Difficoltà nell'intesa sessuale e sesso a pagamento

  • Io provai il cialis, ma ci volevano diverse ore prima che facesse effetto e rendeva il tutto meno spontaneo. Purtroppo il blocco psicologico è terribile, più ci pensi e più diventa invalidante.

    Sì, infatti penso che la disfunzione erettile se non trattata diventi poi un cane che si morde la coda e diventi poi difficile sradicarla.

    Lui si trascinava il problema già da relazioni precedenti, quindi era molto radicata l'ansia da prestazione e il vivere male la sessualità.

    Certo, quei farmaci danno una mano, ma se la testa non collabora non possono fare miracoli.

    Comunque quando in una coppia uno dei due ha un problema del genere è inevitabile che diventi anche un problema del partner, quindi capisco Corto Maltese che vive con estrema difficoltà le problematiche fisiche ed emotive della moglie finendo per perdere lui stesso lo slancio e il desiderio sessuale.

    Io nel corso di quella relazione non sono mai andata a cercarmi altro...di sesso a pagamento non ho esperienza e credo sia più diffuso tra gli uomini, ma non conosco le statistiche, è solo una mia opinione.

    Non ho mai pensato di tradirlo perchè comunque credevo nella nostra coppia e, per come sono fatta, ho sempre faticato molto a scindere il sesso dai sentimenti.

    Però dopo quasi 3 anni così e dopo essermi quasi spenta rispetto al sesso, ho improvvisamente avuto un risveglio quando venni corteggiata abbastanza insistentemente da un tizio che comunque fisicamente trovavo attraente e ci finii a letto, decidendo in quel preciso momento di chiudere la relazione con quel mio ex (che oltre al sesso comunque non funzionava anche su altri fronti). Nel momento in cui mi resi conto di provare attrazione per un altro compresi che quella relazione non poteva proseguire e che non avrei nemmeno potuto andare avanti facendolo cornuto o repimendomi per sempre.

    Da lì in poi ebbi una reazione esagerata, nel senso che in nei mesi successivi alla fine della relazione fu come se qualcuno avesse abbattuto una diga...impovvisamente la mia voglia e bisogno di sesso strabodarono in maniera molto forte.

    Per come sono fatta non avrei mai fatto sesso con sconosciuti, ecc, ma iniziai a intessere chat erotiche con vari uomini, frequentari siti e community erotici, ecc.

    Sembravo un'assatanata...ma penso che sia stata una reazione a 3 anni di repressione e sesso tristissimo e insoddisfacente. Quindi capisco che la sessualità, se non soddisfatta e repressa, prima o poi trova delle vie in cui incanalarsi perchè è un istinto molto potente.

  • Sinceramente non capisco bene perché non godersi serenamente il sesso col proprio marito. Soprattutto un marito che non è meno innamorato per via dell'intimità non del tutto soddisfacente. Ma mi sembra tra l'altro strano che vada diretta al rapporto, a parte quest'ultimo periodo. Non è che a lei piace anche in generale andare al sodo?


    A prescindere, secondo me dovresti prendere in mano la situazione e parlarne con tua moglie. È importantissima la comunicazione. Non può essere che un uomo debba andare a cercarsi quello di cui ha bisogno altrove. Se no per cosa si è sposati? Cioè a lei piacerebbe se tu le dicessi "ti amo" però quando si tratta di coccole o attenzioni speciali, tu fossi bloccato da fattori affettivi tuoi? No, le mancherebbero e magari andrebbe a cena con corteggiatori anonimi di una serata. Ok, sto andando per assurdo per dire che il tuo è un bisogno legittimo e che non è che debba forzarla, però parlarne si, secondo me è la base di un rapporto coiugale poter comunicare della propria sessualità. Voi riuscite a comunicare liberamente?

  • Credo che la disfunzione erettile sia un problema (maschile) estremamente subdolo, perché ha una prima componente patologica, che dovrebbe essere abbastanza naturale solo con l'avanzare dell'età, e poi ha una seconda componente psicologica (alternativa e/o concorrente con la prima) molto forte, che si collega a stati di ansia da prestazione che possono verificarsi in età anche giovanile.

    E la reazione del partner femminile è spesso di indifferenza (come dire, ho tanti problemi io che questo tuo te lo sbrighi da solo) o, peggio, di degrado della figura (tradizionale) del partner maschile (che sarebbe carente di virilità). In questo, ho visto amici trattati come degli appestati e scaricati, con il risultato di essere lasciati in condizione di depressione.

    Nel migliore dei casi, la coppia rischia di adagiarsi su soluzioni di compromesso, sostanzialmente di cessazione dell'attività sessuale, che poi conducono a disparate soluzioni comportamentali da parte femminile (abbandono del partner, tradimento del partner, ecc.) e da parte maschile (le escort prosperano con gli arzilli anziani imbottiti di pillole che richiedono programmazione del sesso).


    (------------ 8) -------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Non può essere che un uomo debba andare a cercarsi quello di cui ha bisogno altrove. Se no per cosa si è sposati?

    Mi sembra un concetto "tradizionale" dell'unione coniugale che, però, appare fuori moda.

    Da qualche decennio sembra diventata prevalente la variante che prevede "libertà di divertirsi al meglio, finché dura. Poi, si cambia".


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    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Credo che la disfunzione erettile sia un problema (maschile) estremamente subdolo, perché ha una prima componente patologica, che dovrebbe essere abbastanza naturale solo con l'avanzare dell'età, e poi ha una seconda componente psicologica (alternativa e/o concorrente con la prima) molto forte, che si collega a stati di ansia da prestazione che possono verificarsi in età anche giovanile.

    E la reazione del partner femminile è spesso di indifferenza (come dire, ho tanti problemi io che questo tuo te lo sbrighi da solo) o, peggio, di degrado della figura (tradizionale) del partner maschile (che sarebbe carente di virilità). In questo, ho visto amici trattati come degli appestati e scaricati, con il risultato di essere lasciati in condizione di depressione.

    Nel migliore dei casi, la coppia rischia di adagiarsi su soluzioni di compromesso, sostanzialmente di cessazione dell'attività sessuale, che poi conducono a disparate soluzioni comportamentali da parte femminile (abbandono del partner, tradimento del partner, ecc.) e da parte maschile (le escort prosperano con gli arzilli anziani imbottiti di pillole che richiedono programmazione del sesso).


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    Sono d'accordo che spesso vada così, nel mio specifico caso avevo lottato fino in fondo affinché io e lui riuscissimo a risolvere insieme il problema, ma lui non era disponibile a intraprendere percorsi di psicoterapia nemmeno in coppia. Dopo 3 anni personalmente non ce l'ho più fatta, anche perché non desideravo stare con un uomo che avrei dovuto prima o poi tradire e magari a vita.

  • Sembravo un'assatanata...ma penso che sia stata una reazione a 3 anni di repressione e sesso tristissimo e insoddisfacente. Quindi capisco che la sessualità, se non soddisfatta e repressa, prima o poi trova delle vie in cui incanalarsi perchè è un istinto molto potente.

    Credo che questo possa anche spiegare ciò che è accaduto a me..!

  • Nel migliore dei casi, la coppia rischia di adagiarsi su soluzioni di compromesso, sostanzialmente di cessazione dell'attività sessuale, che poi conducono a disparate soluzioni comportamentali da parte femminile (abbandono del partner, tradimento del partner, ecc.) e da parte maschile (le escort prosperano con gli arzilli anziani imbottiti di pillole che richiedono programmazione del sesso).


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    non condivido questa visione catastrofista....


    per l'esperienza personale (per non farci mancare nulla abbiamo fatto un periodo di disf.erett lui e un periodo di anorgasmia mia) vissuta e per quanto mi è stato riferito da persone coinvolte (m/f)


    certo che la coppia e prima di tutto noi stessi siamo un "cantiere" sempre in movimento, dobbiamo guardarci dentro, comprenderci, fare lo stesso con il partner e la coppia. troppo spesso so dà per scontato di capire tutto di sé, dell'altro, della coppia e quello che si chiude è la comunicazione.....e il sesso é comunicazione. siamo sostanzialmente dei gravi presuntuosi ed arroganti, andiamo in crisi ad ogni cambiamento e difficilmente mettiamo in discussione i nostri dogmi.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • non condivido questa visione catastrofista....


    per l'esperienza personale (per non farci mancare nulla abbiamo fatto un periodo di disf.erett lui e un periodo di anorgasmia mia) vissuta e per quanto mi è stato riferito da persone coinvolte (m/f)


    certo che la coppia e prima di tutto noi stessi siamo un "cantiere" sempre in movimento, dobbiamo guardarci dentro, comprenderci, fare lo stesso con il partner e la coppia. troppo spesso so dà per scontato di capire tutto di sé, dell'altro, della coppia e quello che si chiude è la comunicazione.....e il sesso é comunicazione. siamo sostanzialmente dei gravi presuntuosi ed arroganti, andiamo in crisi ad ogni cambiamento e difficilmente mettiamo in discussione i nostri dogmi.

    Sai, la mia è una constatazione che, ovviamente, è una generalizzazione, perché, per la maggior parte delle persone, il sesso è qualcosa che ha poco di razionale e molto di improvvisato, di impeto. E poi, certe disponibilità ed eccitamenti non sono comandabili a volontà. Se perdi l'ispirazione, la magia dell'eccitazione finisce.

    E non solo capita dal lato maschile.

    Mi ricordo la prima volta con la mia collega amica, molti anni fa, ero appena separato ed ero ancora abituato ai riti del sesso coniugale. Lei, data la situazione inaspettata che ci aveva portato a letto a casa sua, era eccitatissima. Io pure, ma riuscii a controllarmi. Insomma, la feci godere per prima ed a lei piacque molto, poi si accasciò stremata. E mi disse che, in quelle condizioni, non aveva più la libido e non ci fu niente da fare. Dovetti imparare a conoscerla ...


    Questo per dire che, se devi mettere questo, poi quell'altro, ecc. si rischia di rovinare l'atmosfera e passa il momento magico ...


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    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • per la maggior parte delle persone, il sesso è qualcosa che ha poco di razionale e molto di improvvisato, di impeto. E poi, certe disponibilità ed eccitamenti non sono comandabili a volontà.

    Appartenendo a quella maggior parte di persone, non posso che condividere e aggiungere che "medicalizzare o psicanalizzare" la questione, almeno a me, produrrebbe il vero effetto "de profundis".

    Corto Maltese : Chiedo scusa, non ho letto tutto, però mi pare di poter trarre le somme che la tua coppia sia proprio bella e sana .

    Dove il desiderio reciproco non si è mai appannato ed è sorretto da sentimenti profondi e reciproci.

    Ovvio che ci possa essere la situazione (o le situazioni) meno performante, tanto per te quanto per lei, e che può essere dovuta a mille cause diverse a banali che vanno dal classicissimo "il sesso non vuole pensieri" e sino alle piccole reazioni indesiderate (tanto per dire) dalla occasionale assunzione di un farmaco, e fino...certo sì...al fatto oggettivo che nessuno è davvero performante a 45 anni come lo era a 20.

    A me ha colpito molto la delicatezza amorevolissima tra voi, e il tuo rispetto, e il suo essere un po' timida in ambito sessuale.

    Sarò breve : il miglior consiglio, dal mio puntino di vista, è quello che ti è stato dato di riprendere le redini nel "vissuto d'impeto" e farti tu promotore sul campo di quei piccolissimi accorgimenti che (pare niente ma niente non è) non solo portano in campo qualche parentesi di piccola giocosità, ma soprattutto ti riconfermano in quel ruolo di amata guida che tua moglie potrebbe desiderare al di sopra di tutto. (Inutile dire che mi sono molto immedesimata in tua moglie, da assolutamente <non pantera> quale sono anch'io). E...senza ipocrisie...un uomo che guidi il gioco piace ed eccita, laddove (parlo per me) uno che m dicesse "andiamo a farci vedere da uno specialista"...sono certa...vedrebbe da me solo la vera fine di tutto.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • laddove (parlo per me) uno che m dicesse "andiamo a farci vedere da uno specialista"...sono certa...vedrebbe da me solo la vera fine di tutto.

    Questo è perchè l'idea di vedere uno specialista arriva solo quando ormai la frittata è fatta. Dopo anni di deterioramento del rapporto, come unico tentativo di salvezza.
    Un pò come per la psicanalisi, viviamo in un paese dove andare dallo spicologo è l'ultima spiaggia, ed è visto dai più come segno di enorme debolezza. In america andare dallo psicologo è la cosa più normale del mondo, quì c'è un tabù radicato che vede come questo tipo di aiuti una grande sconfitta. E si finisce per chiedere aiuto quando si è già sconfitti e non si può fare altro che prenderne atto.
    Accadde ciò quando 2 anni fa andai a fare terapia di coppia con mia moglie. Le cose andavano male da tantissimi anni, ma fecimo questo passo solo quando giunti alla rassegnazione. La fase successiva fu il rifiuto della realtà, tant'è che restammo assieme un anno ancora.

    Parlando di me (si è una mia abitudine metterci in mezzo il mio, perdonatemi) se fossi andato dallo psicologo alle elementari o alle medie avrei sviluppato una sana autostima, e non un conflitto tra super-ego (sono Dio) e il perdente nato, che ho vissuto tutta la vita, alternando momenti di ingiustificata euforia ad altri di ingiustificata demoralizzazione.

    Le cose vanno aggiustate quando iniziano ad andare male. La macchina va portata dal meccanico quando fa un rumore strano, non quando si ferma in mezzo alla strada dopo mesi in cui faceva uno strano rumore.

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