Il problema potrebbe essere il "come" uscirne.
Sempre a titolo di puro confronto : io non credo che se ne possa uscire tagliando ponti e frequentazioni.
Il "come" è Sì fondamentale. Purtroppo va ristrutturato l'archetipo che sta alla base della coscienza di famiglia, madre, padre o fratello o sorella. La differenza va introiettata, non usata per coprire la versione precedente.
Bisogna quindi evitare di trovarsi a ripetere ad ogni occasione utile: "Non devo considerare mia madre per X e Y cose", "Non devo affidare a lei questo ruolo emotivo", etc. Altrimenti diventa una mera coperta sotto la quale fomenta la delusione.
Bisogna comprendere e accettare la realtà logica (ovvero di avere una madre non madre) a tal punto che ci si ritrova naturalmente a non considerarla per X e Y e a non affidare a lei il tal ruolo emotivo.
Se fosse una automobile con cui ogni giorno percorriamo 30 minuti a 130 Km/h in autostrada: a un certo punto ci fermiamo a fare benzina e il benzinaio ci fa notare che abbiamo tagli sulle gomme e ci hanno rubato quasi tutti i bulloni delle ruote.
Tornereste a guidare a 130 Km/h la stessa auto sapendo (introiettando) che non può essere considerata sicura? Penso di no.