Gli obiettivi impossibili

  • E’ una situazione che conosco fin troppo bene. Per tipo di ruolo ricoperto è assolutamente impossibile per me fare periodi di ferie del tutto liberi da qualche impegno, fosse solo qualche telefonata giornaliera o brevi call.

    Non me ne lamento e non mi pesa, sono abituato e mi rilasso comunque, fa parte del pacchetto.

    Diverso secondo me è il caso di posizioni più operative; lì a mio avviso è inopportuno disturbare le persone in ferie ed infatti non lo faccio mai a meno di catastrofi.

    Sugli obiettivi irraggiungibili concordo con ipposam, è un fenomeno in espansione. Anno dopo anno i CdA dai quali dipendo assegnano ai dirigenti MBO sempre più complessi, a volte quasi impossibili. E per quante strategie si possano usare è inevitabile riversare parte delle incombenze sulle strutture.

    Non solo si pensa che sia lecito pagare poco i dipendenti (parlo in generale, nella mia organizzazione non accade) ma si pensa anche che pagare tanto un manager autorizzi a chiedergli qualsiasi cosa.

    Se esplicitassi un paio dei miei obiettivi 2024 qui dentro mi prendereste per un mattacchione che ha voglia di scherzare...

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • Mi avete ricordato uno dei motivi che mi hanno spinto, a 48 anni, a mollare tutto e cambiare lavoro. Persone con ruoli decisionali, nel mio caso il mitico art director, che per incapacità o menefreghismo, mi presentava dei progetti molto ambiziosi, ponendo assurdi paletti sulle risorse da impiegare o, peggio ancora, sui tempi di realizzazione. Alla fine, per starci dentro, dovevo spesso lavorare di notte e ridurre al minimo il mio compenso. Le volte che ho provato a farlo ragionare se ne usciva con la solita frase che mi faceva inc∙∙∙∙re come un toro ‘ma dai che tu con Photoshop ci metti un attimo’. Lui, che a momenti non distingueva l’icona di Photoshop da quella di Word.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Sta anche alle persone del tuo team responsabilizzarsi e far in modo da non crearti seccature quando non sei a lavoro.


    È una questione di rispetto del lavoro altrui.

    Se ognuno pensasse a che rottura sarebbe se venisse disturbato mentre è in ferie o fuori dall'orario di lavoro a prescindere dalla posizione apicale o meno che si ricopre, probabilmente si sentirebbe più responsabilizzato e risolverebbe in qualche modo le situazioni durante l'assenza del collega.


    Nel mio lavoro vedo molti colleghi che non si preoccupano di dar seccature al capo mentre è a casa con la sua famiglia, per comunicargli a volte anche stupidaggini che potrebbero esser dette di persona il giorno successivo senza alcuna fretta.


    Il fatto è che molti delegano la responsabilità lavorativa ad altri per non subire lo stress, e quindi lo scaricano su altri.


    Il mio capo quando non c'è cerca di lasciare indicazioni a tutti su cosa fare o su dove trovare materiali risorse o altro durante la sua assenza, non ci lascia di certo allo sbaraglio, poi sta a noi dimostrarci autonomi e in gamba nel fare anche quel qualcosina in più che a volte "non ci compete". La moneta di scambio in questo caso è la riconoscenza sul piano umano e la disponibilità.


    Forse, al netto della inesperienza del team, dovresti mollare un po' e non accentrare troppe cose al tuo ruolo? Magari in tua assenza delegare quello che ritieni più capace fra loro a gestire il lavoro e le varie problematiche. In questo modo avresti una persona di fiducia con cui rapportarti, senza doverlo fare con tutti i membri del team.


    Però per fare questo bisogna cedere un po' del proprio tener tutto sotto controllo in prima persona, fidarsi e cercare di non essere troppo accentratori.

    Credi che riusciresti a farlo?

  • Forse, al netto della inesperienza del team, dovresti mollare un po' e non accentrare troppe cose al tuo ruolo? Magari in tua assenza delegare quello che ritieni più capace fra loro a gestire il lavoro e le varie problematiche. In questo modo avresti una persona di fiducia con cui rapportarti, senza doverlo fare con tutti i membri del team.


    Però per fare questo bisogna cedere un po' del proprio tener tutto sotto controllo in prima persona, fidarsi e cercare di non essere troppo accentratori.

    Credi che riusciresti a farlo?

    Sulla delega sono espertissima, non sono una che accentra! Ma purtroppo non ho sostituti, non ho senior nel team, e quelle minime call le devo seguire anche in ferie, ma non è assolutamente questo a pesarmi, magari fosse questo! Ha colto bene Acronimo ...ha descritto perfettamente la situazione. È a monte il problema, sono gli obiettivi a non essere realistici.

  • Anche dove lavoro io ci sono degli obiettivi irraggiungibili, loro credono che servano per tenere alta la tensione, ma mi permetterete di dire che sono logiche dettate dal capitalismo.

    Non è che ci sono chissà quali spiegazioni particolari: produrre, produrre, produrre... poi crepare.

  • Anche dove lavoro io ci sono degli obiettivi irraggiungibili, loro credono che servano per tenere alta la tensione, ma mi permetterete di dire che sono logiche dettate dal capitalismo.

    Non è che ci sono chissà quali spiegazioni particolari: produrre, produrre, produrre... poi crepare.

    Produci consuma crepa :hear_no_evil_monkey:

  • Non solo si pensa che sia lecito pagare poco i dipendenti (parlo in generale, nella mia organizzazione non accade) ma si pensa anche che pagare tanto un manager autorizzi a chiedergli qualsiasi cosa.

    E' vero, ma i manager non sono tutti empatici e di buon senso. Gran parte di loro è stata piazzata li per tanti motivi che non comprendono il merito o l'esperienza.


    Il risultato è che la sofferenza dei manager strapagati viene poi ribaltata sui sottoposti che devono farsi gravare il peso sulle spalle pur non essendo pagati.


    E' uno schema Ponzi. Prima o poi esploderà.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • No assolutamente, ma sono responsabile dei progetti e non posso sparire e fregarmene, non posso proprio. Posso solo sperare che mentre sono in ferie non ci sia bisogno di un mio intervento.

    Hai provato a staccare il telefono almeno nel weekend? Io ho iniziato quando dei colleghi scrivevano di sabato, chi di domenica. Ho fatto un conto matematico: già di mio vado in difficoltà con 5gg di lavoro a settimana, se ce ne sono almeno altri 2 che lavorano anche di sabato e di domenica per i propri obiettivi, a me servirebbe una settimana da 9 giorni. Impossibile. Quindi impossibile per impossibile ho iniziato a non consultare le mail nel weekend. Le cose vanno avanti comunque, e se loro hanno la forza (e la ricompensa?) per lavorare 7su7 io li invidio ma me ne sono fatto una ragione, perché non ci riesco, non ho la forza di accollarmi i loro lavori extra come loro non ne avranno per accollarsi i miei problemi privati.

    Nella gestione dei progetti c'è molto spesso un errore nel valutare una risorsa importante, il tempo al di fuori del lavoro, che viene tanto sminuito da rinunciarvi, spesso per obiettivi di altri.

    Il tuo responsabile è reperibile nel weekend? Ce li ha altre responsabilità a cui badare nel privato come fai tu? Si/No? È giusto che ti accolli tu le sue responsabilità? È giusto, o meglio ne vale la pena, che se lui non ha altro che il lavoro debba essere così anche per te? Viceversa, è giusto che lui riesca a badare alla propria vita privata ribaltando le responsabilità su di te che magari sei costretta a rinunce che invece lui non fa?

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