Buonasera a tutti, mi inserisco in questo thread perché - purtroppo - fa al caso mio. Da gennaio soffro di fastidiose quanto paurosissime palpitazioni notturne. Sono stata dal cardiologo il quale dopo avermi visitata ha concluso che non devo sottopormi a ulteriori accertamenti perché il mio cuore è sano. I miei problemi sono il reflusso gastroesofageo (accertato da gastroscopia qualche anno fa) e - vabbé che ve lo dico a fare - l'ansia. Mi ha dato una cura di circa 6 settimane per il reflusso che un po' ha migliorato i miei sintomi ma senza eliminarli del tutto. Purtroppo il reflusso è una bestiaccia. Da una settimana circa il sintomo è tornato con insistenza. Forse complice il ciclo che deve arrivare, forse gli ormoni in generale (ho 45 anni, immagino che sia possibile). Fatto sta che ogni notte mi sveglio, di solito da un sogno intenso, mi rendo conto (perché lo controllo, ho sempre le mani sulla gola) di avere il battito un po' accelerato e dopo qualche minuto e qualche movimento di stomaco partono le palpitazioni, a volte accompagnate da un senso di calore e da tensione muscolare. A volte no. I primi giorni ho cercato di controllarmi con respirazione, meditazione ecc. e dopo aver sbloccato lo stomaco in qualche modo la situazione tornava alla normalità, ma essendomi stancata di trascorrere una o due ore sveglia, sono passata ad assumere dieci gocce di Lexotan (anche il cardiologo me le aveva prescritte al bisogno). Devo dire che fanno il loro lavoro, in pochissimo tempo il ritmo si riduce e io mi rimetto a dormire. Mi rifiuto però di dipendere dalle benzodiazepine, perché so che presto o tardi presentano il conto. A questo punto non so più cosa pensare. Il fatto che il mio disturbo sia attenuato dal Lexotan è segno che si tratta solo di ansia come dicono i miei familiari? Non lo so, sono molto sfiduciata e preoccupata di essere entrata in un loop di sintomi dal quale non riesco a uscire. Ad esempio ora sono le cinque del pomeriggio e già mi sale l'angoscia per la notte. Accetto consigli. Grazie.
Lo stomaco può dare la sindrome gastrocardiaca, ovvero dare queste sensazioni tipo palpitazioni extrasistole e oppressione toracica. Una volta escluso problemi al cuore si deve curare il reflusso, di solito accompagnato ad ernia iatale, come stai già facendo. Curare l'alimentazione in primis, eliminare i cibi che infiammano lo stomaco e che danno problemi. A me così passano queste sensazioni, ma appena sgarro ecco che mi ripartono palpitazioni ed extrasistole fastidiosissime. Verifica i cibi che ti danno fastidio e come mangi, se mangi sotto stress tendi a ingoiare aria e questo aumenta la bolla gastrica perciò avrai digestione lenta e gonfiore, con aumento pressione dello stomaco e conseguente innalzamento del diaframma che negli ansiosi è molto contratto, andando ad interagire col nervo vago che riflette quelle sensazioni sul muscolo cardiaco. Da tener presente che a livello cardiaco non provoca nessun danno ma solo quei fastidi che hai tu. A volte anche la fisioterapia aiuta per decontrarre il diaframma. Pasti piccoli e occhio ai cibi...ma penso che soffrendo di reflusso sarai informatissimo su cosa mangiare. Un abbraccio.