Come da titolo, le breve esperienze professionali che ho avuto sono state sempre caratterizzate da un forte senso di ansia. La più importante tra queste è stata probabilmente quella di oltre 10 anni fa, quando mi licenziai da un lavoro a tempo indeterminato. Mi sentivo morire e sembravo davvero uno zombie, anche se va detto che ero molto diverso (sul piano dell'età, delle relazioni, delle esperienze). Tuttavia, anche le mie successive esperienze sono sempre state accompagnate da un forte senso d'ansia, anche quando si trattava di un lavoro part-time o "a chiamata".
Andando più nello specifico, il mio grosso problema risiede nel non sentirmi padrone della mia vita e nel sentirmi oppresso da un impegno di un certo numero di ore. Eppure, durante gli ultimi impieghi la situazione in ufficio era tranquilla. Ammetto che all'inizio la novità mi faceva stare un po' maluccio sul piano psicosomatico, ma una volta abituato stavo piuttosto bene. Tuttavia, ogni qualvolta avevo un turno, mi sforzavo con grosse difficoltà. Eppure, le attività che svolgevo mi piacevano, non mi sentivo sotto pressione, era un ambiente piuttosto tranquillo. Insomma, a parte qualche turno di mattina in cui ero solo e avevo qualche responsabilità in più, non erano assolutamente lavori stressanti.
Tuttavia, la sera prima quando pensavo che il giorno dopo sarei dovuto andare in ufficio pensavo letteralmente "che palle", così come quando uscito dal turno pomeridiano avevo un altro impegno. Infatti, molto spesso capitava che quando finivo di lavorare alle 18 e il giorno dopo avevo un altro turno, evitavo di uscire la sera perché "era troppo" e preferivo "starmene tranquillo" (come se una pizza o una passeggiata con gli amici fossero motivo di stress).
Ho scritto un po' tutto di getto, quindi mi scuso per eventuali errori e vi ringrazio per eventuali domande che mi aiuteranno sicuramente a riflettere e a spiegare meglio la situazione.