Ne vale ancora la pena?

  • Non hai mai perso anni a scuola, ti sei fermato perchè stavi male non perchè giocavi a carte e bevevi vino.. gli incidenti di percorso capitano a tutti, e devi imparare a conviverci! Ora stai studiando e dando gli esami che ti sei prefissato di dare, quindi mi sembra che le cose stiano procedendo bene! Non essere troppo intransigente con te stesso, anche se sei una mente acuta sei pur sempre un essere umano! ;-)

    Per il resto del mondo la mia pausa non può avere altra causa, so perfettamente di essere stato e di essere ancora impossibilitato a procedere regolarmente a causa del malessere e del disagio psicologico, ma purtroppo non esistono abbuoni o concessioni per noi: per il resto del mondo valiamo quanto quelli che hanno perso il loro tempo gozzovigliando, e varrà per tutti coloro che dovranno vedere e valutare il mio curriculum. Che poi tutto questo sia smentito alla prova dei fatti? Al mondo non interessa. Poi a mio parere le cose non procedono affatto bene: gli esami li sto dando con lentezza esasperante, non ultimo per il fatto che ora, svolgendosi in presenza, essi rappresentino un fattore di ansia ulteriore. Giusto ieri mi sono reso conto che dovrò ancora rimandare il conseguimento della laurea. Ti pare che io stia procedendo bene? A me sembra di fare un passo avanti e due indietro.

    Nevrotico della porta accanto

  • Per il resto del mondo la mia pausa non può avere altra causa, so perfettamente di essere stato e di essere ancora impossibilitato a procedere regolarmente a causa del malessere e del disagio psicologico, ma purtroppo non esistono abbuoni o concessioni per noi: per il resto del mondo valiamo quanto quelli che hanno perso il loro tempo gozzovigliando, e varrà per tutti coloro che dovranno vedere e valutare il mio curriculum. Che poi tutto questo sia smentito alla prova dei fatti? Al mondo non interessa. Poi a mio parere le cose non procedono affatto bene: gli esami li sto dando con lentezza esasperante, non ultimo per il fatto che ora, svolgendosi in presenza, essi rappresentino un fattore di ansia ulteriore. Giusto ieri mi sono reso conto che dovrò ancora rimandare il conseguimento della laurea. Ti pare che io stia procedendo bene? A me sembra di fare un passo avanti e due indietro.

    Se confronto la tua tabella di marcia con la mia alla tua età, sei molto più avanti.
    E comunque di cosa pensa il mondo di te devi assolutamente fregartene, devi concentrarti su cosa pensi tu di te e del resto del mondo! ;-)

  • Se confronto la tua tabella di marcia con la mia alla tua età, sei molto più avanti.
    E comunque di cosa pensa il mondo di te devi assolutamente fregartene, devi concentrarti su cosa pensi tu di te e del resto del mondo! ;-)

    Ognuno ha il suo percorso ma in quello che ho deciso di intraprendere sono molto indietro, poi tu ne hai scelto un altro e quindi il paragone mi pare improprio. Peraltro non ho certo affermato che quello che pensa il resto del mondo mi debba importare per forza: ho solo riferito che l'opinione generale la pensa in un certo modo riguardo la mia condizione. Inoltre non dirmi che dovrei fregarmene anche delle opinioni del datore di lavoro, dal quale dipenderà il futuro professionale, se ne avrò mai uno. Infine, si parla della tabella di marcia nel lavoro e nello studio, ma in tutto il resto? Romanticamente, sentimentalmente? Sono indietro più di chiunque, e tu lo sai.

    Nevrotico della porta accanto

  • Ognuno ha il suo percorso ma in quello che ho deciso di intraprendere sono molto indietro, poi tu ne hai scelto un altro e quindi il paragone mi pare improprio. Poi non ho certo affermato che quello che pensa il resto del mondo mi deve importare per forza: ho solo riferito che l'opinione generale la pensa in un certo modo riguardo la mia condizione. Poi non dirmi che dovrei fregarmene anche delle opinioni del datore di lavoro, dal quale dipenderà il futuro professionale, se ne avrò mai uno. Poi si parla della tabella di marcia nel lavoro e nello studio, ma in tutto il resto? Romanticamente, sentimentalmente? Sono indietro più di chiunque, e tu lo sai.

    Anche io sono indietro, sono una sfigata, non sono riuscita a concludere nulla di ciò che ho intrapreso nella mia vita. Mi sono iscritta 2 volte all'università e dopo poco ho mollato.

    Capisco il tuo discorso, ma se sei fermamente convinto rispetto al percorso che hai intrapreso, prosegui. Non importa se lentamente, quel che conta è andare avanti e arrivare in fondo. So di molte persone, specie in alcuni percorsi universitari, che sono arrivate al punto di voler mollare tutto e, magari, hanno avuto serie battute d'arresto dovute a problemi psicologici o di altra natura. Capisco la frustrazione e demotivazione, ma non mollare! Vedi ogni esame in più come un piccolo traguardo...anche se con fatica però almeno ci sei arrivato.

  • beh mente, che tu sentimentalmente sia indietro più di chiunque mi pare una bella esagerazione: ci sono persone che a 30 anni non hanno ancora dato neppure il primo bacio, tu hai solo 23 anni, mi sembra che ti stai un pò troppo condannando...per lo studio capisco ciò che vuoi dire ma penso che riuscirai a realizzarti comunque.

  • Anche io sono indietro, sono una sfigata, non sono riuscita a concludere nulla di ciò che ho intrapreso nella mia vita. Mi sono iscritta 2 volte all'università e dopo poco ho mollato.

    Capisco il tuo discorso, ma se sei fermamente convinto rispetto al percorso che hai intrapreso, prosegui. Non importa se lentamente, quel che conta è andare avanti e arrivare in fondo. So di molte persone, specie in alcuni percorsi universitari, che sono arrivate al punto di voler mollare tutto e, magari, hanno avuto serie battute d'arresto dovute a problemi psicologici o di altra natura. Capisco la frustrazione e demotivazione, ma non mollare! Vedi ogni esame in più come un piccolo traguardo...anche se con fatica però almeno ci sei arrivato.

    Ciao Maeva, mi dispiace che tu abbia passato un'esperienza simile alla mia. Per il momento sto procedendo così, avanzando pian piano a un ritmo che mi è sostenibile rispetto alle mie possibilità attuali. Il punto è che per me è fortemente umiliante: l'unica parte della mia vita che andava bene era lo studio, il quale era l'unico modo per dimostrare le mia qualità. Ora è crollato anche quel settore, quell'unica fonte di soddisfazione. Che mi rimane? Peraltro, quando porterò a termine il mio percorso andando avanti così lentamente? Il mondo non starà lì ad aspettarmi.


    beh mente, che tu sentimentalmente sia indietro più di chiunque mi pare una bella esagerazione: ci sono persone che a 30 anni non hanno ancora dato neppure il primo bacio, tu hai solo 23 anni, mi sembra che ti stai un pò troppo condannando...per lo studio capisco ciò che vuoi dire ma penso che riuscirai a realizzarti comunque.

    Meravigliosa, affermando di essere sentimentalmente indietro non mi riferisco soltanto alle mere esperienze, ma anche al fatto di non essere mai riuscito a vivere apertamente i miei sentimenti e il mio orientamento sessuale, purtroppo ciò che agogno è "l'amore che non osa pronunciare il suo nome". Ufficialmente, in società, sono eterosessuale, al limite asessuale, dato che nessuno mi ha mai visto in coppia.

    Nevrotico della porta accanto

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  • Ciao Maeva, mi dispiace che tu abbia passato un'esperienza simile alla mia. Per il momento sto procedendo così, avanzando pian piano a un ritmo che mi è sostenibile rispetto alle mie possibilità attuali. Il punto è che per me è fortemente umiliante: l'unica parte della mia vita che andava bene era lo studio, il quale era l'unico modo per dimostrare le mia qualità. Ora è crollato anche quel settore, quell'unica fonte di soddisfazione. Che mi rimane? Peraltro, quando porterò a termine il mio percorso andando avanti così lentamente? Il mondo non starà lì ad aspettarmi.

    Ti capisco. Però pensa che quello che stai attraversando potrebbe anche essere un periodo di tempo, non è detto che sarà sempre così. Credo che anche la perseveranza e la tenacia siano delle qualità imprescindibili nella vita, quindi dimostrare a te stesso e anche agli altri che, nonostante le avversità, sei riuscito a portare a termine un percorso sarà molto importante per la tua autostima. Le cose miglioreranno...certo, ora magari non sei al top della forma mentale e fisica, ma non mollare! Quando poi ti guarderai indietro sarai fiero di te.

  • Non so quanto seriamente o meno, ma negli ultimi giorni, prostrato dagli incidenti di percorso e dai passi falsi sul mio cammino, ho proclamato, senza troppo pensarci, che se le cose fossero proseguite nello stesso modo disastroso anche in futuro, tanto valeva che il compleanno che festeggio oggi divenisse il mio ultimo. Ogni giorno sono costretto a fronteggiare disarmato il mio declino, vedere la mia vita crollare pezzo per pezzo, e mi immagino che allo stesso modo, il mio animo con essa si spenga sempre di più. Ormai mi sto eclissando, sto diventando postumo di me stesso, nella maggior parte delle persone che ho conosciuto non rimane di me che il ricordo, come con i defunti. Cosa sono diventato ora non è materia che interessa ai vivi, che hanno un futuro radioso davanti. Ma credo di essere riuscito ad essere eroso perfino dalla memoria delle persone: a parte qualche parente, nessuno stamane mi ha augurato buon compleanno.


    Dopo un anno in cui questo thread è stato aperto dal sottoscritto, ben poco è cambiato, sono meno convinto che valga la pena sforzarsi per andare avanti, che equivale peraltro a continuare a soffrire per i dispiaceri e le delusioni della vita, di subire e incassare torti e ingratitudini, di porgere sempre l'altra guancia. In cambio di cosa? Briciole. Mi sento Achille nel mito di Achille e la tartaruga: gli altri partono sempre con un vantaggio (laureati brillantemente e in tempo, più attraenti, più spigliati, ecc.) il quale, nonostante gli sforzi che uno può compiere, non può essere colmato neanche sulla distanza. Posso stracciarmi le vesti quanto voglio sull'ingiustizia della mia condizione, di come siano stati fattori esterni a farmi crollare, di come io sia brillante quanto e più delle persone giudicate dal mondo come vincenti. Ma a quest'ultimo non importa, è uno sterile ululare alla luna, nessuno starà ad ascoltare le paturnie di un morto vivente. Ciò che è evidente è il ritardo con cui sto faticosamente accedendo alle varie tappe della vita, palmare è il mio disagio e il mio tedium vitae e da esso viene tratto il giudizio inappellabile, la condanna della società alla marginalità. Spero ancora di passare qualche compleanno in più, con un umore migliore, per il momento prevale lo sconforto cosmico. Anche oggi, fingerò di star bene, nonostante la damnatio memoriae.

    Nevrotico della porta accanto

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