Posts by Individuo

    Mi rileggo ogni volta nei vostri post, tutto uguale tutto governato dalla mente... periodi tranquilli e sereni ma appena aumenta lo stress a casa o al lavoro ecco che una tranquilla notte si trasforma nel solito incubo: formicolio alle braccia. Una parte di me mi avverte che è il solito sintomo del panico, ma poi i pensieri del tipo "e se non lo fosse, se fosse vero infarto od ictus?" prendono il sopravvento. Penso dipenda dal livello di stress della giornata, allora il respiro si fa corto, le gambe sono molli, arriva nausea, formicolio nelle spalle, nelle gambe, paura di svenire, di perdere i sensi e allora ci si prova la pressione per avere conferma del collasso e ci si ritrova 150 100 e 90 bpm, quindi è un vero infarto e tutti i sintomi si riamplificano: bocca secca, fitte alla testa...poi via di xanax sublinguale che è amarissimo e via ad acqua e miele bollente a sorsi...A nulla servono i due/tre esami al mese al cuore, le ecografie e tutti i medici che ti dicono che sei sanissimo, finché non passa la tempesta si balla... Poi pian piano rientrano tutti i sintomi e ci si sente spossati e un misto di felicità e vergogna ti prende, anche stavolta non sono morto ma anche stavolta non sono riuscito a domare il terrore...e adesso aspettiamo il prossimo evento e prenotiamo il prossimo esame...

    Buonasera a tutti, mi inserisco in questo thread perché - purtroppo - fa al caso mio. Da gennaio soffro di fastidiose quanto paurosissime palpitazioni notturne. Sono stata dal cardiologo il quale dopo avermi visitata ha concluso che non devo sottopormi a ulteriori accertamenti perché il mio cuore è sano. I miei problemi sono il reflusso gastroesofageo (accertato da gastroscopia qualche anno fa) e - vabbé che ve lo dico a fare - l'ansia. Mi ha dato una cura di circa 6 settimane per il reflusso che un po' ha migliorato i miei sintomi ma senza eliminarli del tutto. Purtroppo il reflusso è una bestiaccia. Da una settimana circa il sintomo è tornato con insistenza. Forse complice il ciclo che deve arrivare, forse gli ormoni in generale (ho 45 anni, immagino che sia possibile). Fatto sta che ogni notte mi sveglio, di solito da un sogno intenso, mi rendo conto (perché lo controllo, ho sempre le mani sulla gola) di avere il battito un po' accelerato e dopo qualche minuto e qualche movimento di stomaco partono le palpitazioni, a volte accompagnate da un senso di calore e da tensione muscolare. A volte no. I primi giorni ho cercato di controllarmi con respirazione, meditazione ecc. e dopo aver sbloccato lo stomaco in qualche modo la situazione tornava alla normalità, ma essendomi stancata di trascorrere una o due ore sveglia, sono passata ad assumere dieci gocce di Lexotan (anche il cardiologo me le aveva prescritte al bisogno). Devo dire che fanno il loro lavoro, in pochissimo tempo il ritmo si riduce e io mi rimetto a dormire. Mi rifiuto però di dipendere dalle benzodiazepine, perché so che presto o tardi presentano il conto. A questo punto non so più cosa pensare. Il fatto che il mio disturbo sia attenuato dal Lexotan è segno che si tratta solo di ansia come dicono i miei familiari? Non lo so, sono molto sfiduciata e preoccupata di essere entrata in un loop di sintomi dal quale non riesco a uscire. Ad esempio ora sono le cinque del pomeriggio e già mi sale l'angoscia per la notte. Accetto consigli. Grazie.

    Lo stomaco può dare la sindrome gastrocardiaca, ovvero dare queste sensazioni tipo palpitazioni extrasistole e oppressione toracica. Una volta escluso problemi al cuore si deve curare il reflusso, di solito accompagnato ad ernia iatale, come stai già facendo. Curare l'alimentazione in primis, eliminare i cibi che infiammano lo stomaco e che danno problemi. A me così passano queste sensazioni, ma appena sgarro ecco che mi ripartono palpitazioni ed extrasistole fastidiosissime. Verifica i cibi che ti danno fastidio e come mangi, se mangi sotto stress tendi a ingoiare aria e questo aumenta la bolla gastrica perciò avrai digestione lenta e gonfiore, con aumento pressione dello stomaco e conseguente innalzamento del diaframma che negli ansiosi è molto contratto, andando ad interagire col nervo vago che riflette quelle sensazioni sul muscolo cardiaco. Da tener presente che a livello cardiaco non provoca nessun danno ma solo quei fastidi che hai tu. A volte anche la fisioterapia aiuta per decontrarre il diaframma. Pasti piccoli e occhio ai cibi...ma penso che soffrendo di reflusso sarai informatissimo su cosa mangiare. Un abbraccio.

    Abbiano tutti le stesse sensazioni e comportamenti: mascherare l'ansia e la depressione con la finta spensieratezza, ma poi gli occhi ci smascherano... almeno con chi sta vivendo le stesse situazioni. Zoloft è un antidepressivo e ci vuole del tempo perché faccia effetto, io all'inizio del mio percorso avevo utilizzato fluoxeren...nessun effetto collaterale tra alti e bassi dell'umore, il tutto va sempre aggiustato con lo psichiatra. Negli anni ho abbandonato la cura usando solo xanax al bisogno, dipende sempre dal livello di malessere... Gli antidepressivi mi lasciano perplesso da quando ho letto alcuni studi che ne paragonano l'efficacia al placebo, ed anzi alcune volte è risultato addirittura superiore. Bisogna essere seguiti bene per calibrare le dosi etc., minimo 3 mesi per vedere risultati a detta dei medici. Alti e bassi a seconda del tempo, delle stagioni e degli eventi della vita. Riusciamo a fare tutto e a volte meglio degli altri ma con enorme fatica. A volte abbiamo dei periodi di (chiamiamola) normalità dove ci dimentichiamo di tutto, ma è un altalena. Un abbraccio.

    Pensa che io mi svegliavo di notte con la sensazione di non poter respirare, terribile... Poi ho letto girando in internet che i polmoni e la cassa toracica sono muscoli involontari... ovvero non puoi smettere di respirare, e da lì non mi è più venuta questa sensazione di notte, ma la dispnea ogni tanto arriva ed in effetti è parecchio fastidioso prendere respiri profondi perché si ha questa fame d'aria... Però non mi dura mai più di una settimana, a volte anche meno...perché ho le extrasistole che compensano :(

    Ciao Ilaria, una volta fatte tutte le analisi dovresti tranquillizzarti almeno un po'. So che non è per nulla semplice ma dopo aver escluso le cause fisiche dovresti rivolgerti ad un professionista per farti aiutate perché l'ipocondriaco non vive ma sopravvive e non è giusto.


    Tutti quei sintomi li conosco bene, anche adesso sul divano ho un peso al centro del petto con extrasistole, il medico dopo tutte le analisi mi dice che ho la sindrome gastrocardiaca e gastrite...ma la mia testa pensa che potrebbero essere le avvisaglie di un infarto, che l'ecg, l'holter e l'ecocardiogramma potrebbero non aver rilevato, così come altre amenità del genere che so essere assurde. La mia mente non ne vuole sapere ed è in ascolto h24 su ogni rumore, sintomo e movimento del mio corpo... Un abbraccio.

    Il senso di estraneità è il peggiore, mi sembra di guardare l'esterno dalla tuta di un palombaro... ogni tanto mi dico ma sono le mie mani? Si è pazzesco, ectrasistole pure con quel senso di bolle nel torace che dura un attimo ma mi fa sobbalzare dal divano... Comunque è lo stomaco, una volta fatti tutti gli accertamenti cardiaci...magari un ernia iatale un po' esacerbata dallo stress e un po' di gastrite ed ecco la sindrome gastrocardiaca... mai avuta prima dei 45 anni, ora ne ho 50. Va a periodi, segue le stagioni ed il tempo... lostress poi fa la sua parte. Dovremmo poter fare sempre e solo quello che ci va... Io quando mi sento proprio impazzire prendo 0.5 di alprazolam ma poi niente altro, ho fatto terapie cognitive e preso ssri ma con gli anni la cosa si è cristallizzata, sono fatto così... non guarirò mai e seguo le stagioni e lo stress giornaliero. Un giorno avrò pace pure io.

    Ho la sensazione di scorrere nella vita senza viverla perché sono come rimasto incastrato in una infanzia che non ho mai vissuto ma che rimpiango... Avevo sogni ed energie diverse fino ai 15 anni, quando mi è esploso il doc e la depressione, e da lì ho iniziato a non vivere la vita che avevo immaginato per me da bambino... Sono sposato, ho due bimbi e una moglie fantastica ma mi ripeto che non è la vita che mi ero immaginato, mi sto lasciando vivere... Vedo la mia vita che scorre dalla finestra ma è come se non potessi far altro che osservarla scorrere, e pensare che un giorno finirà sperando ne inizi un'altra come vorrei che fosse. Che pensieri assurdi...

    Sono sempre stato un po' insicuro ma ora non sopporto più le situazioni sociali, mi sento sempre in pericolo e temo per la mia famiglia. Non so... ma ultimamente sono sempre sul chi vive: se accompagno mio figlio a calcio mi preparo sempre psicologicamente a litigare con gli altri genitori, non lo faccio mai ma nella mia testa parte un film in cui litigo e faccio a botte con altre persone, quindi rimango in tensione da quando esco di casa finché non rientro; questo per ogni occasione sociale, anche se vado a fare la spesa o al bar mi immagino situazioni di lotta. Non capisco cosa mi stia succedendo in questo periodo... sono ipocondriaco, ansioso, depresso e ossessivo ma queste sensazioni sono recenti, insomma mi preparo alla lotta ogni volta che esco e mi ritrovo in mezzo alla gente. Ho paura di non riuscire a difendermi e a difendere la mia famiglia.

    Che poi alla fine facciamo mille esami per tranquillizzarci quel giorno o settimana o mese per poi ritornare a crearci malattie... Anche adesso ho il petto in fiamme, sento dei doloretti qua e là, mi dico che è il solito reflusso, la solita ansia ma in sottofondo la mia testa mi sussurra di infarti o altre malattie nascoste ...e sarà sempre così...