qualcuno forse si ricorda il "rosario" snocciolato da A.Morelli sulla propaganda di guerra
è un esercizio terapeutico mettersi nei panni di uno e dell'altro, ovunque esso sia e vedere come tutto è sempre uguale
- Noi non vogliamo la guerra
- Il campo nemico è il solo responsabile della guerra
- Il capo del campo nemico ha la faccia del diavolo ( o del "brutto" di servizio)
- Noi difendiamo una nobile causa e non interessi particolari
- Il nemico provoca atrocità intenzionalmente, e se capita anche a noi, sono involontarie
- Il nemico utilizza armi proibite
- Le nostre perdite sono poche, le perdite nemiche sono enormi
- Gli artisti e gli intellettuali sostengono la nostra causa
- La nostra causa ha un carattere sacro
- Coloro che mettono in dubbio la nostra propaganda sono traditori