Ne vale ancora la pena?

  • Non so quanto seriamente o meno, ma negli ultimi giorni, prostrato dagli incidenti di percorso e dai passi falsi sul mio cammino, ho proclamato, senza troppo pensarci, che se le cose fossero proseguite nello stesso modo disastroso anche in futuro, tanto valeva che il compleanno che festeggio oggi divenisse il mio ultimo. Ogni giorno sono costretto a fronteggiare disarmato il mio declino, vedere la mia vita crollare pezzo per pezzo, e mi immagino che allo stesso modo, il mio animo con essa si spenga sempre di più. Ormai mi sto eclissando, sto diventando postumo di me stesso, nella maggior parte delle persone che ho conosciuto non rimane di me che il ricordo, come con i defunti. Cosa sono diventato ora non è materia che interessa ai vivi, che hanno un futuro radioso davanti. Ma credo di essere riuscito ad essere eroso perfino dalla memoria delle persone: a parte qualche parente, nessuno stamane mi ha augurato buon compleanno.


    Dopo un anno in cui questo thread è stato aperto dal sottoscritto, ben poco è cambiato, sono meno convinto che valga la pena sforzarsi per andare avanti, che equivale peraltro a continuare a soffrire per i dispiaceri e le delusioni della vita, di subire e incassare torti e ingratitudini, di porgere sempre l'altra guancia. In cambio di cosa? Briciole. Mi sento Achille nel mito di Achille e la tartaruga: gli altri partono sempre con un vantaggio (laureati brillantemente e in tempo, più attraenti, più spigliati, ecc.) il quale, nonostante gli sforzi che uno può compiere, non può essere colmato neanche sulla distanza. Posso stracciarmi le vesti quanto voglio sull'ingiustizia della mia condizione, di come siano stati fattori esterni a farmi crollare, di come io sia brillante quanto e più delle persone giudicate dal mondo come vincenti. Ma a quest'ultimo non importa, è uno sterile ululare alla luna, nessuno starà ad ascoltare le paturnie di un morto vivente. Ciò che è evidente è il ritardo con cui sto faticosamente accedendo alle varie tappe della vita, palmare è il mio disagio e il mio tedium vitae e da esso viene tratto il giudizio inappellabile, la condanna della società alla marginalità. Spero ancora di passare qualche compleanno in più, con un umore migliore, per il momento prevale lo sconforto cosmico. Anche oggi, fingerò di star bene, nonostante la damnatio memoriae.

    Caro La mente mente, di solito non invito nessuno a leggere il mio diario, perchè la sua funzione di confessionale la assolve, anche se ovviamente in maniera molto approssimativa e non assolutoria, nel solo fatto di essere visibile e non segreto, e di offrire così una potenziale vergogna anche senza andarmi a cercare dei lettori per esacerbarla.

    A te, però, e in questa data, non posso trattenermi dal chiederti di leggere il mio post di oggi ;) . Ti auguro, come a un "gemello minore", di non ritrovarti fra trent'anni a pensarla come me oggi, ma non credo che succederà.

  • Caro La mente mente, di solito non invito nessuno a leggere il mio diario, perchè la sua funzione di confessionale la assolve, anche se ovviamente in maniera molto approssimativa e non assolutoria, nel solo fatto di essere visibile e non segreto, e di offrire così una potenziale vergogna anche senza andarmi a cercare dei lettori per esacerbarla.

    A te, però, e in questa data, non posso trattenermi dal chiederti di leggere il mio post di oggi ;) . Ti auguro, come a un "gemello minore", di non ritrovarti fra trent'anni a pensarla come me oggi, ma non credo che succederà.

    Cara Desperate, leggo sempre con molto interesse gli aggiornamenti che fornisci, con uno stile intenso e pregno dell'emotività propria di uno spazio privo di filtri quale è il tuo de facto confessionale, sul tuo diario virtuale, e prima ancora di aver letto questo post mi avevano colpito le similarità delle nostre due situazioni, non ultimo la simultaneità della ricorrenza e il modo molto simile con la quale l'abbiamo "celebrata". Ti ringrazio di cuore per l'auspicio da "gemella maggiore", o per meglio dire, da "saggia consigliera" <3 A mia volta, ti faccio i miei più sinceri auguri di buon compleanno. Un forte abbraccio <3 <3

    Nevrotico della porta accanto

  • Dolce Mente, mi spiace che la situazione che ti affligge non sia ancora migliorata. Ti auguro anche buon compleanno, in ritardo.


    Cosa hai fatto concretamente in questo anno per cambiare le cose? Non è una critica ma uno spunto di riflessione

    Cara Vixen, ti ringrazio per gli auguri, e ti ringrazio anche per il tuo sostegno che non è mai venuto meno in tutto questo tempo <3

    Per rispondere alla tua domanda, la prima iniziativa concreta che ho preso per migliorare le cose è stato l'intraprendere una terapia, durante la quale ho provato a espormi alle situazioni che mi causavano più disagio: ho ripreso a studiare, ma non sono riuscito ancora a mettere da parte il meccanismo che sabotava i miei tentativi di presentarmi agli esami. Ho creato una zona di comfort che mi ha permesso di dare un esame a giugno a distanza, ma ora che le prove sono tornate in presenza mi ritorna in mente il malessere che l'ateneo mi procurava, ed è tornato l'inconscio rifiuto che mi porto dall'inizio di questa crisi, il temere di rivivere il mobbing che ho subìto in quel luogo. Poi il malumore si ripercuote sugli altri aspetti della mia giornata e della mia quotidianità, spesso le ricadute della depressione sono violente, ma lo sarebbero state ancora di più qualora non avessi intrapreso la terapia: pertanto, un altro dei cambiamenti concreti è stato una certa stabilizzazione dell'umore (negli ultimi mesi in particolare). Ora spero di espormi di nuovo all'ambiente universitario: forse in questi mesi mi recherò lì con regolarità per passare almeno una mattina in biblioteca a studiare, non che ne abbia bisogno, ma lo studio sarà funzionale a questa esposizione. Inoltre una "quasi" conquista di quest'anno sta nell'aver ritrovato una certa progettualità per il futuro, l'unico problema è che alla prova dei fatti tali piano si rivelano velleità che mi sembrano impossibili da realizzare, ritengo ci siano troppi ostacoli, è difficile non ritenerle illusioni (sebbene io ne abbia ridimensionato la portata). Questi progetti sono: prendere la patente, provare a socializzare con altri ragazzi gay in associazioni, trovare un lavoretto (scrivere per qualche pubblicazione o blog, dare ripetizioni), parallelamente allo studio. Ma non sento di avere tutte queste energie, nonché non sento di possedere il minimo senso di intraprendenza. E mi abbatto guardandomi attorno e vedere la mia situazione esterna immutata. Internamente ho compiuto diversi progressi, ma questi ultimi non danno ancora i loro frutti all'esterno, non corrispondono a un'evoluzione della mia vita concreta, materiale. Molto del mio sconforto attuale deriva da tale discrasia, specialmente dopo essermi accorto di quanto tempo io stia lasciando passare fermo nell'immobilità del mio torpore e avendo constatato che altre persone proseguono nel loro percorso di vita, nonostante anche loro debbano confrontarsi con problemi più o meno gravi.

    Nevrotico della porta accanto

    Modificato una volta, l'ultima da La mente mente ().

  • Mi sembra che i tuoi progetti futuri siano tutti fattibili. Non devi demordere, un passo alla volta. Sicuramente cambiando ambiente universitario troverai nuovi stimoli. Abbandonerai sempre più i vecchi schemi mentali. La depressione è difficile da combattere e tenta sempre di ributtarti nel baratro. Ma un poco, e dico poco, di intraprendenza che già stai tirando fuori ti porterà a concretizzare piccoli cambiamenti e ad acquisire maggiore sicurezza!

  • Mi sembra che i tuoi progetti futuri siano tutti fattibili. Non devi demordere, un passo alla volta. Sicuramente cambiando ambiente universitario troverai nuovi stimoli. Abbandonerai sempre più i vecchi schemi mentali. La depressione è difficile da combattere e tenta sempre di ributtarti nel baratro. Ma un poco, e dico poco, di intraprendenza che già stai tirando fuori ti porterà a concretizzare piccoli cambiamenti e ad acquisire maggiore sicurezza!

    Grazie di cuore per il tuo incoraggiamento <3 Purtroppo l'ambiente universitario, fino a quando conseguirò la laurea, sarà sempre quello stesso che ho cercato di evitare e che mi ha portato a questa crisi. Solo dopo aver affrontato questo scoglio, potrò cambiare. Mi sembra ancora di dover operare uno sforzo notevole in questo senso. Per tal ragione spesso mi sento scoraggiato.

    Nevrotico della porta accanto

  • Grazie di cuore per il tuo incoraggiamento <3 Purtroppo l'ambiente universitario, fino a quando conseguirò la laurea, sarà sempre quello stesso che ho cercato di evitare e che mi ha portato a questa crisi. Solo dopo aver affrontato questo scoglio, potrò cambiare. Mi sembra ancora di dover operare uno sforzo notevole in questo senso. Per tal ragione spesso mi sento scoraggiato.

    Ti capisco.. Anche io lavoro in un ambiente un poco complesso e ho tante somatizzazioni. Alle volte mi scoraggio, altre riesco a padroneggiare la situazione. Dobbiamo essere compassionevoli con noi stessi e accettare che la vita sia un alternarsi di ups and downs. Oggi sarò ansioso, domani potrei anche essere tranquillo. Accogliere l'imprevisto e con pazienza e essere pronti pure a darsi una pacca sulla spalla quando le cose vanno nel modo giusto!

  • Lotto ogni giorno una battaglia silenziosa con me stesso, con il pensiero che nulla cambierà e che il futuro sarà piatto, senza speranze e immobile come adesso. Vedo la vita (altrui) dispiegarsi in tutti i suoi risvolti positivi o meno, ma che si muove e si evolve in qualche modo. Io intanto inizio a confondere mesi e date, dettagli di poco conto sovrapponibili, dato tutto si sussegue uguale, tutto ha perso d'importanza ormai. La stanchezza mi rende spaesato e vulnerabile a tutti i colpi che la realtà mi infligge inesorabile. Sento che i progressi futuri siano un'illusione...d'altronde cosa si sono rivelate che fossero tutte le speranze precedenti, quelle degli ultimi anni, se non, per l'appunto, illusioni? Mi ci vorrebbe ora uno sforzo d'immaginazione per pensare a qualcosa che vada oltre il piattume del presente. Vorrei avere solo qualcosa di concreto a cui aggrapparmi.

    Nevrotico della porta accanto

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Ennesima estate trascorsa in casa 69

      • sempretriste_
    2. Risposte
      69
      Visualizzazioni
      3.7k
      69
    3. aconito

    1. Oggi sarebbero stati 17 anni di matrimonio 60

      • Zeta Reticuli
    2. Risposte
      60
      Visualizzazioni
      2.1k
      60
    3. Zeta Reticuli

    1. Sono stato lasciato dopo 11 anni e ora non so più come vivere 29

      • Mare99
    2. Risposte
      29
      Visualizzazioni
      1.9k
      29
    3. leila19

    1. Nostalgia di casa insopportabile, non riesco più a vivere così 15

      • mario1988dg
    2. Risposte
      15
      Visualizzazioni
      674
      15
    3. la huesera

    1. Perché mi ha fatto così bene e ora così male? 28

      • bertino10
    2. Risposte
      28
      Visualizzazioni
      1k
      28
    3. uchiha93

    1. Mi sento persa 14

      • Simysimy
    2. Risposte
      14
      Visualizzazioni
      695
      14
    3. AndreaC