CourtneySunshine, ma hai anche gia' la diagnosi di asperger? Non hai scritto cosa ti ha portato a cercare una diagnosi, e il percorso che hai fatto, se pubblico o privato, se hai chiesto impegnativa al dottore, eventuali costi del privato, eccetera. Se vuoi scrivere la tua esperienza, sarebbe utile.

Tutto sugli Asperger
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CourtneySunshine, ma hai anche gia' la diagnosi di asperger? Non hai scritto cosa ti ha portato a cercare una diagnosi, e il percorso che hai fatto, se pubblico o privato, se hai chiesto impegnativa al dottore, eventuali costi del privato, eccetera. Se vuoi scrivere la tua esperienza, sarebbe utile.
Intervengo io a questo punto perché leggo molte cose a proposito della cosiddetta diagnosi. Punto primo l'indagine per indagare se una persona rientra o meno in un certo spettro non è un test o una visita, ma un processo lungo e articolato che prevede il coinvolgimento di un team multidisciplinare. Secondo punto, non è che la diagnosi si sostanzia in un'affermazione del tipo "Mario Rossi" è asperger. Non è come diagnosticare un calcolo renale. Il processo si conclude con un rapporto in cui si dice che il soggetto rientra probabilmente in un certo spettro.
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A dire il vero della diagnosi c'ho un po' paura...non si sa mai cosa potrebbe venire fuori
Che ne so...magari ho la sindrome di Ehlers-Danlos, la progeria, la sindrome di Morgellons, il vaiolo, la distrofia muscolare di Duchenne, la palatoschisi, l'emofilia, la lebbra (o morbo di Hansen), la fibrodisplasia ossificante progressiva, l'osteogenesi imperfetta, il tumore alla lingua, la ... NOn si sa mai cosa potrebbe venire fuori è come il mare di ostia...c'è po' uscì fori na testa una braccio...
Meglio non farle ste diagnosi a Diverso
(Comunque mi dispiace deluderti diverso ma non sono Asperger so semplicemente folle)
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Secondo punto, non è che la diagnosi si sostanzia in un' affermazione del tipo "Mario rossi" è asperger.
Neanche se ti rompi il braccio la diagnosi e' "braccio rotto", sara' una frase lunga e complicata ma riassumibile comunque in "braccio rotto".
A dire il vero della diagnosi c'ho un po' paura...non si sa mai cosa potrebbe venire fuori
Che ne so...magari ho la sindrome di Ehlers-Danlos, la progeria, la sindrome di Morgellons, il vaiolo, la distrofia muscolare di Duchenne, la palatoschisi, l'emofilia, la lebbra (o morbo di Hansen), la fibrodisplasia ossificante progressiva, l'osteogenesi imperfetta, il tumore alla lingua, la ... NOn si sa mai cosa potrebbe venire fuori è come il mare di ostia...c'è po' uscì fori na testa una braccio...
Se vieni testata da un team di psicologi esperti in autismo, non credo che la diagnosi possa essere tanto diversa da autismo. Al massimo ti possono dire che sei psicopatica. O alcolizzata, se quando parli puzzi di vino. Ma non credo possano diagnosticarti la peste suina, anche se sarebbe divertente.
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Neanche se ti rompi il braccio la diagnosi e' "braccio rotto", sara' una frase lunga e complicata ma riassumibile comunque in "braccio rotto".
Se vieni testata da un team di psicologi esperti in autismo, non credo che la diagnosi possa essere tanto diversa da autismo. Al massimo ti possono dire che sei psicopatica. O alcolizzata, se quando parli puzzi di vino. Ma non credo possano diagnosticarti la peste suina, anche se sarebbe divertente.
Ti stai confondendo con Pantagruel, smettila di vedere ovunque asperger che escono dalle pareti come gli xenomorfi di Aliens...
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E' una battuta?
Ho appena scritto che capisci quello che leggi, e mi rispondi che non hai capito...
Intendo dire che non mi pare tu abbia un ritardo, anzi, da come scrivi e ti esprimi in teoria potresti essere sopra la media.
Pero' il problema dei test di intelligenza e' che solitamente tengono conto soltanto di un tipo di intelligenza, spesso enfatizzando quella logica e matematica, ma non di altri tipi, oltre che essere influenzati dalle conoscenze pregresse, cioe' chi e' abituato a fare giochini logici performera' meglio di chi non e' abituato, oppure chi ha studiato matematica a scuola performera' meglio di chi non l'ha studiata.
Non è che la stai cambiando per Pantagruel?
A proposito di mancanza d'intelligenza...non mi sono accorto che c'era già un'altra pagina ed Alba Cremisi aveva anch'essa ipotizzato lo scambio d'utente.
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Colpa di CourtneySunshine che si e' intromessa nella discussione travestita da Pantagruel. Non riesco a distinguerle, mi avete truffato!
Pantagruel, leggi cosa ho chiesto a CourtneySunshine e fai finta che lo abbia chiesto a te!
CourtneySunshine, fai finta che non ti abbia chiesto niente, se ti chiedono di me fai finta di non conoscermi!
Se Alba Cremisi non me lo avesse fatto notare, chissa' quanto sarei andato avanti, ricevendo risposte ambigue da CourtneySunshine, e iniziando prima o poi a pensare che forse dopo tutto aveva veramente un QI basso.
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Per quanto riguarda il discorso neurotipici per me non esistono
In un certo senso è così, perché la definizione di neurotipicità è data per esclusione.
Siamo tutti neurotipici fino a prova contraria.
Poi ovviamente ci si riferisce al neurotipico quando si parla di un non neurodivergente, dove la "divergenza" sta in uno specifico settore del funzionamento della mente.
Detto questo: le difficoltà sociali dell'Asperger sono legate al loro diverso funzionamento. In estrema sintesi la loro mente fa altri percorsi per raccogliere ed elaborare informazioni e metterle in coerenza al fine di giungere a una conclusione/risultato. Alcuni studi all'eye tracking hanno rilevato che la loro attenzione all'ambiente e alle informazioni sociali (che si trovano nello sguardo e nelle espressioni facciali) è diversa.
Quello che non piace ad alcuni neurotipici è che questi diversi percorsi non sono per definizione "sbagliati", sono solo diversi. Non li si considera sbagliati proprio perché a fronte di difficoltà sociali nell'interazione con i neurotipici, spesso questi percorsi alternativi sono più efficienti. Per questo alcuni sospettano che la neurodivergenza sia uno step avanti a livello evolutivo.
Di conseguenza gli Asperger sovente presentano disomogeneità cognitiva: possono essere molto capaci in un campo per i suddetti motivi tanto da aver dato adito al mito del "genio", ma avere in parallelo difficoltà in altri ambiti che non sembrano essere giustificati dalla loro intelligenza.
Questo però accade a tutti. Qualunque persona che ha degli eccessi in un campo avrà delle carenze in altro. E' una banale questione di equilibrio.
Il mito del genio è legato a quanto dice Evelyn91 qua sotto:
Fraxo Ma se metti uno a fare la stessa cosa tutti i giorni, tutti gli anni della sua vita e solo quella alla fine, verosimilmente, riuscirà a farla meglio di chiunque altro. Dunque e' intelligenza questa? Assolutamente no.
L'intelligente secondo me è l'esatto opposto, è colui che riesce a raggiungere lo stesso scopo senza "allenarsi". E magari anche con risultati migliori. Quello che a tanti può apparire come una "genialità" degli Asperger è in realtà la conseguenza di un interesse smodato nei confronti di un determinato argomento, su cui poi maturano una dimestichezza e una conoscenza al di sopra della media, ma questo non ha niente a che vedere con la "genialità" intesa in senso stretto.
Mia opinione eh (supportata anche da pareri di colleghi neuropsichiatri infantili).
...il che però è solo una visione parziale.
Tutti i geni, a prescindere che siano neurodivergenti o meno, hanno degli squilibri di qualche genere dati dall'eccesso di genialità in un campo o nell'altro. Come dicevo sopra: è banale questione di equilibrio.
Sicuramente una persona media ed equilibrata non sarà geniale, da qui la tendenza a vedere più genialità in chi si discosta, in chi diverge dalla media.
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Per questo alcuni sospettano che la neurodivergenza sia uno step avanti a livello evolutivo.
Chi sostiene questa teoria, e su quali basi? L'idea che la neurodivergenza rappresenti un "passo avanti evolutivo" è una semplificazione che non trova alcun riscontro oggettivo. L'evoluzione non funziona secondo i criteri di "meglio" o "peggio", ma si basa su mutazioni casuali e sull'adattamento all'ambiente. La neurodivergenza, incluso l'asperger, non può essere considerata un percorso evolutivo "più efficiente" o "superiore", ma rappresenta semplicemente una diversa modalità di funzionamento neurologico dovuta a una condizione medica. L'efficienza in un contesto specifico non implica un vantaggio evolutivo universale ed anche se alcuni neurodivergenti eccellono in campi specifici grazie a determinate abilità cognitive, così come accade per i neurotipici, questo non li rende automaticamente un "passo avanti", come vorresti lasciare intendere.
Quello che non piace ad alcuni neurotipici è che questi diversi percorsi non sono per definizione "sbagliati", sono solo diversi.
Quello che infastidisce alcuni neurotipici, nello specifico la sottoscritta, è questo continuo tentativo velato (e nemmeno tanto) di insinuare una presunta superiorità intellettuale degli asperger, una superiorità inesistente nei fatti ma che sembra essere accarezzata da alcuni, perché probabilmente, nel cercare di rientrare in questa categoria, si vuole credere e far credere di essere individui straordinari e "geniali", quando invece così non è.
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Quello che infastidisce alcuni neurotipici, nello specifico la sottoscritta, è questo continuo tentativo velato (e nemmeno tanto) di insinuare una presunta superiorità intellettuale degli asperger, una superiorità inesistente nei fatti ma che sembra essere accarezzata da alcuni, perché probabilmente, nel cercare di rientrare in questa categoria, si vuole credere e far credere di essere individui straordinari e "geniali", quando invece così non è.
Il vero problema, secondo me, da cui nasce questo scontro, non è se si sia neurotipici o neurodiversi, ma è legato solo al quoziente intellettivo e al principio del pesce rosso nella boccia.
Chi nasce più intelligente della media e "vede/coglie" più cose della media (ma non perché è neurodiverso, ma solo perché è più intelligente), almeno più intelligente della media ristretta delle persone che direttamente lo circondano (la sua boccia, non di certo di chi lavora alla NASA), non importa se è neurotipico o neurodivergente: finirà per sentirsi alieno, solo e per incattivirsi.
A quel punto si darà un'etichetta per distinguersi da chi ha accumulato rancore.
Qui, più che discutere se si sia Asperger, ADHD o neurotipici, mi sembra che il punto sia che l'intelligenza stessa, oltre un certo limite, è una "neurodivergenza" rispetto alla media.
E rende spesso anche disadattati, perché paradossalmente Mario Rossi, che avvita con soddisfazione bulloni in fabbrica da 30 anni, che pensa solo alla partita e ripete solo frasi fatte, non sarà mai disadattato e vivrà meglio.
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