c'è un atleta che mena come una donna
Sarà già al cimitero.
c'è un atleta che mena come una donna
Sarà già al cimitero.
Mostra di PiùLe sfumature ci sono in ogni cosa in natura, ma non dovrebbero essere così nette negli sport.
Sicuramente ci sono donne senza testosterone in grado di battere quell'atleta, ma il pugilato si basa in buona parte su una componente psicologica che non può essere ignorata.
Questo tipo di discussioni non deve esserci. Fosse anche una femmina con troppo testosterone: è doping. Punto. Fine. Senza testosterone invece di perdere 8 volte su 10 perdeva 10 su 10 o nemmeno ci saliva sul ring.
Non è così difficile: questo tipo di discussioni è possibile solo e unicamente per il trascinamento woke che vorrebbe "includere" sempre e chiunque, tranne che nei salotti di chi sponsorizza l'ideologia, ovviamente.
Il testosterone è stato sempre entro i limiti (10 nanomoli per litro) nei 12 mesi antecedenti le competizioni (comunicazione ufficiale CIO).
Quindi ufficialmente NON è doping.
Comunque ribadisco il comportamento molto intelligente dell'atleta italiana. chi, come me, ha un po' frequentato i pugili, sa che vogliono sempre andare avanti come se avessero un fuoco dentro e non è per niente facile ritirarsi. Ho rivisto più di una volta quei 45 secondi e lei riceve un primo brutto colpo che fa pure sganciare il caschetto... subito dopo un secondo colpo, un po' meno violenta, ma comunque duro. Nelle immediate dichiarazioni dice che non sentiva più... bruttissimo segno. È stata molto intelligente a ritirarsi e non lo ha fatto per polemica come qualcuno ha insinuato.
Ecco vedi questo non lo avevo letto, comunque la questione si fa spinosa perché se nasci donna (presumo dunque con gli attributi femminili) ma hai cromosomi XY allora che si fa? Sei un ibrido.
C'è stato un altro caso simile alle olimpiadi molti anni fa, solo che questa persona non era un pugile ma una velocista. Stella Walsh era una velocista polacca naturalizzata americana, ha vinto diverse medaglie alle olimpiadi del 1932. Nel 1980 è rimasta uccisa in una rapina, dall'autopsia è emerso che avesse organi sia maschili che femminili, solo che in questo caso è venuto fuori dopo la sua morte.
È vero quello che dice fran235 se avete seguito anche le polemiche pre match, lei non ha mai prestato il fianco a tutto il circo mediatico, neanche dopo l'ha fatto e sicuramente poteva.
Dopodiché ci sono i fatti, una donna su un ring dovrebbe sfidarsi contro una donna e vale lo stesso al contrario..non è una questione di lotta gender, occorre essere ad armi pari per quanto possibile sennò facciamo che vale tutte e apposto.
Quindi Primo Carnera, pugile italiano stravincente, che era un gigante perchè affetto da acromegalia, non avrebbe mai dovuto salire su un ring contro nessuno?
Stessa cosa dicasi di altri sportivi tipo ad esempio Shaquille O'Neal nel basket alto 2.16 metri su un canestro di 3.05 metri gli bastava op op fare un saltino rispetto a tutti gli altri.
Che dire poi di Coppi che affetto da una bradicardia da 30 battiti al minuto a riposo (il valire normale è 60) vinceva agilmente senza troppo sforzo e non andando in debito di ossigeno... eppure Bartali ciclista normalissimo l'ha battuto molte volte.
Lo sport è pieno di esempi del genere... la stessa pugilatrice algerina ha perso molte volte... se avesse gareggiato ai tempi di Carnera o anche solo 30 anni fa nessuno si sarebbe accorto dei suoi livelli di testosterone alti prodotti a livello endogeno per una disfunzione.
Non si tratta di doping.
Lo sport è sport ed è bello soprattutto per questo, quando qualcuno di normale batte qualcuno più dotato per natura, o quando qualcuno svantaggiato per natura riesce a battere qualcuno normale o più avvantaggiato.
Se l'italiana avesse battuto l'algerina probabilmente avremmo anche esultato di più, tipo Rocky con Ivan Drago.
Il ritiro è avvenuto più per motivi personali a quanto ho capito, tanto è vero che l'atleta si è proprio ritirata definitivamente dal pugilato.
Comunque, in tutto questo, è passato in secondo piano una VERA donna che, nonostante sia arrivata ultima, ha portato un messaggio che la premia (dal mio punto di vista) alla massima onorificenza etica e morale: parlo dell'atleta Afghana Kimia, che ha corso non per l'oro, ma per la libertà del suo popolo, vessato da quei tagliagole dei talebani e abbandonato dagli "esportatori di democrazia". Per quanto sia riuscita a fuggire a quegli assassini, in Australia ha voluto correre per la sua bandiera d'appartenenza, dando un segno di speranza.
Il suo sguardo vale più di mille parole.
Onore a lei.
Onore a lei.
Grandissima! Medaglia di platino
Quindi Primo Carnera, pugile italiano stravincente, che era un gigante perchè affetto da acromegalia, non avrebbe mai dovuto salire su un ring contro nessuno?
Ma non si dice che lei non debba gareggiare... il problema è che, probabilmente, dovrebbe gareggiare con gli uomini. Questione spinosa ma, se davvero avesse il cromosoma xy o livelli troppo alti di testosterone, non è corretto che partecipi contro le donne.
Ma non si dice che lei non debba gareggiare... il problema è che, probabilmente, dovrebbe gareggiare con gli uomini. Questione spinosa ma, se davvero avesse il cromosoma xy o livelli troppo alti di testosterone, non è corretto che partecipi contro le donne.
La questione non è se si tratti di uomo o donna, ma se sia o meno avvantaggiata rispetto alle altre concorrenti... e dai trascorsi fatti di vittorie e soprattutto sconfitte nella carriera dell'algerina non pare ci siano motivi che facciano pensare ad un vantaggio acquisito.
Ecco perchè nel pugilato poi ci sono anche le categorie per peso del pugile.
Infatti un uomo di 60 kg che ipoteticamente gareggi con una donna di 100kg è sicuramente svantaggiato rispetto alla donna, indipendentemente dal sesso.
Ad ogni modo ricordo di aver letto poco tempo fa che le donne in passato non erano nemmeno ammesse a correre nelle gare di maratona perché la loro struttura fisica non era considerata idonea a poterlo fare.
Katherine Switzer e poi Bobbi Gibb (travestita da uomo) furono le prime a fine anni 60 a cercare di dimostrare il contrario correndo la maratona di Boston.
Una storia di sport bellissima che merita di esser letta e conosciuta.
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