Questo non è niente di particolarmente insolito. È una pratica abbastanza diffusa e finché rimane un qualcosa tra te e i capi se ci pensi può anche avere un senso e non essere tossico in quanto è un canale per comunicare in urgenza, ad esempio una assenza improvvisa oppure una qualsiasi criticità. Sarebbe tossico se ti chiedessero di usare il tuo cellulare con i clienti ma con i capi francamente non ci vedo niente che non sia ampiamente diffuso.
Le chiamate mi sono risultate pesanti quando hanno iniziato a diventare chiamate di oltre due ore in cui non solo dovevo ricevere istruzioni complesse perché il mio capo non ha voglia di venire in ufficio, e lo sto citando, ha proprio detto molto chiaramente che il telefono è sufficiente per spiegarmi il lavoro che sto apprendendo e che non ha voglia né intenzione di presentarsi in ufficio. Oltre a queste istruzioni, spesso il mio capo riceve chiamate private/lavorative che mi fa ascoltare perché non mi è permesso mettere giù. E anche per quanto riguarda il permesso di mettere giù più di una volta ho detto: "ci sentiamo dopo, finisci la chiamata e poi mi chiami o chiamo io" la sua risposta è sempre stata: "NO, resta che quando finisco riprendiamo il discorso".
Sinceramente, specialmente se sei arrivata da poco, la risposta è resistere e farti valere. Oggi sei ovviamente vista come l'ultima ruota del carro facilmente sostituibile, e quindi anche un po' uno sfogatoio. Facendoti valere invece via via acquisirai importanza in azienda e con la consapevolezza dell'importanza che hai certi comportamenti andranno a sparire, o almeno nella maggior parte dei casi è così.
Per quanto riguarda il farmi valere, in pochi mesi mi hanno portata al punto di non sapere se ne vale la pena. Sono tre soci e ogni giorno mi dicono cose diverse. Sono stata assunta per un ruolo in cui ho pochissima esperienza consapevole che a breve sarebbe arrivata una collega esperta da una seconda sede. Dopo l'assunzione mi hanno detto che questa collega in realtà è una collaboratrice esterna che lavora in smart-working e non è interessata a fare formazione. Un giorno non ci sono soldi per una nuova assunzione, il giorno dopo stanno facendo i colloqui e a breve non sarò io a dirigere un'ufficio da sola con il socio che si occupa di questo settore a casa o in vacanza.
Sto già cercando attivamente un nuovo lavoro, è il tempo che mi servirà a trovarlo che mi deprime.
Una curiosità, sei l'unica dipendente ad essere trattata in malo modo, o hai altri colleghi nella stessa situazione?
Sai, a volte l'unione fa la forza...
Sono quella trattata peggio, sono anche la più giovane e l'unica senza famiglia, le altre hanno paura di lasciare la contabilità casalinga priva di uno stipendio sicuro.
Sono anche l'unica dell'ufficio, le mie colleghe fanno capo a uffici diversi dal mio e a due soci diversi. Io alla fine gestisco l'ufficio che dovrebbe essere responsabilità del terzo socio dello studio, socio che non è mai presente e che comunica solo tramite telefono.