Quoto anche le virgole di quello che hai scritto.
Se solo si potesse fare vivere le stesse sensazioni che prova una persona fortemente introversa, depressa o con problemi di autostima a tutte le persone per una sola settimana o due, allora la gente capirebbe.
Ma invece la gente pensa che devi reagire e che ti devi svegliare eccetera, allora in conclusione le persone con difficoltà non meritano di essere aiutate.
A me dispiace, ma non mi ci trovo in questo ragionamento (se parliamo di persone normodotate. A me scusate, ma viene sempre da pensare al mio caro amico M1, normodotato e re dei fannulloni).
Cioè, ok la timidezza, l'autostima, le difficoltà e tutto, ma un normodotato può fare benissimo lavori che non richiedono particolari capacità. Lavori manuali, da catena di montaggio, lavori che non richiedono formazione eccessiva o chissà che capacità di ragionamento. Mio padre ha lavorato con il coltello tutta la vita, non ci vedo niente di umiliante, anche nel lavoro più umile.
Che uno possa farsi un'autogiustificazione 'sono normodotato ma non sono in grado di lavorare, datemi il reddito', anche no... Ma gli altri normodotati che fanno lavori umili cosa sono? Scemi?