Sono nella solitudine più totale, ho problemi enormi e non ho nessuno con cui parlarne. Vi chiedo un aiuto

  • Cerca di essere meno rigido.


    Ha capito che sei una persona valida dal punto di vista lavorativo e ti vuole dare un'altra opportunità in un contesto dove anche lui ne trarrà i benefici.


    Non ti trattiene qui perché si è creata una situazione difficile e controproducente anche per lui.

    Concordo con Asi, ma in tutta onestà ormai mi aspetto di tutto da questo Direttore!!! È diventato poco credibile un po' sotto tutti i punti di vista.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • E' andata.


    La riunione parte con lui che scoppia subito in lacrime e dice alle ragazze che io me ne vado e che sabato è il mio ultimo giorno; poi dice che mi ha promesso che ad anno nuovo verrò ricontattato per una nuova apertura.


    Dice che è la cosa giusta da fare e che in cuor suo sapeva che questa situazione sarebbe andata a finire così, solo che io sono stato il primo a cedere tra me e lei.


    Dice che pago ingiustamente io, invita le ragazze ad avere un cambiamento d'ora in poi e che se vedrà cose che non gli piaceranno ci saranno cambiamenti anche nel suo modo di affrontarle.


    Comunica che da lunedì inizia questa sua nuova amica che però è una pezza e non una soluzione, in quanto lei sa già che non è il lavoro della sua vita e vorrebbe solo pagarcisi gli studi universitari. Inoltre, non ha esperienza.


    Il morale delle ragazze è molto basso perché le aspetta un periodo d'inferno in cui dovranno anche formare una nuova risorsa. Le capisco.


    Lui sembra stanco di un po' tutta la situazione che si è creata in quel negozio, e proiettato verso un avanzamento di carriera...
    Non lo dice apertamente, ma vuole fare più trasferte possibili e non è un caso che abbia chiesto alla proprietà la gestione anche di questa nuova apertura.


    Parlano i fatti: le due ragazze ora sono da sole e con una nuova collega che in un primo momento sarà più un peso che un aiuto, e lui cosa fa?
    Domani se ne torna in trasferta e torna a fine dicembre.


    Prendo la parola io.

    Dico che è stato un onore e un piacere avere l'opportunità di lavorare con loro e la pazza scoppia in lacrime; sono un po' emozionato anche io e dico che ci sono stati momenti belli e brutti, ma col tempo ricorderò solo quelli belli e probabilmente proverò un po' di nostalgia canaglia.


    Ovviamente dico anche che mi dispiace lasciare le colleghe da sole proprio in questo momento, ma che se sono arrivato a lasciare un lavoro che mi piace, a 5 minuti da casa, in cui tra pochi giorni avrei avuto un contratto a tempo indeterminato... vuol dire che sono proprio arrivato.


    Mi prendo la piena responsabilità per la relazione che ho avuto con la collega: dico che fin dai primi momenti sapevo che uno dei due sarebbe probabilmente andato a casa, ma che mi sono imposto come sfida personale il far coesistere il lavoro con una relazione con lei.
    Il voler essere più forte del destino.
    Non ce l'ho fatta - anche se ovviamente non è dipeso solo da me - e quindi questo è il giusto epilogo.

    A questo punto lei crolla completamente e scappa in bagno.


    Per finire mi scuso nuovamente col direttore perché ci sono stati momenti in cui sono stato poco lucido, ho fatto cose che non andavano fatte e non ho fatto cose che invece andavano fatte.


    Lui mi ringrazia e dice che il mio discorso è stato impeccabile e che lo apprezza tantissimo.


    Ci congediamo e lui mi accompagna verso la macchina.


    Mi dice che è un arrivederci e non un addio, pare praticamente certo del fatto che sarà direttore anche del nuovo negozio e che mi ricontatterà.

    Io gli dico che so che lui sa come sono andate veramente le cose; me lo conferma e mi dice che lui, purtroppo, non poteva fare altrimenti ma che da adesso in poi l'aria lì dentro cambierà e lui non si farà più problemi a diventare spietato, cosa che non ha mai voluto essere.


    Mi saluta e mi dice che mi ricontatterà nei prossimi giorni, anche dopo sabato.


    Che dire.

    E' una situazione lose-lose in cui ci perdono tutti. Io ci perdo... lo avete letto sopra cosa ci perdo. Lui perde il collaboratore più completo (sue parole) e la pazza perde un suo coetaneo e un compagno che le è stato tanto d'aiuto nel sopportare un lavoro che in realtà non le piace.


    Personalmente penso di esserne uscito abbastanza pulito, e ovviamente ascolterò il vostro consiglio: sono sicuro che mi ricontatterà davvero, ma non accetterò la sua offerta per due motivi:

    1. Per una questione di principio. Ho preso questa strada e voglio rimanere coerente con me stesso anche perché le falsità, il doppiogioco, le bugie e le manipolazioni che ha messo in atto non me le scorderò né ora né ad anno nuovo. Mi conosco;
    2. Per una questione economica. Non posso accettare l'offerta per andare a fare lo stesso lavoro ma più lontano da casa e con la stessa retribuzione. Non ne vale la pena, sarebbe un downgrade clamoroso e sinceramente ci farei anche la figura del c∙∙∙∙∙∙e con me stesso e con amici/conoscenti.

    Mi sento davvero sollevato, e felice. Sento di aver preso la decisione giusta e io sono un overthinker incredibile, non sono mai sicuro di aver preso la decisione giusta.

    Ora speriamo bene per il futuro, speriamo che sia pieno di cose migliori perché sono 2 anni che per un motivo o per un altro soffro come un cane, e penso di meritarmi un po' di serenità.


    That's all folks!


    Ennesima giornata infinita, domani risponderò a tutti i messaggi che avete scritto oggi.
    Grazie di cuore a tutti, siete stati una parte importante di questa decisione.


    PatrickBateman

  • Fra persone adulte era giustamente così che doveva finire.

    Una stretta di mano, arrivederci e grazie, nel rispetto comunque anche di quello che è stato il rapporto di lavoro.

    Ho sempre ritenuto che le proprie ragioni bisogna sempre metterle sul tavolo, con rispetto ed educazione, "scappare" non serve a nulla.

    Se si vince è meraviglioso, se si perde è esperienza.

    Speriamo che sia una lezione di vita pure per la pazza.

    Mi permetto di fare una battuta :grinning_face: ...prossimi lavori, giù le mani dalle colleghe!!! :face_with_tears_of_joy:

    In bocca al lupo per tutto!!!

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Anche l'ultimo giorno è stato spiacevole anche se non avrei voluto.


    Eravamo io e le due ragazze. Dopo un confronto a tre in cui sono stato ingiustamente accusato e mi sono difeso, ho detto tutta la verità su quello che il direttore del negozio ha fatto.


    Sul fatto che volesse prove per fare fuori la pazza e non me, sul fatto che parlava male di lei a me e di me a lei, del doppio gioco, ecc.


    Lei ovviamente è impazzita e ha detto che se dovesse subire ritorsioni da parte sua in futuro e dovesse trattarla male perché io me ne sono andato e lei è rimasta, intraprenderà azioni legali.


    Poi siamo tornati sul mettere le mani addosso. Davanti all'altra lei non solo ha detto che non mi ha messo le mani addosso, ma ha detto che l'ho fatto io.


    Quando ho provato a difendermi lei ha intavolato un teatrino di bassa lega in cui ha finto di piangere e si è detta scioccata dal fatto che io non volessi ammetterlo.

    Sembrava un'attrice e purtroppo sembrava credibile.


    A quel punto io mi sono letteralmente c∙∙∙∙o addosso, ho riconsegnato le chiavi e ho detto che non avrei finito il mio turno. Me ne sono andato di corsa e in lacrime.

    Dopo 10 minuti ha iniziato a tempestarmi di messaggi dicendomi che non voleva salutarmi così e che si poteva aggiustare tutto.


    Sono tornato perché non sarebbe stato giusto nei confronti dell'altra collega lasciarla da sola durante il weekend a lavoro.

    Quest'altra collega l'ho presa da parte e le ho spiegato che non avevo più nulla da guadagnarci a dire bugie, che lei mi ha davvero messo le mani addosso ma ovviamente non lo ammetterà mai, che ero pronto ad avvisare i carabinieri per visionare le telecamere, e che lei stava fingendo spudoratamente. Ha detto che mi crede.


    Finisco il turno, mi abbracciano e me ne vado.

    La pazza la sera mi scrive dicendomi che deve darmi una cosa. Si presenta sotto casa mia. Mi ha regalato le mie scarpe preferite con annessa letterina in cui dice che le mancherò e che senza di me lei lì non ci vuole stare. Che quel posto per lei sarò sempre io.


    Mi sono commosso, poi l'ho salutata e lei ha detto che spera che ci rivedremo.


    In questi giorni il direttore mi ha detto che gli mancherò, che appena lui sarà in carica della nuova apertura io sarò dentro, che per lui tutto questo è una sconfitta... insomma, le acque sembravano essersi calmate.


    Ieri sera, dal nulla, senza motivo, messaggio da parte sua.

    Ecco, questo era il tuo contratto a tempo indeterminato. Non è più valido ma devo fartelo avere comunque per prassi, buona serata!


    Cioé, come a dire, "tieni, sfigato, guarda che ti sei perso".


    Sono avvelenato a morte.

  • Guarda, è finita, passa oltre!!

    Questi sono tutti completamente fuori di testa.

    E, se necessario, blocca il numero di tutti.


    P.S. Spero che quelle scarpe non le hai accettate?! :/

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Ora sto preparando un esame e ho già preparato il nuovo curriculum.

    E' un curriculum fatto benissimo, uno dei migliori che abbia mai visto. Breve, ma completo e scritto bene. In una pagina c'è tutto quello che bisogna sapere su di me e sulle mie esperienze. Ovviamente anche una bella foto perchè... boh, credo che la mia immagine possa aiutarmi ahahah
    Mi ci sono impegnato.
    Devo solo aspettare l'occasione giusta.

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