Diario condiviso della giornata lavorativa

  • Il suo quadro direttivo NON PRENDE LA STESSA PAGA DI 10 ANNI FA.

    Su questo non ci scommettere, perchè non è così, anche per i quadri gli stipendi sono fermi.

    Ma detto questo, sul resto mi trovo, io sono favorevole ad alzare gli stipendi minimi.

    Come invertire causa ed effetto... applausi.

    Rispetto forse alle tue idee, ma ho i miei dubbi che tu sia depositario della realtà, a meno che qui sopra non ci sa qualche virus che convince la gente di avere in tasca il verbo.

  • Rispetto forse alle tue idee, ma ho i miei dubbi che tu sia depositario della realtà, a meno che qui sopra non ci sa qualche virus che convince la gente di avere in tasca il verbo.

    No, non ho il verbo io, ma tutto quello che dici mi porta a pensare che qualunque situazione di disuguaglianza, disagio ed esclusione sociale sia in definitiva colpa di chi lo subisce, un darwinismo sociale che neanche Elon Musk credo abbia. Siccome mi pare di aver capito che sei un'elettore del centrosinistra, questo rafforza la mia triste visione che partiti come il PD siano destinati a diventare partiti elitari, di nicchia e sostanzialmente inutili. Perché uno dovrebbe votare per dei darwinisti sociali di seconda mano quando può votare per gli originali?

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • No, non ho il verbo io, ma tutto quello che dici mi porta a pensare che qualunque situazione di disuguaglianza, disagio ed esclusione sociale sia in definitiva colpa di chi lo subisce

    Diciamo che sicuramente non vado a cercare nello stato la causa di situazioni di diseguaglianza, disagio ed esclusione sociale; nemmeno però penso che chi nasce in certe situazioni se le è cercate, lì è davvero la sfortuna di trovarsi a nascere e crescere in certi contesti; credo comunque molto nella possibilità di riscatto, ma non attraverso fantomatici cambi di rotta del governo, io in questo non credo per nulla, sono situazioni troppo pervasive, io credo piuttosto nel lavoro personale, nelle scelte personali.

    Capiamoci, sono favorevole a politiche inclusive, ma non credo possano fare nulla se non c'è un cambio di rotta della mentalità dei singoli.

    Mi viene in mente un mio compagno di università, ragazzo africano venuto dal nulla, uno che per andare a scuola guadava un fiume ogni giorno, a piedi scalzi, e questo qui si è laureato poi con me e oggi è un dirigente di un grande ente. Questa per me è l'inclusione, ma nessuno gli ha regalato nulla, questo qui si è davvero fatto da solo. O penso al marito di una mia collega, rifugiato di guerra, studiava e svuotava le casse al mercato, per anni ha dormito in alloggi di fortuna, a volte per terra davanti al mercato, poi ha avuto la necessità e la fortuna di lavoro un po' migliore e la laurea l'ha lasciata in sospeso, alla fine a oltre 40 anni si è laureato pure, e ha vinto un concorso.

    Gente non proprio nata con la camicia, che ce l'ha fatta. Io credo in questi qui, nella manna dal cielo non ci ho mai creduto.

  • Non mi sembra di avere idee così strane, ma non mi aspetto certo che tutti le condividano.

    Non sono strane, sono più o meno quelle della borghesia dei tempi di Dickens o quelle oggi di Milei, il presidente dell'Argentina. Quello che mi inquieta di più è che ormai sono più diffuse tra i cosiddetti progressisti che nella cosiddetta destra e francamente mi fa paura perché intravedo il perpetuarsi della spirale di disgregamento sociale.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Non mi sorprende, ma non vedo alcuna spirale di disgregamento.

    Non vedi che si allarga la forbice tra ricchi e poveri? Pensa che oggi il Nobel per l'economia è stato dato a tre economisti che mettono al centro questo tema che non è più solo un problema di equità ma potrebbe minacciare lo stesso sviluppo economico.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Non vedi che si allarga la forbice tra ricchi e poveri

    Non so fare valutazioni in merito.

    Il mio ottimismo è tutto esperienziale e basta; se vivi circondato da persone comuni che ce la fanno, che costruiscono la loro strada un pezzetto dopo l'altro, che affrontano problemi e difficoltà e trovano vie, aprono spazi, è normale pensarla come me.

    Ma non sono un economista, non sono un politico, non vedo nessun allargamento della forbice tra ricchi e poveri, io vedo un appiattimento verso il basso di tutti, questo è il massimo che percepisco.

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