Ciao a tutti. Ho iniziato a lavorare, felice in quanto sono riuscita a fare cose che prima non facevo ed ho compreso di essere forte e di saper, ma soprattutto di poter fare. Purtroppo però questo lavoro, pur cominciato bene, sta già stancandomi per via della questione salario, in orgine si era stabilita una certa retribuzione ma ora è stata cambiata, inoltre le ore erano un tot mentre adesso, pur guadagnando meno, ne devo fare di più. In più devo essere sempre pronta ad andare, e non ho più tempo per stare con la mia famiglia, nonostante sia mamma. Mi sento presa in giro, soprattutto dopo la mia esperienza. Che faccio, lascio
Sarò forse "antico" ma una volta c'erano contratti nazionali per categorie, con un minimo salariale, e quindi regole sacrosante. Mi pare invece di leggere un contratto individuale, un po' al Risiko, dove viene tolta carne dal fuoco ...Il tuo lavoro che non ti lascia spazio per rapporti famigliari ...boh, mi pare un assurdo...se non sei assunta in prova o con contratti capestro che sono molto di moda, ti consiglierei di rivolgerti ad un sindacato di categoria, vedere la tua paga oraria ...le ore "normali" che dovresti fare. Anche se fosse un'agenzia interinale quella che ti ha assunto.
Un esempio: mio figlio aveva scelto un lavoro di apprendista presso un artigiano, la regione pagava il suo salario, bassissimo poco più di 400€ mese, veniva pagato non tutti i mesi, ma una volta ogni tre, anche ogni quattro mesi. Ha fatto vertenza alla regione per sfruttamento di manodopera...beh, la regione ha avuto torto marcio davanti al giudice del lavoro. Adesso lavora da 5 anni con paga normale per la categoria di appartenenza. Non lasciare il lavoro...ma chiedi spiegazioni a chi può dartene.