Beh io sono demisessuale...ma se sono preso il desiderio è molto molto forte.
Vi avviso, thread molto deprimente
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Grazie a tutti, le risposte hanno davvero tutte grossi spunti.
Qualunque sia la mia situazione, omosessualità latente, asessualità, incapacità di provare sentimenti, la cosa più deprimente per me è vedere tanti miei amici della mia età, o anche più giovani, oramai sistemati. Amati da qualcuna, dentro a delle relazioni che anche con alcune difficoltà vanno avanti. Non aver mai vissuto tutto questo mi rende tristissimo, alle volte piango.
Penso che parlerò con uno psicoterapeuta altrimenti non vedo nessuna via d'uscita.
Grazie ancora a tutti -
Ok, ma di preciso preciso preciso, cosa è che gli invidi?
L'amore, inteso come sentimento molto intenso per una donna, accanto alla quale sentirti appagato?
La vita di coppia, intesa come alternativa alla solitudine, progetti comuni, condivisione della vita quotidiana?
La famiglia, intesa come possibilità di avere dei figli?
Il sesso, come possibilità di provare attrazione e piacere condiviso con un partner?
Il fatto che loro hanno qualcosa che tu non hai, ma che di fatto invidi perchè è utile e fa parte delle cose da avere per sentirsi realizzati pienamente, ma non perchè ti susciti un desiderio struggente?
Scusa la meschinità dell'esempio, ma io mi sento spesso inferiore agli altri per tutte le cose che non ho fatto nella vita e che non so fare. Però, non è che TUTTE queste cose che mi fanno sentire incapace mi suscitino un grandissimo interesse e desiderio. Io ora mi trovo a invidiare sia chi ha un buon lavoro sia chi ha una relazione di coppia, ma so benissimo che il mio vero rimpianto è per la seconda, mentre un lavoro che mi dia delle soddisfazioni lo invidio sì, ovvio, ma non ho mai pensato che fosse fondamentale per la mia felicità. -
MiChiedoIlPerche.
Ascolta bene.
Il pisello per alzarsi necessita del desiderio. Il desiderio è un emozione e nell'uomo è suscitata sia dagli stimoli visivi sia dagli stimoli affettivi.
Ognuno ha soglie differenti che triggerano il desiderio. Comunemente la soglia più bassa è quella dello stimolo visivo.
Tu semplicemente hai tale soglia più alta e senza L'AFFETTIVITA' NON HAI DESIDERIO.
Ora te lo ripeto.
La signora professionista non ti serve per provare a ficcarlo. Ti serve per stare con una donna, sentire il suo profumo, vederla ridere a cena insieme, POI accarezzarle la pelle e i capelli. POI accarezzarle il seno da sopra i vestiti. CI FERMIAMO QUI.
Inutile dirti che non devi chiamare sta donna e fissarti su "ok devo almeno toccarle le tette dato che l'ho pagata".
SOSTITUISCI LA PAROLA SESSO CON QUELLA COSA UTILISSIMA A UOMO E DONNA CHE E' IL PETTING!!!! -
Grazie a tutti, le risposte hanno davvero tutte grossi spunti.
Qualunque sia la mia situazione, omosessualità latente, asessualità, incapacità di provare sentimenti, la cosa più deprimente per me è vedere tanti miei amici della mia età, o anche più giovani, oramai sistemati. Amati da qualcuna, dentro a delle relazioni che anche con alcune difficoltà vanno avanti. Non aver mai vissuto tutto questo mi rende tristissimo, alle volte piango.
Penso che parlerò con uno psicoterapeuta altrimenti non vedo nessuna via d'uscita.
Grazie ancora a tuttiLa depressione può essere subdola, è un dolore antico che vuole sopravvivere nutrendosi di altro dolore.
Abbi fiducia e prova un percorso di terapia. Non ti arrendere SE non trovi il professionista giusto subito, può succedere, chiunque ha fatto psicoterapia può confermartelo, prova diversi colloqui e poi decidi chi ti sembra adatto alla tua situazione. Fatta chiarezza e "domate" certe emozioni e relativi pensieri, vedrai che piano piano sarà più facile entrare in contatto con la parte "sentimenti" e "relazione".
Per il momento diciamo che hai bisogno di qualcuno che intanto ti guidi fuori dalla nebbia che è troppo fitta per proiettare alcunché.
Ti auguro buona fortuna e facci sapere se ti va. -
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Sinceramente non credo che tu abbia un omosessualità latente, per quanto riguarda l'asessualità indica semplicemente un normale orietamento sessuale dove la persona è semplicemente disinteressata al sesso. Gli asessuali hanno storie, generalmente non hanno problemi nelle relazioni umane. Infatti spesso esistono coppie formate da persone asex, ci sono anche coppie dove solo uno dei sue partner è asex, possono tranquillamente fare sesso se trasportati emotivamente la loro funzionalità sessuale è perfettamente normale. Se credi che il problema possa essere quello, ti consiglio di iscriverti anche in una board o in forum di persone asessuali, mi sembra che il più grande in Italia si chiama AVEN. Magari giusto per vedere se trovi delle affinità con persone che si identificano in questo orientamento.
Anche io penso che l'esperienza con una escort possa aiutarti, quanto meno per cercare di sbloccare alcune tue inibizioni a livello di affettività. -
Riapro questo thread a distanza di tre anni perché di acqua sotto i ponti ne è passata. Nella mia mia povera testa sono successe tante cose, aiutato anche, per qualche mese, da uno psicoterapeuta.
Sono semplicemente gay. Punto.
Ho impiegato 40 anni ad ammetterlo a me stesso, e per anni, pur sapendolo nel mio intimo profondo, non l'ho mai accettato per due motivi: il primo è che non volevo darla vinta a mio fratello e ai bulli, il secondo è che avrei, semplicemente, voluto essere come gli altri. E per come gli altri intendo uscire con una ragazza, parlare con i miei amici di ragazze, condividere le stesse esperienze ecc. Tutte cose che non ho mai potuto fare in quanto omosessuale. Un omosessuale non in grado di accettarsi.
Così come da piccolo non ho mai potuto condividere cose "normali" con altri ragazzi quali fare sport insieme, andare al mare o in bicicletta, da grande mi ritrovo a non poter condividere con loro il parlare di una ragazza, il diventare padre e tutte quelle altre cose che fanno i ragazzi/uomini.
Ho sempre mentito a me stesso. Anche quando guardavo una ragazza o andavo a parlarci lo facevo solamente perché volevo essere e sentirmi come gli altri, lei non mi interessava minimamente. Sono sempre stato attratto dai ragazzi, e l'ho ammesso a me stesso alla veneranda età di 40 anni, buttando anni della mia vita dietro a una bugia. Anni che nessuno mi darà mai indietro.
Ora si pone anche un altro problema: "ok, sei gay, trovati un ragazzo, è pieno" direte voi. Il punto è che non sono mai stato minimamente attratto da un ragazzo omosessuale. Attenzione, non è omofobia, è proprio mancanza di desiderio e di attrazione, forse perché rivedo me stesso in loro, quella parte di me stesso che odio profondamente. Mi sento attratto, e fortemente, solo da pochi ragazzi eterosessuali. E il motivo per cui sono tornato su questo forum a parlare un po' con chi avrà voglia di leggermi, è che per l'ennesima volta sto soffrendo perché mi sono invaghito completamente di un ragazzo eterosessuale, e la cosa mi distrugge profondamente.
E' già accaduto altre volte in passato, poco tempo fa con un collega, prima ancora sempre con un collega, e poi con qualcun altro ancora. Invaghirmi, sognare di passare del tempo con loro, anche intimamente, volersi bene. Farsi delle illusioni sulla loro sessualità per poi vedermi la verità sbattuta in faccia. Lo so cosa state pensando, sembrano i discorsi di un ragazzino scemo, forse lo sono, ma vi assicuro che questa situazione, nel suo complesso, mi fa soffrire in modo indicibile. Quando ho la certezza che siano eterosessuali soffro fino a chiudermi in casa e piangere. E' vero che dopo un po' mi passa, ma questo mi sta portando a chiudermi e a non voler avere più rapporti sociali con la gente, rendendo la mia situazione psicologica ancora più delicata.
Arrivo quindi a chiedermi che senso abbia la mia vita. Ho un bel lavoro, posso viaggiare, spendere, ma sono f∙∙∙∙∙∙∙∙∙∙e solo. Nessuno dei ragazzi dei quali mi invaghisco contraccambierà e non sento nessuna attrazione per quelli come me. Ci sono dei momenti nei quali soffro tanto, mi basterebbe un abbraccio, che purtroppo non c'è. Non c'è mai stato.
Tempo fa lo psicoterapeuta mi chiese se avevo mai ricevuto un abbraccio, iniziai a piangere senza rispondere. Grazie per avere letto fin qui, non siate duri, vi prego. Lo sono già io con me stesso.
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Ciao, non devi pensare che la tua sofferenza non sia comprensibile o da sottovalutare, io non sono gay ma sono vergine perché sono bloccata, ho lasciato andare la persona che mi piace perché ho visto che tanto non avrei vinto la battaglia contro me stessa. So cosa vuol dire la solitudine, il volere un contatto intimo da anima a anima con qualcuno per non sentirsi un fantasma. Io ti abbraccierei, se ti conoscessi, perché ti capisco, come anche capisco che ti piacciano gli etero perché se non ti piacciono le donne tu in realtà sai che intimamente al di sotto della corazza fisica i gay spesso sono donne: la loro anima è femminile, ma tu cerchi un uomo, una persona che abbia l'animo di un uomo, e così sei da solo e in trappola.
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Ascolta, in realtà non tutti gli uomini gay hanno un animo femminile o effemminato, mi ricordo una coppia che gestiva un baretto molto caratteristico in stile cinese in cui andavo spesso a prendere il the, io li conoscevo ma non avresti mai pensato che fossero gay dalla sensazione che davano. Sicuro di non volere proprio, con molta selettività, concedere una possibilità agli uomini gay? Provare a conoscere qualcuno senza troppe aspettative, e anche scartarne a decine finché non ti capiterà magari qualcuno che va bene? Concedere a te stesso una via di uscita dalla sofferenza in cui ti trovi? Magari la vita, e le persone, ti sorprendono se non ti chiudi.
Lavorare sull'odio che provi per scioglierlo non sarebbe una cattiva idea, anche perché è immotivato, non hai nulla di male. Sì, ok sei diverso dallo standard, anche chi non ha una gamba non può andare in bicicletta ma non ha senso che odi sé stesso per questo, non parlerai di ragazze coi tuoi coetanei, il mondo è vario, qualcuno con cui parlare di interessi in comune ci sarà. Non guardare a maschio o femmina, etero o gay, non creare così tante divisioni, almeno nelle amicizie siamo esseri umani.
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