Scusami Paoletta90, ma non capisco quale sia il tuo ruolo in tutta la questione.
Amica infelice in coppia, non so più come comportarmi
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Il mio ruolo, come ho scritto, è quello di amica che chiede un consiglio su come continuare a essere di supporto, da un lato cercando di fornire un aiuto concreto, dall’altro di non farmi eccessivamente "invadere" dalla negatività e dalle continue lamentele che dopo anni iniziano a pesare.
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Credo che in questa fase puoi solo ascoltare senza giudizio e critica. Ma cosa in tutta questa vicenda cattura così tanto la tua attenzione?
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Annarella ti ringrazio per l’intervento ma hai letto i miei scorsi messaggi?
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Paoletta io ti consiglierei sicuramente di contattare il suo terapeuta e chiedere consiglio a lui/lei, perchè prima di tutto è psicologo e poi la conosce molte bene.
Sarebbe totalmente non professionale.
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questa fase puoi solo ascoltare senza giudizio e critica.
Questa fase dura dal 2015, più o meno, e si tratta di una persona a cui tengo molto, perciò ho chiesto un parere qui.
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Stessa situazione. Per farti capire ecco un thread che avevo aperto tempo fa:
Magari può interessarti leggere i pareri che mi diedero all'epoca.
Grazie mille, lo leggerò con cura.
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Sarebbe totalmente non professionale.
Perché?
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Perché?
Perchè la terapia è una cosa privata, il terapista non può valicare il confine di fiducia medico/paziente. Quindi non può assolutamente discorrere di cose sue private nemmeno con i parenti stessi. Diverso sarebbe se la sua amica chiedesse a Paoletta di partecipare insieme a una seduta.
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Perchè la terapia è una cosa privata, il terapista non può valicare il confine di fiducia medico/paziente. Quindi non può assolutamente discorrere di cose sue private nemmeno con i parenti stessi. Diverso sarebbe se la sua amica chiedesse a Paoletta di partecipare insieme a una seduta.
Ma io non ho detto di chiedere al terapeuta di svelare cose private, che tra l'altro sarebbe reato penale.
Io ho consigliato a Paoletta di chiedere consiglio su come fare, quindi sarebbe lei a riferire al terapeuta cose che la sua amica ha detto di lei. E poi ovviamente lei dovrebbe chiedere permesso alla sua amica, ma è sottointeso, altrimenti come farebbe a contattarlo. Boh io non ci vedo niente di male a dire: "Scusi la mia amica fa così e cosà, faccio bene ad assecondarla o dovrei dirle di svegliarsi?" e dare un suggerimento da parte di un terapeuta, sempre meglio che chiedere su un forum comunque.
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