. Ora sono più chiusa.

    Sottoscrivo.


    Aldilà degli aspetti precedenti, la perdita di mio papà cade a ottobre 2019, il covid da Marzo 2020, la mia chiusura totale al mondo per 3 mesi in isolamento totale. Poi l'aspettativa di 6 mesi per riprendermi dal collasso emotivo finale che fu totalmente controproducente.


    E infatti evito come la peste qualunque cosa che mi generi anche un ombra di stress...

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Presente anche io.

    Prima questa sensazione la provavo a periodi, adesso ho notato che è sempre più frequente. In pratica non riesco a godermi nulla, faccio le cose (compresa la vita sociale) per inerzia/tanto per, è sempre più difficile che mi entusiasmi per qualcosa; ora non dico che voglio entusiasmarmi per tutto, ma alemno non vivere sempre tutto, al contrario, in modo negativo o dandolo per scontato... spero passi, anche perchè non mi ci ritrovo proprio, odio vivere così la vita, lo trovo un po' uno spreco di tempo ed energie, le cose belle ci sono e sono anche intorno a noi.

  • Alla fine è proprio vero che siamo diventati un po' come dei fantasmi. Cioè, la gente ci vede e pensa che sia tutto ok perché facciamo un sorriso o ridiamo a una battuta. E ci chiama per "andare" e "fare". Ma a noi, per quanto ci dia iniziale felicità, subito dopo ci prende uno sconforto allucinante perché abbiamo le nostre paure e ansie che prendono il sopravvento.


    Possiamo parlarne un sacco, ma solo in pochi, ovvero chi come noi ha passato o sta passando tutto questo, capisce.


    Ci affidiamo alla cura psicofarmacologica, psichiatrica e psicologica, ma poi? Rimaniamo sempre con quello sconforto che non ci dà più voglia di vivere, pur sapendo di volerlo fare, di voler vivere e sconfiggere il nostro male interiore che ci rende estranei a un mondo che non ci piace più. E che forse non è il mondo a darci noia, ma come il mondo ci ha collocato al nostro posto per via di eventi, lavoro e situazioni che ci hanno ferito dentro.


    Un labirinto enorme che dobbiamo affrontare, ma siamo stanchi e non abbiamo forza di percorrere. Ma l'uscita di certo non ci verrà incontro se non ci sforziamo.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Spesso una delle cose che mi fa sentire peggio di tutta la situazione di generale disagio è il vedermi "da fuori" fare finta di nulla con le altre persone (a parte qualche amico/a fidato/a con cui posso aprirmi), quindi sorridere, partecipare, mostrarmi insomma normale. Mi sento ancora più triste quando realizzo che dentro mi sento all'opposto, e penso "se sapessero...".

  • Veramente belle queste parole.


    Ieri avevo risposto al thread, ma forse avevo dimenticato di inserire. Parlavo del disordine nella stanza, delle montagne di panni sul letto (tutti puliti e lavati). In ogni caso, è un disordine inaccettabile per me, perché solitamente sono molto ordinato. Non ho voglia di fare nulla; il caldo penso incida molto, ma ho una svogliatezza incredibile. Comunque, ieri mi sono fatto coraggio, ho messo un po' a posto, ho fatto una bella lavata, sono andato a prendere le medicine e oggi vado dallo psichiatra.

  • E infatti evito come la peste qualunque cosa che mi generi anche un ombra di stress...

    A volte mi domando quanto questo livello di auto protezione sia controproducente e autoalimenti ulteriore chiusura e paure.

    Proteggersi, conoscersi ed ergere dei muri penso sia umano e anche benefico in una certa misura, è una reazione a colpi o dolori subiti, oltre che una scrematura del superfluo.

    Però mi chiedo fin dove sia un bene per noi stessi; esporsi può essere dannoso ma al contempo aiuta a crescere e a confrontarsi.

    Nel breve periodo in cui frequentai uno psicoterapeuta in adolescenza, ricordo ancora uno degli spunti che mi diede: in sostanza, semplificando, mi disse di non chiudermi dentro alle mie paure, evitando ogni esperienza in cui quelle paure si manifestavano.


    Ora mi sento allergica a ogni situazione che mi crei anche un piccolo stress; eppure, per contro, so di saper reggere bene le situazioni gravi. L'esempio della malattia di mio padre, la tenacia che ci è voluta; so adattarmi alle situazioni. Poi però ovviamente lasciano uno strascico, forse mi sento un po' svuotata e non ho più la voglia di accettare tutto a discapito della mia tranquillità, di fare buon viso a rapporti che semplicemente non ho voglia di coltivare.


    Domani sera ho un compleanno e una parte di me è già in ansia :) e più che altro insofferenza, non voglia. So che magari alla fine sarà pure una serata piacevole, ma in generale mi comporta stress, ridere con persone con cui ho una conoscenza superficiale, cercare di adattarmi al mood della serata, ascoltare chi parla anche troppo... Ecco, è uno sforzo.


    Per quanto mi riguarda, lo stress è legato soprattutto al dover socializzare, interagire; per il resto, gite, viaggi, camminate, sport, esperienze sono le benvenute, al massimo sono un po' pigra qualche volta e non mi organizzo, ma sono attiva e ho voglia di fare, scoprire, togliermi dalla monotonia.

    Modificato una volta, l'ultima da Saritta: Incorporato un post creato da Saritta in questo post. ().

  • Ti do il mio consiglio: se una situazione ti mette davvero ansia (ad esempio il compleanno di domani), trova una scusa e non andarci.


    Però, in generale, se hai vari amici a cui tieni, frequentali. Non chiuderti. Io mi sono chiuso e ora mi ritrovo da solo; mi piacerebbe qualche evento mondano ogni tanto.

  • In pratica non riesco a godermi nulla, faccio le cose (compresa la vita sociale) per inerzia/tanto per, è sempre più difficile che mi entusiasmi per qualcosa

    Ecco, un altro punto cruciale, l'entusiasmo e spensieratezza: io sono sempre stata una che si entusiasmava per le piccole cose, anche ora mi capita ma con minore intensità e per momenti molto brevi. Godermi le cose, riposare la mente, sembra non ne sia più capace. Come se avessi sempre un brusio in sottofondo che mi impedisce di godere appieno del momento, viverlo nella sua essenza profonda, fare mio quel momento. Magari è un momento che ho atteso molto, che mi sono guadagnata, e mi dispiace non viverlo al 100%. Sono troppo spesso nel passato, nel futuro o altrove con la mente, a discapito del qui ed ora.

  • Ecco, un altro punto cruciale, l'entusiasmo e spensieratezza: io sono sempre stata una che si entusiasmava per le piccole cose, anche ora mi capita ma con minore intensità e per momenti molto brevi. Godermi le cose, riposare la mente, sembra non ne sia più capace. Come se avessi sempre un brusio in sottofondo che mi impedisce di godere appieno del momento, viverlo nella sua essenza profonda, fare mio quel momento. Magari è un momento che ho atteso molto, che mi sono guadagnata, e mi dispiace non viverlo al 100%. Sono troppo spesso nel passato, nel futuro o altrove con la mente, a discapito del qui ed ora.

    Le tue parole denotano una certa malinconia/lieve depressione.

  • Ecco, un altro punto cruciale, l'entusiasmo e spensieratezza: io sono sempre stata una che si entusiasmava per le piccole cose, anche ora mi capita ma con minore intensità e per momenti molto brevi. Godermi le cose, riposare la mente, sembra non ne sia più capace. Come se avessi sempre un brusio in sottofondo che mi impedisce di godere appieno del momento, viverlo nella sua essenza profonda, fare mio quel momento. Magari è un momento che ho atteso molto, che mi sono guadagnata, e mi dispiace non viverlo al 100%. Sono troppo spesso nel passato, nel futuro o altrove con la mente, a discapito del qui ed ora.

    Uguale, identica.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Le fluttuazioni dell'ansia 17

      • Pulmino73
    2. Risposte
      17
      Visualizzazioni
      333
      17
    3. leila19

    1. Ansia di notte 5

      • Simysimy
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      172
      5
    3. Fairycatcher87

    1. Vivere con l'ansia sociale, come affrontarla? 2

      • Fairycatcher87
    2. Risposte
      2
      Visualizzazioni
      133
      2
    3. Fairycatcher87

    1. E se non passasse più? 155

      • Simysimy
    2. Risposte
      155
      Visualizzazioni
      5.5k
      155
    3. Andre73

    1. Le rivelazioni della psicoterapia 8

      • leila19
    2. Risposte
      8
      Visualizzazioni
      306
      8
    3. leila19

    1. Sono parecchio perplessa sulla mia psicologa, dovrei cambiare? 38

      • Creamy
    2. Risposte
      38
      Visualizzazioni
      1.5k
      38
    3. sara84