Posto in questa sezione perchè a me fanno un effetto negativo che temo abbia qualcosa di patologico, e mi pacerebbe sentire i vostri pareri.
La causa occasionale è semplicemente il racconto di cara amica che torna dalle vacanze in isola da sogno e mi dice che con mare e natura da favola...il marito molto più grande di lei...ha passato quelle vacanze in casa, mentre lei andava per nuotate e sentieri.
So perfettamente che lui non ce la fa più fisicamente per problemi osteo-muscolari e ...forse...anche per un principio di problemi neurodegenerativi.
Questa cosa mi tocca nel vivo, perchè comunque conosco anche lui dalla mia adolescenza e lo ricordo giovane, forte, atletico...
Ma rifletto che a me l'invecchiamento fa proprio un effetto terribile, fino al punto che mi deprime in senso letterale quello di mia madre o di tutte le persone sue coetanee che conobbi giovani e forti.
E poi...benchè non sia mai stata di quelle persone che si affannano in fitness-cure estetiche & Co. ...l'idea della vecchiaia come forma di degrado psicofisico ...qui lo so che sembro pazza, però è vero...mi portò a trovare un intimo risvolto positivo persino nel divorzio , del tipo "non assisteremo reciprocamente al degrado di ciò che fu giovane e bello e forte!".
La recidiva è costante: anche con compagno successivo...nel tempo notavo i segni di invecchiamento (anche solo cutaneo) e questo mi faceva un male che secondo me non è normale. E anche lì...confesso...chiusi per tante e tante altre ragioni, ma la consolazione "e non assisteremo reciprocamente al degrado psicofisico" era una vera liberazione gioiosa.
Ho sempre pensato che un qualche ruolo ce l'abbiano i miei retaggi profondi di timidissima e perfettina, ma questo varrebbe solo per la visione e proposizione di me stessa.
E invece sto proprio male anche nel constatare l'invecchiamento altrui.
Mi serve uno bravo o succede anche ad altri?