Sono giorni che sto male fisicamente con l'intestino. Tutto è accompagnato da ansia, che mi porta a vivere qualsiasi cosa con estrema sofferenza fisica e mentale. Sono stato in cura per anni, sono stato meglio per poi ricadere in questo altalenante vortice durante il COVID. Questi giorni sono impegnativi per diverse ragioni, il fatto di dover vivere questi momenti sentendomi addosso degli impegni ai quali dover adempiere è straziante. Vado a letto con dolori e pensieri e mi sveglio con dolori e pensieri, neanche durante la notte riesco a stare tranquillo. Ho provato ad andare nuovamente in terapia, ma non mi è stato inutile e prima della scorsa estate ho smesso di comune accordo. Ho riprovato a contattare il CSM, ma mi è stato detto che non hanno nulla da offrirmi oltre a quello che già avevo tentato.
Ora sto qui, dolorante e con pensieri negativi, l'unica cosa che mi viene da pensare è sperare che mi venga un colpo e farla finita. La mia ragazza mi ha invitato a pensare come questo sia un momento di sofferenza acuta, ma ci sono altri momenti in cui sto bene. Lo riconosco, ma non voglio continuare così ed è per questo che sto anche valutando se allontanarmi da lei (anche se a suo avviso è una stupidaggine). Lei offuscata da sentimenti nei miei confronti, io offuscato dalla sofferenza che vivo. Sto valutando inoltre la possibilità di farla finita e spendere i soldi che ho per chiedere un consulto in Svizzera per un'eventuale eutanasia.
La verità è che non ho provato tutte le strade per star meglio, ma non ho l'appoggio di nessuno e andare alla ricerca di un malessere che sia fisico o psicologico è per me una strada più complicata e tortuosa rispetto a quella di una fine. Sono così stanco che non ho nemmeno la forza di piangere.
Ora come ora vorrei solo che un fulmine mi colpisse, anche se con l'avvento della primavera è difficile. La primavera che la gente vive, mentre nella mia testa c'è solo un rigido inverno.
Vi chiedo scusa.