In crisi con mia moglie a causa delle famiglie di origine

  • Ciao alexb ho letto la tua storia e anche io mi ci sono ritrovato per molti aspetti e avrei voluto scriverti per qualche consiglio, a quanto pare questi tipi di problemi sono anche abbastanza comuni purtroppo. Io sono in una situazione di stallo, scorsa settimana abbiamo iniziato una terapia di coppia ma ancora per vedere i primi risultati è troppo presto. Noi siamo molto freddi e la situazione è alquanto altalenante. I miei vorrebbero risolvere, mettere la pace, ma lei non ne vuole sentire, li ha additati come cattivi e non cambia idea. In tutta questa storia c'è una bimba di pochi mesi e un papà (io) che soffre terribilmente. La tristezza e l'angoscia mi assalgono ogni mattina e affrontare una giornata di lavoro è davvero pesante. Ogni giorno mi ripete che vorrebbe separarsi da me, io prendo tempo, cerco di convincerla ma non so più come fare.

    Guarda, mi ci rivedo. Anche io bimbo di pochi mesi e situazione di estrema conflittualità tra mia moglie e i miei...dovuta certamente ad un'eccessiva invadenza dei miei genitori da quando è nato mio figlio, ma a mio avviso ingigantita da mia moglie.

    Consigli...non so che dirti, perché la mia situazione non si è ancora risolta...ma ho fatto tesoro di alcuni consigli ricevuti qui. Stai sempre dalla parte di tua moglie, anche se ritieni che sia lei nel torto sostienila davanti ai tuoi genitori e poi nel privato parlaci (in quest'ultima parte però io sto trovando un muro).

  • Io un giorno potrei essere suocera e avendo sofferto di questi problemi nei panni di nuora starò attentissima a non invadere territori altrui; noi donne siamo territoriali, la casa la famiglia i bambini sono roba nostra e non amiamo mai che ci sia un'altra donna a dettare legge o dispensare banalmente consigli.

    Penso che da nuora avrei potuto lasciarmi scivolare di più certe cose, ma da giovani non si ha la saggezza per capirlo, e oggi me ne rammarico.

    Viceversa spero che nei panni di suocera sarò più brava, del resto invadente non lo sono di mio, anzi al contrario tendo, come mia madre, a mantenere una distanza di sicurezza dagli altri, e penso che come nonna sarò disponibilissima su richiesta, ma senza mai invadere la vita di un'altra mamma, che solo per il fatto di aver sposato mio figlio non dovrà subirsi la mia presenza o le mie idee.

  • Rimango comunque molto scettica in merito alle vostre dinamiche di coppia e famiglia, alexb.


    Stare dalla parte della moglie è una condizione di principio ma perché...ci si sente coppia e famiglia. Se è una roba di facciata, questo emergerà nella comunicazione (non verbale).


    Dall'altro lato tua moglie ogni tanto (permettimi il termine) "sbarella". Perde equilibrio e si trasforma in una quasi-tiranna, non accettabile. Adesso è accentuato per il bimbo, per la fatica e lo stress ma questa cosa c'era anche prima e facilmente ci sarà anche domani.


    Su questo deve essere lavorato.


    Tu dovresti acquisire sicurezza, sull'importanza del tuo ruolo come padre. Non hai donato lo sperma per darle un figlio, sei padre, figura fondamentale per un figlio e non puoi temere per le sfuriate di tua moglie.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Buongiorno, scrivo per qualche aggiornamento. La situazione è drasticamente peggiorata. C'è stato un incontro chiarificatore che ha solo peggiorato la situazione. Mia moglie si è scagliata contro i miei genitori cercando di spiegare i motivi del suo malessere, loro per contro hanno provato a giustificarsi senza successo. Alla fine io ho urlato "basta" e lei è andata via correndo a piedi verso casa. Le avevo raccomandato un atteggiamento fermo ma pacifico e civile e invece è risultata estremamente pesante e a tratti offensiva, come anche da sua ammissione. Un paio di giorni dopo ha richiesto il parere di un avvocato per la separazione, anche se adesso, smaltendo un po' di rabbia, ha espresso la volontà di voler continuare. Loro per lei ormai sono "persone estremamente cattive" da evitare come la peste e non permette nessun tipo di spiegazione. Allo stesso modo descrive la moglie del mio migliore amico solo perché una sera si era permessa un commento poco gradito nei suoi confronti e mi ritrovo a dover trovare sempre scuse quando il mio amico mi chiede di uscire. Stiamo facendo terapia di coppia e stiamo provando a capire dove ci porterà. In tutto ciò c'è una figlia stupenda di quasi 5 mesi che amiamo follemente e che non merita questa situazione di stallo. Io ho le mie colpe, dovevo tenere forse meglio a bada i miei genitori, ma diciamo che con loro non ho mai avuto un vero e proprio dialogo e fare un discorso a loro per me è complicato. Vi lascio solo immaginare come io stia, la sua pesantezza ha lasciato strascichi pesanti e qualcosa in me si è inevitabilmente rotto. Forse abbiamo fatto tutto troppo in fretta (fidanzamento, matrimonio e figlia tutto in poco più di un anno e mezzo), forse dovevamo conoscerci meglio prima, ma col senno di poi è facile fare i conti. Sono arrivato al punto in cui probabilmente anche io penso sia meglio separarci, ma poi guardo il sorriso di mia figlia e cambio idea. La situazione è comunque diventata insostenibile e io sto davvero molto male. Chiedo il vostro parere e il vostro aiuto perché non riesco a uscire da una situazione ormai troppo complicata. Vorrei solo tornare indietro e non aver fatto scelte di vita a questo punto troppo affrettate.

  • Sono arrivato al punto in cui probabilmente anche io penso sia meglio separarci, ma poi guardo il sorriso di mia figlia e cambio idea.

    Mi dispiace molto per la situazione. Dato che lei è già stata dall'avvocato, io ti consiglierei di fare lo stesso per capire come tutelarti, che diritti ti spettano in caso di separazione e che strategia tenere per salvaguardare il tempo con tua figlia.

    Tua moglie ora è in maternità? Ce l'ha un lavoro? Forse l'avevi già detto ma non me lo ricordo.

  • Mi dispiace molto per la situazione. Dato che lei è già stata dall'avvocato, io ti consiglierei di fare lo stesso per capire come tutelarti, che diritti ti spettano in caso di separazione e che strategia tenere per salvaguardare il tempo con tua figlia.

    Tua moglie ora è in maternità? Ce l'ha un lavoro? Forse l'avevi già detto ma non me lo ricordo.

    Si è appena rientrata dalla maternità e ha ricominciato a lavorare, questo sicuramente la aiuterà un po' a distrarsi. Diciamo che la questione avvocato per il momento è accantonata, lei dice che mi spetterebbero almeno 2 giorni a settimana.

  • Il mio parere è di non precipitarvi a separarvi alla prima difficoltà. Parlate, parlate, parlate. Dille quello che hai scritto qui a noi, dille cosa provi, dille che sei in difficoltà a parlare con i tuoi perchè non avete un buon dialogo, dille che vuoi darvi una chance e che farai tutto ciò che puoi perchè la vostra famiglia resti unita, ma dille che anche lei deve metterci del suo.

    Mi sento di dirti che anche io da neomamma ho toccato il fondo con mia suocera, abbiamo sofferto tutti, mio marito, io, lei: ma poi abbiamo trovato un equilibrio, lei ha capito di doversi ridimensionare, io ho abbozzato ogni volta che ho potuto, mio marito ha fatto il suo, e ha prevalso la nostra unione. Non c'è nessuno che vi corre dietro, datevi TEMPO. Questa battaglia si vince insieme, non basta che uno solo di voi faccia qualcosa, dovete fare entrambi dei passi.

  • Il mio parere è di non precipitarvi a separarvi alla prima difficoltà. Parlate, parlate, parlate. Dille quello che hai scritto qui a noi, dille cosa provi, dille che sei in difficoltà a parlare con i tuoi perchè non avete un buon dialogo, dille che vuoi darvi una chance e che farai tutto ciò che puoi perchè la vostra famiglia resti unita, ma dille che anche lei deve metterci del suo.

    Mi sento di dirti che anche io da neomamma ho toccato il fondo con mia suocera, abbiamo sofferto tutti, mio marito, io, lei: ma poi abbiamo trovato un equilibrio, lei ha capito di doversi ridimensionare, io ho abbozzato ogni volta che ho potuto, mio marito ha fatto il suo, e ha prevalso la nostra unione. Non c'è nessuno che vi corre dietro, datevi TEMPO. Questa battaglia si vince insieme, non basta che uno solo di voi faccia qualcosa, dovete fare entrambi dei passi.

    Sottoscrivo in pieno. Aggiungerei a conferma una frase del diplomatico a Mosca Sergio Romano, che un giorno, intervistato in televisione sul ruolo della diplomazia, disse: "La diplomazia si cerca per la diplomazia stessa, perché finché si parla non si mena le mani". Mi sembra appropriato. Nessuno di voi vuole la separazione. Dovete arrivare a pesanti compromessi, e la battaglia sarà dura, ma se volete tenere insieme la famiglia, lo dovete fare. La soddisfazione poi sarà grande, perché sarete andati contro la fortissima tendenza sociale di separarsi alla prima difficoltà, che è più o meno quello che fanno (quasi) tutte le coppie di oggi.

  • La soddisfazione poi sarà grande, perché sarete andati contro la fortissima tendenza sociale di separarsi alla prima difficoltà, che è più o meno quello che fanno (quasi) tutte le coppie di oggi.

    A me sembra incredibile che ci si separi per così "poco", che si corra da un avvocato per qualche litigata.

    La vita è meravigliosa, ma anche difficile! E quanto può esserlo a volte! Se non si riesce a mettere qualche paletto davanti a dei suoceri un po' invadenti, cosa può accadere in tutta una vita in cui ci potranno ahimè essere difficoltà serie, lutti, malattie, difficoltà economiche, divergenze di opinione, depressioni, sbandate per altri....la vita non è una strada dritta! Quando si forma una famiglia si fanno mille promesse, ma poi a queste promesse il senso lo si dà strada facendo, e se resterete insieme ne vedrete! Quante ne vedrete! Io davvero non capisco come si possa buttare alle ortiche un'unione per così poco, provo quasi tenerezza per la disarmante ingenuità di queste coppie giovani e alle prime armi.

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