Cardiofobia, cuore e ansia cardiaca

  • Garden no io mi riferivo al messaggio precedente quando dice: "Quando sono fermo e non faccio nessun movimento brusco, a volte percepisco il mio cuore che batte al centro del petto, come se fosse una martellata."

    Come fai a restare impassibile alle extra, quando me ne vengono una dietro l'altra e non ti lasciano tempo di respirare. Mi sento morire ||

  • Comunque, le mie sono semplici extrasistole.

    Personalmente, nel mio caso, ho altri elementi che mi fanno ipotizzare la possibilità di problemi in questo senso. Fiato corto sotto sforzo, ma più del normale, considerando che sono magra e l'ho sempre avuto, anche da piccola, quindi dubito possa essere anemia, anche se tendo anche a quella. Quando corro, mi bruciano i polmoni da sempre. Facilità di affaticamento, gambe pesanti e tendenza alle varici, come mia nonna. Ogni tanto mi tocca stendermi perché mi sento di piombo, pressione ortostatica pessima, che qualche volta causa presincope. Diciamo che sospetto di aver ereditato il difetto da parte di mia nonna, ma anche se fosse, non è nulla di rischioso almeno nel breve termine. In futuro valuterò se farmi vedere. Però è anche vero che non sono mai stata iperallenata né particolarmente attenta a una dieta sana, quindi prima di fasciarmi la testa voglio valutare se, essendo in forma perfetta, avrei gli stessi "sintomi" o no.

    Come fai a restare impassibile alle extra, quando me ne vengono una dietro l'altra e non ti lasciano tempo di respirare. Mi sento morire ||

    :/ Perchè io non le associo ad un idea di "sto rischiando"... cioè, alla fin fine non fanno niente.

  • Non sento dolore, ma solo questa martellata improvvisa al centro del petto e basta. Non mi fa male, ma mi dà solo fastidio e mi preoccupa. Dopo qualche minuto se ne va. Il fatto è che, quando mi succede, mi spavento perché penso all'infarto e ho paura di stare male in quel momento. Ieri, mentre stavo cenando, ho sentito quella sensazione di fastidio al centro del petto e sono andato in agitazione. Avrei voluto scappare dalla sala da pranzo perché mi sono venuti in mente pensieri catastrofici, come l'infarto.

  • Vi capisco per il tema del panico che si autoalimenta dalle sensazioni fisiche. Cioè, è l'ansia o l'attacco di panico che mi scatena le sensazioni fisiche/cardiache, oppure è la sensazione, diciamo cardiaca, extrasistole piuttosto che senso di oppressione toracica, che poi innesca l'ansia e il panico? Io ci sono dentro in pieno, con aumento esponenziale di queste sensazioni e sintomi dovuti anche a questo caldo che toglie il respiro.


    Ho preso uno Xanax mezz'ora fa perché, come al solito, mi sono svegliato di soprassalto con tachicardia e varie sensazioni di stomaco e respiro corto e bloccato, nel senso che non riesco a respirare di pancia, come se il diaframma fosse veramente bloccato. Negli anni ho fatto tutti gli esami al cuore, risultati a posto. La mia dottoressa non me li prescrive più perché dice che non fanno altro che alimentare la mia ipocondria.


    C'è da dire che questi attacchi hanno iniziato a venirmi e mi vengono sempre dopo giornate di festa durante le quali bevo alcolici. Non è che mi ubriachi ogni volta, ma arrivo a quella sensazione di essere brillo. Vado a casa sereno e tranquillo, vado a letto e puntualmente mi sveglio dopo un'oretta col cuore in gola e questa sensazione di costrizione al centro del petto. Figuratevi i pensieri: da lì si blocca lo stomaco, anche se non ho cenato, si "sveglia" l'intestino e via tutte le sensazioni che conosciamo bene. Siccome sono furbo, un occhio a Dottor Google non glielo dai? E lì trovi ovviamente cardiomiopatia alcolica e tumori vari.


    Ora è chiaro che non riuscirò più a bere ai prossimi eventi, ma mi sembra di tirare su l'ennesima barriera sociale, visto che già di mio tendo ad evitare le situazioni che mi creano ansia, che sono solitamente quelle sociali tipo feste, sagre, ecc. Per dire, mentre scrivo mi sto ascoltando e non senti quel leggero pizzicorio al petto a sinistra? Forse è il braccio? Può il cuore far male come se fosse un muscolo con acido lattico, come dopo uno sforzo?


    Mi scuso per la "pappardella" di post, che mi occorre anche per distrarmi dalle sensazioni che provo. Sono in diminuzione per lo Xanax preso circa 40 minuti fa, ma sono lì e il mio cervello è a caccia di sensazioni fisiche da catalogare come malesseri. Ultima cosa: la ricerca nel parentado di possibili problemi cardiaci. In effetti trovo sempre riscontri. Da parte di mia madre, suo padre ha avuto un collasso dopo il ricovero per pleurite a 83 anni, mio zio anche lui ha ceduto il cuore a 85 anni, così come suo cugino a 86 anni. Questo per dire che il nostro cervello va a fare dei collegamenti per farci dire che sì, potremmo avere quel difetto, anche dopo mille esami fatti.


    Vorrei continuare a scrivere per distrarmi, perché aiuta, eccome se aiuta, ma non vorrei annoiare. È tutto nella nostra testa, ma io in più di 40 anni non sono mai riuscito a controllarla, farmaci o non farmaci. A un certo punto perdiamo un po' l'equilibrio e cadiamo in questi deliri, che nel mio caso riguardano la cardiofobia. Scusate la lunghezza del post, mi sento comunque già meglio. Grazie.

  • Auto-aggiornamento: dopo un paio d'ore mi sveglio di soprassalto con tachicardia, meno intensa di prima, ma presente, e con lo stomaco in gola. Sto provando la respirazione diaframmatica: inspiro per 4 secondi, trattengo per 3 secondi, espiro per 4 secondi, ma anche se sento il diaframma più rilassato, è molto difficile con lo stomaco così contratto. Adesso ho anche un po' di tremori da panico... Che scatole... Vorrei scappare al pronto soccorso perché mi rovescino di esami come un calzino, ma ho una vergogna pazzesca. Mi immagino scene di ambulanze che mi vengono a prendere a sirene spiegate, io che me la faccio addosso dalla paura, che grido e vomito, per poi essere dimesso dopo 7 ore con codice bianco e la motivazione di un attacco di panico. E poi, al pronto soccorso, quando si accorgono dagli esami che non hai nulla, tendono a trattarti male, almeno questa è stata la mia percezione all'ultimo ingresso. Non c'è un briciolo di umanità per chi soffre... Sono parecchio stanco di tutto questo, ma con moglie e due figli da crescere, non posso mollare adesso...

  • Individuo Ciao, se soffri di reflusso ed hai bevuto alcolici, è normale avere un po' di tachicardia; il problema sta solamente nel crederci. Purtroppo siamo fatti così e nessuno cambierà la nostra mente. Sta solo a noi cercare di combattere questi pensieri catastrofici. Ora scrivo così, ma ai primi sintomi cadono tutte le mie poche convinzioni che sia ansia.

  • Individuo Ciao, se soffri di reflusso ed hai bevuto alcolici, è normale avere un po' di tachicardia; il problema sta solamente nel crederci. Purtroppo siamo fatti così e nessuno cambierà la nostra mente. Sta solo a noi cercare di combattere questi pensieri catastrofici. Ora scrivo così, ma ai primi sintomi cadono tutte le mie poche convinzioni che sia ansia.

    Io invece non so proprio cosa fare. Continuo sempre a pensare alla paura di stare male in quel momento, di finire in ospedale, e di morire. Appena sento delle sensazioni al cuore o da qualche parte, mi vengono sempre pensieri catastrofici e impazzisco. Mi verrebbe voglia di scappare da qualche parte e non riesco a divertirmi.

  • Succede lo stesso a me. Se sono in mezzo alla gente e iniziano le extrasistole, vorrei fuggire via il più veloce possibile prima che magari succeda qualcosa di brutto. Anche io esco poco e, quelle poche volte che esco, ho sempre il pensiero di sentirmi male. Inizio a sentire un nodo alla gola e respiro male. Se sono in mezzo agli amici, non mi diverto perché ho paura; a volte ho paura che questa cosa possa peggiorare e chiudermi ancora di più in me stesso. Ti capisco pienamente, Luca.

  • Mah, anche dopo zero alcol mi sveglio dopo un'ora di sonno con i soliti sintomi, stavolta senza tachicardia. Sarà il caldo, sarà la luna piena, più pensieri... chissà. L'attacco è molto più leggero, però è presente, ed io sono qui sveglio a scriverne. Adesso mi si è pure intorpidito il braccio sinistro. Per carità, sono più presente e sto razionalizzando, ma che noia... A questo punto do la colpa al caldo, perché una sera sì e una no mi partono questi attacchi. Pensavo al fatto che ora ne scrivo, e condividendo questa situazione mi sembra di poterla affrontare meglio. Ma 30 anni fa mica c'era questa possibilità; diciamo che ora, come noi, si hanno più mezzi a disposizione per non sentirsi soli... Un saluto.

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