Difficoltà nell'intesa sessuale e sesso a pagamento

  • Per scomodità possiamo intendere un qualcosa da fare al posto di cedere alla tentazione, per tardare l'evento e per avere il tempo di capire se regredisce o peggiora. Oppure: smettere di andare nel posto che conosciamo e cercarne sempre di nuovi; oppure: mettere un tot di soldi in un'altra impresa o in beneficenza ogni volta che "cedi" alla tentazione.


    Devi "pagare" in qualche modo con qualcosa di spiacevole. Poi vedi tu cosa. In una terapia cognitivo-comportamentale si cercherebbe di fare davvero qualcosa di simile, ma bisogna prima conoscere la tua mente per capire cosa potrebbe "pungerti" senza fungere da repressivo.

    A mio parere queste soluzioni che tu proponi sono repressive, nel senso che sono tutte volte a reprimere un comportamento.


    Perché non esiste una soluzione che non sia quella di cercare di reprimere il comportamento.


    Il tempo che intercorre fra l'accordo e l'appuntamento è già un indicatore del fatto che non si tratta di cedere ad un impulso ma che c'è tutta la premeditazione.


    Secondo me se avesse voluto provarci avrebbe avuto tutto il tempo e di certo non aveva bisogno dei nostri consigli. Sono ragionamenti scontati.


    A me fa strano che cerchi soluzioni dagli altri, perché gli altri non possono impegnarsi per lui.


    È come il fumatore accanito che non riesce a smettere perché non vuole e va al centro antifumo ma non funziona. Mentre il fumatore accanito che ha DECISO di smettere butta il pacchetto e non fuma più.


    Le strategie servono quando uno di base ha la volontà, senza non servono.

  • Salve, non ho letto tutte e venti le pagine, ma solamente la prima (per cui il messaggio iniziale e pochi altri). Per come la vedo io, il problema è tua moglie, non tu. Lei probabilmente non ti desidera abbastanza. Lo dico perché ci sono passato (in una relazione, non in un matrimonio). Ci sono donne che effettivamente hanno l'attrazione per il compagno ma hanno problemi con il proprio corpo e di testa (spesso questa cosa capita alle donne in sovrappeso), per cui non riescono a vivere bene la sessualità. Altre che la vivono male perché fondamentalmente non sono attratte, per cui nel sesso sono iperpassive, non prendono l'iniziativa, etc. Quando noi uomini incappiamo in queste situazioni, dobbiamo scappare.

  • Salve, non ho letto tutte e venti le pagine, ma solamente la prima (per cui il messaggio iniziale e pochi altri). Per come la vedo io, il problema è tua moglie, non tu. Lei probabilmente non ti desidera abbastanza. Lo dico perché ci sono passato (in una relazione, non in un matrimonio). Ci sono donne che effettivamente hanno l'attrazione per il compagno ma hanno problemi con il proprio corpo e di testa (spesso questa cosa capita alle donne in sovrappeso), per cui non riescono a vivere bene la sessualità. Altre che la vivono male perché fondamentalmente non sono attratte, per cui nel sesso sono iperpassive, non prendono l'iniziativa, etc. Quando noi uomini incappiamo in queste situazioni, dobbiamo scappare.

    Potrebbe essere che semplicemente lei viva il sesso in maniera più castigata, non le va di fare cose che vanno un po' oltre il classico missionario. Conosco una ragazza che è stata lasciata dopo due anni di relazione perché lei non soddisfaceva sessualmente alcune sue richieste. L'importanza della sessualità io l'ho sempre sottolineata, se non funziona quella non funziona la coppia perché, a meno che non siano entrambi d'accordo, se non c'è comunicazione sessuale semplicemente non c'è coppia. O meglio, si è una coppia di amici.

  • Potrebbe essere che semplicemente lei viva il sesso in maniera più castigata, non le va di fare cose che vanno un po' oltre il classico missionario. Conosco una ragazza che è stata lasciata dopo due anni di relazione perché lei non soddisfaceva sessualmente alcune sue richieste. L'importanza della sessualità io l'ho sempre sottolineata, se non funziona quella non funziona la coppia perché, a meno che non siano entrambi d'accordo, se non c'è comunicazione sessuale semplicemente non c'è coppia. O meglio, si è una coppia di amici.

    Ho già risposto in proposito a questo, che è una cosa che non mi trova d'accordo, innanzitutto perché il rapporto con mia moglie ha degli aspetti che non mi soddisfano, ma non vuol dire che non mi soddisfa completamente: abbiamo dei momenti di passione e stiamo spesso bene insieme. Ovviamente in tanti anni ci sono momenti migliori e peggiori e quindi la situazione è più sfumata e in un momento in cui mi pesava di più un aspetto in cui non c'è intesa è avvenuto il primo episodio di cui parlavo.


    Detto questo ritengo che il sesso non sia l'unico punto che tiene insieme le coppie: la mancanza totale può distruggere una relazione in determinati periodi e neanche in tutti (penso a momenti anche lunghi di malattia, dove il sesso può mancare, ma non per questo immediatamente ci si lascia), ma se c'è anche se non è perfetto, possono esserci molte altre cose che tengono insieme una coppia.

    Riporto il passo di gloriasinegloria che mi trova perfettamente d'accordo.

    Che sia molto diffusa l'idea <vero amore = sesso da visioni mistiche da rincorrere ad ogni costo, sentendosi anche frustrati se non si hanno le visioni mistiche> sono più che persuasa; ne ho visto un dilagare di applicativi intorno a me, ma io stessa ammetto di averne vissuto la chimera.

    Ho la sensazione che questa idea risulti già datata e in via di superamento, nel senso che (per grandi linee necessariamente generalizzanti) me ne sembrano abbastanza immunizzate le generazioni degli attuali under 30, e secondo me grazie ad una promiscuità sessuale tanto intensiva quanto ludica. Ma le generazioni immediatamente precedenti, secondo me, si sono proprio auto-seviziate in questo dogma.

    Si sono danneggiate nell'auto-sevizia da dogma ogni volta che hanno creduto che non fosse abbastanza amore ogni volta che il sesso di coppia non comportasse la "fusione nucleare" di cui sopra. Salvo avere oggi centinaia di migliaia di divorziati/e che hanno poi provato qualche temporaneo fuoco d'artificio e averlo per questo temporaneamente chiamato amore, salvo restare a vita , come anonimotriste (ma in qualche misura anche come me), nella consapevolezza che l'unico amore vero fosse e resti quello del partner con cui si era desiderata coppia e famiglia.

    Ma ugualmente si sono auto-seviziate da dogma ogni volta che, per restare insieme nel segno del dogma, si sono alambiccate per conquistare quel "protocollo condiviso" che in 99 casi su 100 è solo un faticosissimo adeguarsi dell'uno all'altro. Penso a qualunque fantasia erotica o a qualunque parafilia veniale: che sia mia o del mio partner...se non nasceva spontanea in entrambi...penso che ci possiamo filosofeggiare a vita, ma sempre resterà qualcosa che per l'uno è un piacere istintivamente ricercato e per l'altro è solo una forzatura accondiscendente da "logica" eteronoma.

  • Avevo deciso di non intervenire più perché ero infastidito dagli interventi di Daisy e mi sembrava che il topic avesse preso una piega che non mi piaceva assolutamente, ma sono rientrato per rispondere a questi due nuovi interventi perché mi sembrava brutto non farlo.

    Visto che sono rientrato volevo riportare quello che ho visto in rete nelle ultime settimane, quando ho cominciato a fare ricerche su associazioni che si occupassero di dipendenze (come suggerito quì da un forumista).

    Ne ho trovata qualcuna, ma soprattutto ho visto che fra le dipendenze di cui si occupano ci sono anche le cosiddette dipendenze comportamentali che sono descritte qui.


    Fino a qualche anno fa le dipendenze erano quasi esclusivamente associate all’abuso di sostanze (alcol, droghe, ecc) e per esse erano e sono previste opzioni di cura, assistenza, terapia singola o di gruppo, psicoterapia, etc.

    Oggi, invece, si parla anche e sempre più di “nuove dipendenze - new addictions" per definire alcuni comportamenti o abitudini, spesso legati a contesti socialmente accettati, dei quali non possiamo fare a meno: internet, il gioco, lo shopping, le nuove tecnologie; sono solo alcuni esempi. Questo nuovo fenomeno legato, in particolare, all’abuso di internet (social network, chat, gioco d’azzardo online, siti pornografici, giochi di ruolo, trading online, ricerca eccessiva di informazioni, ecc.) e delle nuove apparecchiature digitali e ludiche (cellulari, smartphone, tablet, computer, pc portatili, playstation) è emerso da qualche anno e si sta diffondendo in maniera progressiva e trasversale nel tessuto sociale. Recenti inchieste a livello nazionale hanno evidenziato un bisogno emergente di prevenzione, assistenza e servizi terapeutici in questo settore, inizialmente non coperto in maniera adeguata a livello territoriale, a fronte di una richiesta di assistenza in progressivo aumento.


    Quindi mi sembra che la mia teoria sul mio problema potrebbe avere fondamento: voglio provare a contattare questo centro e vedere se l'approccio mi può aiutare più di quello che hanno fatto gli psicoterapeuti che ho incontrato finora.

  • Avevo deciso di non intervenire più perché ero infastidito dagli interventi di Daisy

    Per quale motivo ti hanno infastidito i miei commenti? Perché non ho assecondato la tua idea secondo la quale tu saresti una vittima della situazione in quanto persona malata?


    Sinceramente mi inquieta come tu possa continuare a sostenere che la tua unione sia salda, in quanto è una tua opinione o probabilmente illusione, perché non credo che sarebbe condivisa dalla tua consorte se sapesse quello che fai alle sue spalle.


    La tua storia, lo ammetto, mi ha parecchio turbata, e non riesco ad essere come alcuni altri utenti che hanno trattato il tuo caso come "normale amministrazione". Per me non c'è niente di normale in quello che fai e mi inquieta come tu continui a dire di amare tua moglie, di avere un legame forte con tua moglie, eccetera.


    Mi dispiace se i miei commenti ti hanno disturbato, ma ti ripeto, per me è stato disturbante leggere i tuoi scritti.

    Modificato 2 volte, l'ultima da *Daisy* ().

  • Ho già risposto in proposito a questo, che è una cosa che non mi trova d'accordo, innanzitutto perché il rapporto con mia moglie ha degli aspetti che non mi soddisfano, ma non vuol dire che non mi soddisfa completamente: abbiamo dei momenti di passione e stiamo spesso bene insieme. Ovviamente in tanti anni ci sono momenti migliori e peggiori e quindi la situazione è più sfumata e in un momento in cui mi pesava di più un aspetto in cui non c'è intesa è avvenuto il primo episodio di cui parlavo.


    Detto questo ritengo che il sesso non sia l'unico punto che tiene insieme le coppie: la mancanza totale può distruggere una relazione in determinati periodi e neanche in tutti (penso a momenti anche lunghi di malattia, dove il sesso può mancare, ma non per questo immediatamente ci si lascia), ma se c'è anche se non è perfetto, possono esserci molte altre cose che tengono insieme una coppia.

    Riporto il passo di gloriasinegloria che mi trova perfettamente d'accordo.

    Certo che il sesso non è l'unico elemento che tiene insieme una coppia, nessuno meglio di me lo può sapere, fidati. Avevo aperto anche un thread qualche tempo fa, e penso che sia possibile stare bene insieme senza certe componenti erotiche, che comunque fanno sempre la differenza. Però devono essere entrambe le parti ad esserne consapevoli. In questo tua moglie non lo è però. Cosa cerchi esattamente fuori che tua moglie non ti dà?? Dovresti essere coerente e dirle ciò che fai, ha anche lei il diritto di scegliere se le sta bene o no. Tu il sesso che vuoi lo fai fuori dalla tua coppia ufficiale, lei pensa che invece ti vada bene così com'è la vostra sessualità. Non è molto corretto, ti pare? Prova a ribaltare le parti. Se lo facesse lei? Passerebbe per la z∙∙∙∙∙a di turno, a voglia a spiegare la dipendenza, l'insoddisfazione eccetera. Ciò che fai si chiama in un solo modo: tradimento. Certo che possono capitare malattie che remino contro, ci mancherebbe. Ma un conto è l'impossibilità di esprimersi sessualmente per impedimenti fisici, un altro poterlo fare ma con qualcun'altra.

    Modificato una volta, l'ultima da nuovaalba ().

  • In conclusione, io non ho dubbi nel rapporto con mia moglie, ma sono consapevole che abbiamo per i tanti motivi descritti delle difficoltà sessuali che mi causano le fantasie che mi portano a cercare soddisfazioni diverse e questo non mi piace. Sicuramente questa situazione non mi spingerebbe mai a cercare un'altra donna perchè amo mia moglie e voglio stare con lei.

    Nessuno di voi due, nè tu nè tua moglie, avete mai pensato di andare da una sessuologa e neanche di fare terapia di coppia. La sua secchezza e frigidità potrebbe essere una cosa psicologia o un problema fisico risolvibile. La sua avversione per il sesso orale da cosa dipende? Neanche lei stessa ha mai pensato di capire il motivo di questi ostacoli suoi nel sesso? È davvero strano che siate passati subito alla soluzione più veloce, tu con le prostitute e lei senza nulla, e non abbiate mai pensato di poter chiarire questi aspetti della vostra sessualità. Per quanto riguarda le bambine esistono le baby sitter, ci si può organizzare almeno una volta a settimana. Ma si cerca forse sempre la soluzione a portata di mano. Le escort, i centri massaggi... E in tutto questo cosa avete risolto? Adesso hai un problema di dipendenza e tua moglie accetta tutto passivamente? Avete passione dici, ma i rapporti sessuali sono importanti. Evidentemente tua moglie non avrà molta stima di sè visto che non ritiene necessario avere pure un suo piacere sessuale. Perchè siete una coppia sbilanciata e se continui cosí con questa dipendenza non so quanto durerà.

    Fai bene a contattare un centro per guarire da tale dipendenza ma io ti consiglio, visto che siete ancora insieme, di consultare anche una sessuologa e cercare di vedere se i problemi che ha tua moglie nei rapporti siano di tipo psicologico o fisico. Se davvero la ami allora è bene pensare anche al suo di piacere e non solo al tuo. Forse lei non si è ben resa conto di ciò che si perde nel rapporto perchè non ha mai avuto il giusto appagamento. Se ci fosse una soluzione per lei e si risolvesse tutto, i suoi limiti intendo, forse potreste riscoprire il piacere insieme e credo che sarebbe la cosa migliore.

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