Scuola di solitudine

  • Unica persona a cui ho rivolto la parola una donna che correva: "non mollare" risposta immediata "certo che no" e nessuno dei due si è voltato... almeno credo :/

    Consiglio non richiesto: hai fatto una "domanda" (ma neanche) a risposta chiusa. Prova con domanda a risposta aperta next time ("non si molla mai, vero?" Era già meglio).

    We are whispers from the past fading into the future.

  • E poi hai tirato fuori il Death Note :face_with_tears_of_joy:

    Ma per chi? Per quella che correva? Ma il nome non lo sa, forse non l'ha neanche guardata bene. Ma quindi... Ha comprato gli occhi?? Il costo è decisamente eccessivo. Basta, chiudo l'OT.


    Ps. Mi piacciono molto i tuoi interventi Pantagruel. Continua ad infondere fiducia a noi comuni esseri umani :)

    Sono morto nel passato, platinato nel presente. Fine.

  • Ma per chi? Per quella che correva?

    No, per un suo giretto in cui è stato disturbato dal tunz tunz di persone mentre leggeva tranquillo e altro. Ne ha parlato nella pagina precedente

    Ma il nome non lo sa

    Oggigiorno si risolve facile ma non insegnerò tecniche di approccio diseducative all'uso del death note :zipper_mouth_face: :face_with_tears_of_joy:

    Ps. Mi piacciono molto i tuoi interventi Pantagruel. Continua ad infondere fiducia a noi comuni esseri umani

    :face_with_open_mouth: :face_with_open_mouth::face_with_open_mouth: :smiling_face_with_smiling_eyes: :thumb_up:

    We are whispers from the past fading into the future.

  • Ieri sono andato a un concerto. Pensavo fossimo solo io e l'amico che mi aveva chiamato, più un altro che ci aspettava lì (e il pubblico, ovviamente). Invece, si è presentata un sacco di gente che conosco, anche i figli del mio amico. Ero stordito dall'imbarazzo, molti non li vedevo da prima della pandemia e non sapevo che dire.

    Un magnifico colpo di fortuna, ma tu l'hai preso come una disgrazia.

    Tutto dipende da come, nel nostro cervello, vogliamo vederlo.

    Certe volte basta "decidere" di girare l'interruttore nel cervello...

  • Mi sembra di avere scritto io perché mi rispecchia in tutto e per tutto, tranne il fatto che per lavoro non devo parlare in pubblico.

  • Ed ecco che dopo circa un mese da quando ho espresso la mia voglia di cambiare il mio modo di vivere i miei buoni propositi sono andati allegramente a quel paese. Forse sono addirittura peggiorato a causa di problemi personali conseguenziali al lutto che aveva scatenato il mio desiderio di cambiamento. La verità è che proprio non riesco ad empatizzare con altre persone. Posso fare finta di farlo per breve tempo ma poi la necessità di andare a rintanarmi nel mio mondo si fa schiacciante. Ho bruciato sistematicamente tutte le occasioni di cambiamento che mi sono capitate, pur sapendo che avrei potuto sfruttarle e anche come farlo. Ma niente. Alla fine sono qualche passo indietro rispetto al punto di partenza e va bene così. In fondo è la mia comfort zone... non è facile trovarne un'altra.

  • La verità è che proprio non riesco ad empatizzare con altre persone. Posso fare finta di farlo per breve tempo ma poi la necessità di andare a rintanarmi nel mio mondo si fa schiacciante.

    Secondo me devi capire quali sono le differenze tra te e le "altre persone", cioè capire perché non riesci a sentirti a tuo agio, che tipi di persone vorresti, come dovrebbero essere per essere più compatibili con te, e quindi poi fare in modo di trovare persone più simili a te.

    Per esempio, se uno è molto religioso si troverà male al club dei bestemmiatori e sarà meglio per lui frequentare l'oratorio.

  • Ogni tanto ripenso a questo bel thread: è stato uno dei primi thread nel quale mi sono imbattuta al mio arrivo qui.

    Scuola di solitudine, perché la solitudine va imparata, vissuta, attraversata. E per ognuno di noi significa qualcosa di diverso.


    Oggi mi riaggancio al thread per esprimere ciò che sento, un atteggiamento che pensavo essere passeggero e motivato da un momento particolare della vita, mentre mi rendo conto che permane nel tempo.

    In sostanza, rifuggo il più possibile le amicizie e le occasioni di interazione sociale.

    Non sto chiusa in casa chiaramente, il mio stile di vita non lo permetterebbe, per fortuna: esco di casa al mattino (salvo il giorno in cui lavoro da casa), e torno la sera. Nel weekend faccio commissioni, sto con mia madre e fratello, con il mio compagno, andiamo fuori a cena, riposo, leggo, ascolto podcast e guardo film, esco a camminare, vado in palestra (ultimamente poco) mi prendo cura di me, ecc. Vita normalissima insomma.

    Ma mi rendo conto che faccio sempre in modo di non prendere impegni con terze persone.

    Ho amiche che sento quasi ogni giorno, altre che sento più sporadicamente.

    Ma evito di proporre uscite (se non in modo molto vago), e quando mi vengono proposte, la vivo come un vincolo, un impegno. Faccio sempre in modo di rimandare, declinare, evitare. Mi pesa. Mi sembra di togliermi tempo, dover fingere piacere in una situazione che so mi toglierà energie, mentre preferisco di gran lunga stare sola (la sera sono spessissimo sola a casa perché il mio compagno è impegnato nella sua attività lavorativa). Oppure anche andare a cena da mia mamma, chiacchierare con lei e mio fratello (da quando il papà ci ha lasciato, do molto più peso a questo tempo condiviso).

    Di fatto questa solitudine non mi pesa, mi ricarica, ma non vorrei diventasse un evitamento continuo. Non sto di fatto coltivando rapporti.

    Un altro tipo di evitamento che sto mettendo in atto è nei confronti dei genitori del mio compagno: sarebbe troppo lunga da spiegare, ma per farla breve abitiamo nello stesso cortile, scelta discutibile lo so, ma mi sono trasferita io nella casa in cui viveva già lui. Loro sono bravissime persone, ma di fatto un po' fredde, stanno sulle loro (che di base è meglio che se fossero invadenti!), non sento di aver creato un rapporto di affetto e mi sento un'estranea. Oltre alla percezione spiacevole che ho, motivata da alcune loro frecciate e allusioni: sul fatto che "non ci sono mai", quando sanno benissimo che l'unico motivo per cui sono fuori casa è il lavoro e lo stare con la mia famiglia, e in realtà ho passato moltissime sere lì da sola in casa, e non ho mai ricevuto da parte loro anche solo un invito per un caffè. Dalla mia alla loro porta ci sono 10 metri.

    Insomma io ultimamente faccio in modo di non incrociarli mai. Se devo uscire, mi assicuro che loro non siano in cortile, se sento che stanno uscendo, aspetto io a uscire. Lo so è una situazione un po' strana, meno li vedo meglio sto.

    Mio padre è stato ricoverato 8 mesi, loro sono sempre sempre sempre in giro in auto, fanno km, non sono passati a trovarlo mai una volta. Ma ora sto divagando.

    Ovviamente vorrei andarmene, ma qui si aprirebbe tutto un altro discorso... il mio compagno vorrebbe andarsene, ma solo a parole. Non può in questo momento impegnarsi economicamente, ma ho l'impressione che non prenderà mai questa decisione. A volte ci soffro, perché sento che l'unica alternativa che ho è comprarmi una casa mia, cosa che probabilmente farò, ma non sarà mai un progetto condiviso. Quindi temporeggio, con lui sto bene, ma sento che saremo sempre fermi in questo stallo per quanto riguarda un progetto. Mi sento un po' intrappolata in un limbo.


    Ho divagato, forse ne avevo bisogno.

    Sta di fatto che mi sono un po' chiusa nel mio guscio.

    Recentemente ho fatto un viaggio bellissimo, e sentivo che mi aveva sbloccato qualcosa... Ma poi è ripresa la routine. Voglio sottolineare che di base la mia routine mi piace! Solo mi chiedo se questo evitamento e vita sociale risicata, alla lunga possa essere nociva. Perché comunque evito il confronto, l'impegno, non do mai buca per rispetto ma dico "ci sentiamo" e poi scrivo che dobbiamo rimandare perché sono incasinata.

    Se da un lato amo stare sola (ho tutto un mio mondo interiore), dall'altro ho un umano bisogno di amicizia, ma è come se non avessi le persone giuste, o magari sono io a non riconoscerle come tali.

    Grazie :orange_heart:

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Ennesima estate trascorsa in casa 69

      • sempretriste_
    2. Risposte
      69
      Visualizzazioni
      3.7k
      69
    3. aconito

    1. Oggi sarebbero stati 17 anni di matrimonio 60

      • Zeta Reticuli
    2. Risposte
      60
      Visualizzazioni
      2.1k
      60
    3. Zeta Reticuli

    1. Sono stato lasciato dopo 11 anni e ora non so più come vivere 29

      • Mare99
    2. Risposte
      29
      Visualizzazioni
      1.9k
      29
    3. leila19

    1. Nostalgia di casa insopportabile, non riesco più a vivere così 15

      • mario1988dg
    2. Risposte
      15
      Visualizzazioni
      676
      15
    3. la huesera

    1. Perché mi ha fatto così bene e ora così male? 28

      • bertino10
    2. Risposte
      28
      Visualizzazioni
      1k
      28
    3. uchiha93

    1. Mi sento persa 14

      • Simysimy
    2. Risposte
      14
      Visualizzazioni
      696
      14
    3. AndreaC