Poi, sulla questione "foglietti illustrativi", provo a dire la mia secondo ciò che mi aveva spiegato il mio dottore all'epoca: molti pazienti, non avendo alcuna base di conoscenze in materie scientifiche, non riescono a discernere (specie se molto ansiosi) le frequenze e il significato di certi effetti collaterali, rischiando di fare di tutto un grosso calderone e sviluppando sintomi da conversione (isterici, del tipo 'oddio mi sento il cuore battere, è sicuramente il farmaco, l'ho letto sul bugiardino, oddio adesso morirò lo sento'), essendo le reazioni somatoformi molto diffuse (e controproducenti ai fini terapeutici) nei soggetti ansiosi. Questa è l'interpretazione che darei io, poi chiaro che l'assistito deve essere a conoscenza di ciò che sta per prendere o che assume, certo.
Sì capisco questo discorso, tuttavia non penso che un abbassamento degli zuccheri nel sangue non possa essere classificato come somatizzazione. Siccome a me è successo di non stare in piedi prendendo un antidepressivo per il suddetto motivo, e non perché mi ero autosuggestionata, tendo di più a credere che i sintomi che lamenta l'autrice del 3d siano reali. Ma probabilmente solo facendo un esame del sangue potrebbe capire se c'è uno squilibrio che la fa stare così. La cosa che a me veramente spaventa è che l'azione di questi farmaci non è realmente controllata dai medici, perché nessuno ti chiede esami del sangue prima di prescriverteli né tanto meno te li fa fare quando sei sotto "cura" e lamenti dei sintomi come questi, limitandosi a dirti "resisti che poi passano". Io li avevo fatti di testa mia appunto perché mi sentivo male e questi sintomi erano persistenti da mesi, mentre la psichiatra che mi aveva "in cura" non si era nemmeno posta il problema che i malesseri che lamentavo dipendessero dal suo antidepressivo.