Ciao a tutti, come si legge dal titolo mi trovo in questa condizione, dopo 24 mesi consecutivi ancora non vedo la luce di una stabilità.
Anche se il decreto dignità prevede appunto che non è possibile fare altri tempi determinati sulla stessa azienda, aggirare la faccenda è molto facile, semplificando basterebbe che una volta scaduto passino 1/2 settimane e da lì non essendoci più la consecutività, considerando anche che la mia scadenza è 31.12.2022, potrebbero rifarmi tranquillamente ripartire ad esempio il 10/20 gennaio 2023 e ricominciare nuovamente.
Adesso il problema enorme, inutile dirlo, è che in giro non c'è chissà quale scelta, vorrei dire no all'ennesimo contratto precario (ho 37 anni) veramente non ne posso più, però poi che cosa faccio?
Consideriamo anche che al momento mi trovo anche abbastanza bene nell'ambiente, cosa tutt'altro che scontata, non ho screzi con nessun collega ed inoltre c'è da dire che ho una grande autonomia per quanto riguarda l'organizzazione, non ho il capo che mi controlla ad esempio, piuttosto che chissà quale pressione, l'importante è che faccio il mio lavoro, siccome l'ho sempre fatto non ho mai avuto problemi.
Un altro aspetto è che dove lavoro è molto settoriale, ovvero sono dipendente di un Caf e vi posso assicurare che è un settore molto chiuso, a parte fare la classica stagione quando ci sono le dichiarazioni dei redditi, entrare con continuità è molto difficile, alcuni "stagionali" fanno 3 mesi e poi vanno a casa, premetto che io seguo anche altri aspetti non solo quello fiscale, però rimane il fatto che il settore è chiuso.
Stare in questo limbo mi fà male, non ho nessuna proiezione per il futuro, zero di zero nonostante sono fidanzato da molti anni. Non si intravede nessuna prospettiva se non quella della scadenza, però non vorrei neanche sfidare la sorte, cosa che già ho fatto in passato e dove sono andato a sbattere.
Sono una persona che crede molto alla fortuna (circoscritta in certi ambienti ovviamente) e quello lavorativo è uno di questi, conosco molta gente che è sempre caduta in piedi nonostante tutto, mentre altre persone che si sono trovate rischiando oppure per semplice rivalsa verso un datore di lavoro, letteralmente in mezzo ad una strada: rivalsa intendo quello che al momento provo io, ad esempio: non mi fate l'indeterminato, io non rimango poi vediamo che fate.
L'ho già fatto in passato per un'altra azienda e vi posso assicurare che sono andati avanti tranquillamente ed io invece ero in uno stato semi comatoso, con lavori rimediati e malessere enorme come contorno, ritornare in quello stato sarebbe veramente difficile per me, con conseguenze molto complicate.
Come leggete si sente molto pessimismo, non sono uno che vede per forza il lieto fine, sono cosciente che dire NO al nuovo tempo determinato, mi farebbe star bene a livello umano, poi la realtà prenderà nuovamente il sopravvento e quindi chissà se rimpiangerò dove sono oggi per dire.
Ho scritto questo poema, più o meno per farvi capire come mi trovo e cercare da qualcuno, con posizioni esterne alla mia vita e non coinvolti, cosa farebbe, ovvero:
dopo due anni se non c'è stabilità non ci sarà mai nello stesso posto? A questo punto inutile tirarla alle lunghe? Oppure tenere duro, d'altronde la fase attuale è tragica ed uno un lavoro anche precario deve tenerselo.
Grazie a tutti per chi vorrà rispondere.