Non mi ama, ma mi dà più amore di quanto ne abbia mai ricevuto

  • Sono mancato dal forum per un bel po', ricordo di aver raccontato degli episodi che però non trovo più... non è facile sintetizzare due anni di assenza e una infinità di cose, ma pian piano mi piacerebbe cercare di allineare quanto scritto allora a quanto accade oggi.

  • Agosto 2021.
    La sento sempre più legata a me, ma nonostante questo legame mi rendo conto che il mio ruolo è quello di una frequentazione clandestina, e che oltre quello difficilmente potrà mai andare.
    Arriva la fatidica settimana di ferragosto, dove ogni anno lei va in vacanza una settimana col suo amico (vedi post specifico).
    I giorni prima sembra una persona che va al patibolo.
    E' palese che i sensi di colpa la divorano, è inquieta, palesemente giù.
    Decide di non vedermi già da qualche giorno prima della partenza, nella sua testa per rendere le cose meno pesanti, nella mia aumentando ulteriormente questa tortura.
    Non mi dice nemmeno dove andrà in vacanza, lasciandomi ferito, deluso, umiliato.
    Solo il giorno della partenza, di pomeriggio mi manderà un messaggio dicendomi di essere arrivata, e la località dove si trova. Quel giorno io mi sento ai limiti della sopportazione, mi trovo al mare con mia ex, mia figlia e degli amici che non vedevo da un anno buono che mi chiedono cosa mi stia succedendo.
    Solo il suo messaggio mi da sollievo, ma sono stremato dal troppo tempo passato a rincorrerla, a cercare di capire i suoi silenzi, le cose non dette e le contraddizioni che poi capirò essere l'unica cosa certa di questa donna.

    Riesco a trovare la forza di vivere lontano da lei.

    Passo 7 giorni dove tutto sommato sto bene. Lei si fa sentire quel tanto che fa più fastidio che altro.

    Scrive messaggi rapidissimi, si connette pochi istanti giusto per mandare un saluto, un bacio o una buonanotte. Mentre rispondo è già offline, e legge le mie risposte dopo ore. Molte ore. Troppe ore.

    Decido di non scriverle mai, ma di limitarmi a rispondere ai suoi messaggi.

    L'idea era di farlo dopo parecchio tempo, ma da subito mi rendo conto di come questo sia impossibile. Ma almeno riesco a non scriverle io.

    Solo dopo 5 giorni, decido di mandarle io la buonanotte dopo che lei me l'ha mandata ogni giorno.

    Come è ovvio che sia, il giorno non visualizza fino all'indomani mattina, facendomi passare una ridicola notte dove ogni tot mi svegliavo e guardavo se aveva risposto, o se almeno avesse visualizzato. Lo farà solo il giorno dopo, con un telegrafico "buongiorno" con disconnessione mentre rispondevo.

    Non ho voglia di arrabbiarmi, non ho più voglia di discutere. Inutile cercare di spiegare il proprio punto di vista a qualcuno che dimostra di non curarsene.

    D'altronde lei fu chiara a suo tempo "questo è il poco che posso darti". Ed ecco, io mi resi conto che a me non bastava più. Perchè un avventura dura una notte, un paio di notti o qualche giorno al massimo.
    Io di fatto, ero due anni appeso a una relazione che più folle di così non si poteva.

    Ci rivedemmo solo il lunedì successivo, la andai a prendere e quando lei salì in macchina ci scambiammo un bacio sulla guancia come dei conoscenti.

    Lei lamentò immediatamente la mia freddezza, a cui risposi "ma come, mi dici sempre che devo avere un comportamento distaccato in pubblico e ora mi rimproveri per questo?".

  • Agosto 2023.

    Sono passati 3 anni da quando aprii questo thread, a rileggere le prime cose scritte stento quasi a riconoscermi, e ho difficoltà a comprendere le dinamiche che mi hanno portato alla relazione in cui mi trovo oggi.


    3 anni fa raccontavo di essermi invaghito di una ragazza "conosciuta" in un contesto alquanto "bizzarro", se così si può definire.

    Che poi più che invaghito ero sostanzialmente ossessionato. Si innamorato dicevo, ma in fondo non so quanto si possa essere innamorati di chi effettivamente non si conosce.
    Anche perchè io ho iniziato a conoscerla sul serio proprio in questo periodo del 2020, ma in verità era dalla primavera del 2019 che questa donna tormentava i miei sonni e i miei pensieri.

    Quando scrissi il primo post le mie perlessità, paure e incertezze erano legate più che altro alle modalità di incontro.
    Da allora è passata molta, moltissima acqua sotto i ponti.
    E all'inizio i dubbi erano dovuti alle modalità di incontro.

    Tutto cominciò nella mia testa in un giorno di primavera del 2019. Però le cose iniziarono davvero proprio ad agosto, nel 2020.

    Sì c'era del tenero, ma vuoi il lockdown, vuoi mille cose, sembrava davvero difficile uscire dai ruoli in cui eravamo relegati. Poi proprio in questo periodo iniziammo a frequentarci davvero, e nel giro di qualche mese, le modalità di incontro cambiarono drasticamente assumendo una formula "normale".
    Niente appuntamenti, niente onorari.
    Ma fu in verità l'inizio di una escalation di amore, egoismo e strategie.

    Da quella bizzarra quanto ambigua frequentazione è successo di tutto.

    E oggi lei qualche volta dice pure di amarmi.


    E dagli appuntamenti con onorario annesso siamo passati ad aver preso una decina di aerei, ad averla assistita in 2 interventi chirurgici e accompagnata a fare visite in giro per l'italia.
    Casa mia è disseminata di oggetti legati a lei, a regali che spaziano dalla tazza per la colazione a oggetti costati anche 2000€ (neanche mia moglie mi aveva mai fatto simili regali).
    Assieme a me ha scelto la casa che ha acquistato, fatto le pratiche di mutuo, ero con lei dal notaio e con me ha scelto i lavori di ristrutturazione da fare (NB: casa e ristrutturazione ha pagato tutto lei, io ho messo il mio tempo e il mio cuore).

    Insomma, senza dilungarmi troppo, da "cliente speciale", sono diventato sicuramente una persona importante. In che misura, in che scala solo lei lo sa, se lo sa.

    Se guardo dietro di me vedo una altissima montagna che ho scalato.

    Il problema è che se guardo davanti a me, vedo un montagna ancora da scalare di cui non si vede ancora la cima. Se c'è una cima.

    E penso a quanto ho lottato per non prendere alcun appuntamento, a quanto ho faticato per far sciogliere il ghiaccio che aveva intorno al suo cuore (non del tutto sciolto), e a quanta strada ho fatto.

    Eppure ogni tanto mi chiedo, se in fondo, non era così perfetto il rapporto che avevamo, non era così bello poter fissare un appuntamento, amarsi, e poi ognuno per la sua strada? Niente problemi da risolvere, niente gelosie, niente paure.

    Quello che ho affrontato finora è stata una lenta e faticosa conquista, un lungo ed eterno corteggiamento, o una sorta di gara che ho fatto contro la realtà, contro me stesso e forse contro di lei?


    E se lei, da subito, fosse stata disponibile con me, non mi avesse portato a questa estrema e infinita fatica, avrebbe scatenato in me lo stesso interesse?


    Qual'è la percentuale tra amore e follia in questa storia?

  • Era il 7 Agosto 2020.
    3 anni fa scrivevo il primo post su questo forum, raccontando una "relazione" che a sentirla raccontare io direi che è solo una ossessione passeggera.
    Che poi passeggera già non era allora, dato che in verità con diverse sfaccettature andava avanti, si evolveva da due anni.

    Agosto 2023.
    A 3 anni esatti da quel post il 7 Agosto sono in vacanza con lei.
    Una settimana, appena conclusa.
    Onestamente non è che credevo ci sarei mai riuscito a farla una vacanza con lei.

    E alla fine, anche se ci ha messo anni, qualche volta "ti amo" lo dice pure lei.

    Stasera l'ho riaccompagnata a casa, domenica probabilmente andrà a fare una settimana con "l'altro" (vedi "io, lei e l'altro").

    Probabilmente perché lui non ha preso benissimo questa settimana, quindi a oggi non ci sono programmi ufficiali ma è assolutamente sicuro che la rivedrò solo tra 2 lunedì.

    E diverse volte durante questa settimana mi sono chiesto se quello che volevo di più era fare le vacanze con lei o far soffrire a lui che io facessi le vacanze con lei.

    Una sorta di vendetta, di riscatto.


    E ho capito che l'amore tira fuori la parte migliore di noi, ma se si esagera, si finisce per far uscire anche la parte peggiore di noi.

  • Ed accetta questa situazione (come la accetti tu)?

    A parole no, ai fatti si.

    Esattamente come me.
    Difficile poi stabilire chi si trova nella posizione migliore.

    Lui si sente il tradito, io mi sento quello nell'ombra. Non saprei dire quale sia peggio come posizione.


    A te questa situazione, tolti i giudizi morali, ti va bene?

    Ho fatto un file excel, mettendo l'elenco delle cose che mi vanno bene e l'elenco di quelle che mi vanno male.
    Ho messo un valore da 1 a 10 sia per le voci positive che negative, e il bilancio è a favore di quelle positive.

    Se i giudizi morali fossero un problema non sarei su questo forum.

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