Non mi ama, ma mi dà più amore di quanto ne abbia mai ricevuto

  • A parole no, ai fatti si.

    Esattamente come me.
    Difficile poi stabilire chi si trova nella posizione migliore.

    Lui si sente il tradito, io mi sento quello nell'ombra. Non saprei dire quale sia peggio come posizione.

    DI fatto è una sorta di poligamia, poliamore, coppia aperta...chiamiamola come vogliamo.

    Non è inusuale, forse di solito sono gli uomini ad accompagnarsi "ufficialmente" con più donne. Metto tra virgolette perchè penso che tra i tuoi amici/familiari nessuno sappia di questo rapporto...

    <3 <3 <3

    *sara swarovsky*

  • La tua risposta mi fa capire che non ci stai bene. Secondo me ci sono tante donne che vorrebbero un uomo al loro fianco, senza terzi incomodi. Io riprenderei a cercare, lei ha scelto di aprire la coppia, puoi farlo anche tu, anche comunicandoglielo.

    Io non stavo cercando e non cerco una partner, ho perso la testa per lei.. andare con altre donne sarebbe spregevole soprattutto per loro, sarebbe come usarle o ingannarle.


    DI fatto è una sorta di poligamia, poliamore, coppia aperta...chiamiamola come vogliamo.

    Non è inusuale, forse di solito sono gli uomini ad accompagnarsi "ufficialmente" con più donne. Metto tra virgolette perchè penso che tra i tuoi amici/familiari nessuno sappia di questo rapporto...

    Uhm no no, sono molto più le donne ad avere più relazioni parallele da quanto vedo. Questa è più bizzarra essendo tutti consapevoli...

  • Io non stavo cercando e non cerco una partner, ho perso la testa per lei.. andare con altre donne sarebbe spregevole soprattutto per loro, sarebbe come usarle o ingannarle.


    Uhm no no, sono molto più le donne ad avere più relazioni parallele da quanto vedo. Questa è più bizzarra essendo tutti consapevoli...

    Se parti dal presupposto di usarle certo, ma se ti mantieni aperto ad ogni possibilità, può darsi che conosca qualcun'altra che ti faccia perdere la testa. Ci sono donne come si deve in giro.

  • Vorrei evitare di perdere ancora la testa, preferirei ritrovarla e vivere sereno.

    Questo è giusto, per questo aprirsi ad altro è utile. Nel senso, magari rendere questa situazione meno prioritaria e riappropriarsi di te, potrebbe portarti un domani a sentirti meno costretto. Mi sembra che nel tempo le cose non siano realmente cambiate. Lei dirige la situazione, tu ti accontenti perché metti lei come priorità. E se lei diventasse semplicemente una variabile facoltativa della tua vita, anziché prioritaria? Se riponessi al centro te stesso, non dovresti rinunciare a nulla, ma faresti scelte diverse.

  • Questo è giusto, per questo aprirsi ad altro è utile. Nel senso, magari rendere questa situazione meno prioritaria e riappropriarsi di te, potrebbe portarti un domani a sentirti meno costretto. Mi sembra che nel tempo le cose non siano realmente cambiate. Lei dirige la situazione, tu ti accontenti perché metti lei come priorità. E se lei diventasse semplicemente una variabile facoltativa della tua vita, anziché prioritaria? Se riponessi al centro te stesso, non dovresti rinunciare a nulla, ma faresti scelte diverse.

    Ma io non mi sono mai “chiuso”.

    Ma non riesco proprio a non metterla al centro di tutto, pur con tutto l’impegno possibile non sfuggo da questa devastante dipendenza affettiva.

  • Tu non sei dipendente affettivo. Tu sei una persona che sceglie di perseguire questa situazione. Non esiste la fiera dantesca della dipendenza affettiva che ti attanaglia senza che tu possa farci nulla. Non è vero che tu non possa scegliere. Tu puoi scegliere e dentro di te c'è un adulto cosciente in grado di prendere decisioni. Questo te lo dico anche per evidenziati che sei tu al centro.

    Se rimani in questa situazione ti precludi tutte le possibili che ti soddisferanno veramente e ti garantisci un destino di insoddisfazione.

  • Tu non sei dipendente affettivo. Tu sei una persona che sceglie di perseguire questa situazione. Non esiste la fiera dantesca della dipendenza affettiva che ti attanaglia senza che tu possa farci nulla. Non è vero che tu non possa scegliere. Tu puoi scegliere e dentro di te c'è un adulto cosciente in grado di prendere decisioni. Questo te lo dico anche per evidenziati che sei tu al centro.

    Se rimani in questa situazione ti precludi tutte le possibili che ti soddisferanno veramente e ti garantisci un destino di insoddisfazione.

    Se razionalmente ti do assolutamente ragione, ti dico che purtroppo non è così semplice.
    La dipendenza affettiva è una dipendenza a tutti gli effetti, come per la droga, l'alcool o il gioco d'azzardo per citare le più conosciute.
    Si ha la consapevolezza del male che ci si sta facendo, ma evidentemente quel male colma dei vuoti che sono ancora più dolorosi.
    Questa donna non ha colmato un vuoto, ma ne ha evidenziato la presenza, rendendo paradossalmente il rapporto ancora più complicato.
    Se avessi avuto una mente razionale e lucida, data la assurdità della relazione (in tutte le sue fasi fin dal principio) avrei dovuto da questa capire cosa mi mancava, ma cercarlo altrove.
    Come chi prova la cocaina e trova un autostima e determinazione mai provata, dovrebbe fare in modo da avere quella autostima senza prendere la cocaina, lo stesso avrei dovuto fare io. Cercare quelle sensazioni dimenticate o meglio sconosciute in una relazione sana, normale.
    Ma vuoi mettere la comodità? Io al tempo ero sposato, vivevo con mia moglie.
    Trovai in questa relazione una dispensa d'emozioni disponibile e senza "controindicazioni".

    Errore mio fu abusarne, goderne troppo fino a non poterne fare a meno.
    Proprio come i deboli che con la cocaina trovano un coraggio sconosciuto, che anzi che lavorare (duramente) per trovare quel coraggio non fanno altro che ripetere l'esperienza della droga ancora una volta, e un altra ancora, e ancora poi basta. Per non uscirne più se non quando tutto il resto della propria esistenza è disintegrato.
    Nel mio caso l'esistenza era già disintegrata, solo non me n'ero accorto.

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