Dipendenza da gioco d'azzardo

  • Ho 26 anni, lavoro da circa un anno e, inutile dirvi, non ho messo un euro da parte. Nel giro di circa 4 anni ho bruciato qualcosa (tra cui risparmi che mi erano stati dati) come 10k in casinò, crypto, trading online. Partivo sempre con l'idea di moltiplicarli, poi perdevo i primi soldi e da lì il disastro più totale.


    Proprio oggi, dopo neanche un giorno di stipendio, mi sono giocato 500€ e sinceramente mi sento un essere inutile. Odio il mio lavoro, odio lavorare come dipendente e in famiglia non navighiamo nell'oro, anzi. Ogni volta che vedo un piccolo spiraglio ci ricasco, il tempo passa e non sto costruendo nulla. Non riesco a trovare una ragazza e, nonostante abbia tanti amici, mi sento tremendamente annoiato.


    Vorrei avere una vita al top e invece sto cadendo sempre più in basso. Purtroppo la vita "normale" famiglia, lavoro ecc. non mi dice nulla. Io non capisco come faccia la gente a fare sempre le stesse cose tutti i giorni, aspettare quella mesata e via così fino alla pensione e poi alla morte.


    Questa dipendenza risulta per me una specie di via di fuga da questa realtà, da quello che ho capito. Non so, datemi un consiglio.

  • Riconosci che queste forme di guadagno (per chi le gestisce) senza lavoro vero sono s∙∙∙∙∙∙∙e che non dovrebbero esistere.


    Alternativamente trova una fuga dalla realtà meno distruttiva... chessò videogames.

    Non permettere a nessuno di entrarti nella testa... A cosa stai pensando?

  • Unico consiglio: vai da uno psicologo esperto in dipendenza da gioco d'azzardo.

    Ho un'amica che lavorava al Sert, come ha citato mayra, e si occupava proprio di questo tipo di dipendenza, dipendenza alla pari delle altre (droga, alcool ecc).


    Non pensare di uscirne da solo, non è uno scherzo, prendila come una vera e propria dipendenza da curare.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Ciao. Ho 9 anni più di te e proprio ieri ho perso 2k, gli ennesimi dopo circa 7 anni di tira e molla con questo mostro che è il gioco d'azzardo.

    Io consigli non posso dartene perché evidentemente con me non funzionano e anche se in questo momento lo desidero con tutte le forze, so già (ho troppa esperienza alle spalle) che arriverà il momento in cui, ahimè, ricadrò nel vortice.

    L'unica cosa che posso dirti, e non è una cosa positiva, è che sei nei guai.

    In qualche altra sede, altri forum, si è parlato tanto di tecniche, strategie, psicologi per venirne fuori. La verità è che l'unico modo per venirne fuori realmente è non avere in alcun modo accesso al denaro, e in alcun modo intendo dire che a malapena devi avere con te i soldi per il caffè al giorno. Molte volte ascoltiamo in TV la gente che ha bisogno dell'amministratore di sostegno. Beh, noi ludopatici non siamo distanti da quei casi, anzi dovremmo essere noi quelli da amministrare.

    Tu mi dirai: scusa, tu parli e perché non ti fai amministrare tu i tuoi soldi invece di venire qui sul forum a fare il professore? E se mi fai questa domanda hai pienamente ragione, ma il problema di tutti i ludopatici è duplice:

    1. difficilmente riescono ad ammettere di avere un problema e quando finalmente lo ammettono a loro stessi, non riescono a parlarne con nessuno perché in fondo sono anche dei conigli;
    2. il ludopatico non riesce a non amministrare il denaro. Anzi, arriverà il momento in cui o farà discussioni feroci con chi amministra i suoi soldi, o peggio ancora inizierà a pensare a escamotage anche illegali per procurarseli. Oppure non li fa amministrare a nessuno e amen.

    Morale della favola? Sei nei guai e il fatto che sei giovane è anche un punto a tuo svantaggio perché, salvo miracoli (a cui credo poco), le cose peggioreranno.

    Però, nonostante io sia ludopatico, mi piace augurare il meglio al prossimo, quindi spero che nel tuo caso io mi stia sbagliando e ti auguro di smettere e di mettere un punto fermo.

    Io ai debiti non ci sono mai arrivato, arriva un punto in cui mi dimezzo i risparmi e poi si ricomincia da capo fino al giorno dei 365/366 che contiene l'anno solare in cui sbrocco. L'anno scorso è successo alla metà di marzo, stavolta alla metà di luglio, insomma una volta l'anno arriva la mazzata. Poi smetto qualche settimana e arriva puntualmente il craving ingestibile (hai voglia a dire, no ma stavolta so come comportarmi, marameo).

    Auguri.

  • Vedi, quando non si è soddisfatti della propria condizione si cerca sempre quel miracolo che ovviamente sai benissimo anche tu che non avverrà.

    Ricordo io stesso che quando facevo più o meno la tua stessa vita anch'io, quando mi capitava, compravo 2 o 3 gratta e vinci da 20€ l'uno.

    Sicuramente non è paragonabile al tuo caso però è per farti capire che le condizioni sono simili.

    Poi da quando ho trovato un lavoro che mi piace e avuto casa ho smesso completamente.

  • anonymus Capisco la situazione e so bene i potenti meccanismi mentali che si innescano. Come diceva pure lifeis2strange, quando sei insoddisfatto trovi vie di fuga. Il problema è che queste vie di fuga che cerco/cerchiamo sono ad altissimo rischio. Sto pensando seriamente di lasciare il lavoro e trovare qualcosa che mi soddisfi. Perché probabilmente la maggior parte del malessere proviene da quest'ultimo.

  • Credimi quando ti dico che non c'entra niente nemmeno il lavoro... più tempo passa con questa malattia addosso e molto più difficile è staccarsi.

    Io non dico che è impossibile uscirne perché ci sono sicuramente casi di persone che ne escono. Ma in tutta sincerità, tra 100 persone che intraprendono un percorso quante ne escono fuori davvero? Si potrebbero contare sulle dita di una mano (anche mezza), e dopo aver fatto danni molto importanti.

    L'aiuto di una persona, una sorta di "tutor" che ti ascolta, ti segue, ti capisce, ti sostiene... Ecco questo servirebbe... Ma torniamo un attimo con i piedi per terra: a quante persone interessano le tue/mie stupidaggini (le chiamo così per non usare altri termini).

    Neanche a me interessano le tue come a te non interessano le mie, parliamo su un forum e ok...

    Anche gli psicologi, ecco loro sono quei famosi tutor che ti dovrebbero seguire, supportare ecc... E costano un po', un giocatore che già si è massacrato per quanto può sostenere una cosa di questo tipo?

    Il risultato finale qual è? Che dai tempo al tempo... Tranquillo il GAP ti aspetta... Sembra che ormai non ci sia più per un po'... Ma ripeto dai tempo al tempo e ci ricaschi.

    Ora... Non voglio dire che tu rispecchi questo caso, io certamente sì, ma che ci posso fare? Vivo in questo mondo non in uno parallelo, non mi illudo minimamente, mi godo i giorni di astinenza poi tempo al tempo anche io ricadrò, la clessidra, il conto alla rovescia è ripartito anche per me...

    Quando si parla di GAP sono queste secondo me le cose da dire, di chi ha fatto anni e anni di gioco, ecco perché non contattano un pool di giocatori per fare una legge contro l'azzardo? Loro certamente sarebbero davvero efficaci per il contrasto, ma come ormai è chiaro è un business e noi, me compreso, siamo le vittime.

    L'unico vero guaio è la giovane e anche giovanissima età da cui si comincia...

    Scusate l'amarezza e lo sconforto, ma ci sarebbe tanto da dire e allo stesso tempo tutto questo parlare è fine a se stesso.

  • GAP=Gioco Altamente Patologico? :D

  • Eccomi qua dopo aver buttato altri 200€ come se poi io navigassi nell'oro... Provo un senso di voglia di morire mischiato alla voglia di distruggere qualsiasi cosa mi circondi. Ho notato che quando provo stress emotivo o simili, sono molto più propenso a giocare. Non era questa la vita che volevo, tutte le mie aspettative sulla crescita nella mia vita sono andate letteralmente a p∙∙∙∙∙e. Ormai non ho più nulla da perdere, se mi rimarranno ancora un po' di palle lascerò il lavoro e vivrò come c∙∙∙o mi pare. Magari sarà una c∙∙∙∙a, ma non vedo vie d'uscita. È l'unica cosa che mi da speranza è un cambiamento radicale. Secondo me l'unico modo per uscire da sta m∙∙∙a è un cambiamento estremo della propria vita. Un modo per morire, toccare il fondo più assoluto e spiccare il volo. Come diceva anonimous ma alla fine di quelli che vanno in cura chi veramente risolve? Immagina farti anni di cure, spendere un fottio di soldi e per cosa? Per ritornare ad essere quasi una persona normale? Alla fine non è che ne esci vincente, semplicemente da scarto umano diventi una persona sotto la media. Scusate la durezza e lo sfogo.

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