Ed ecco che inizia il calvario delle feste.
E con halloween si apre la stagione del cuore stretto in mezzo alle risate felici delle folle. Feste dove il proprio ruolo sarà quello del terzo incomodo, che si vede prima e dopo, ma mai durante. Ed unica concessione un fugace messaggio che ti lascia lì a immaginare momenti di gioia che la vita a te non ha concesso, che poi magari non esistono neppure ma dal tuo angolo buio non puoi saperlo.
Feste di colori che tu non vedi più, e l'arancione delle zucche di halloween diventa grigio, e la loro bocca sorridente ride di te, non con te come dovrebbe essere.
Arriva quel periodo dell'anno dove tutto ti ricorda quanti errori hai fatto e quanti ne stai facendo ancora, quel periodo dove la consapevolezza di essere dipendenti di qualcosa di tossico non è sufficiente a trovare la forza di liberarsene, e anzi porta ad una affannosa e disperata ricerca dell'ennesima deleteria dose che altro non farà che prolungare un agonia emotiva che sembra non aver fine.
Un abbraccio virtuale a tutti coloro che si sentono così, come un pò mi sento anche io anche se delle volte è come se arrivasse qualche raggio di sole, e almeno per poco si riprendesse a vedere i colori.
Halloween, soprattutto per precedenti degli scorsi anni è per me un giorno orribile.
Tuttavia l'altro giorno guardavo delle foto di decorazioni a tema.. e all'improvviso mi sono reso conto di una cosa: a me queste cose piacciono. Piacciono i colori, piace quel tocco di horror ironizzato.. ma cavolo. A me sta festa dovrebbe piacere, non è la festa il problema, ma la persona che me la fa vivere male.
E qui nasce un ragionamento. Perchè se qualcuno ci fa vivere male cose che prima ci piacevano, finiamo per odiare quelle cose anzi che quel qualcuno?
Purtroppo non ho risposta, e questo ragionamento probabilmente mi farà stare pure peggio. Ma lo condivido, perchè magari per qualcuno sarà il "la" per trovare la forza di riprendersi in mano se stessi, la propria vita e soprattutto la propria felicità.