il nulla all'orizzonte

  • L'esperienza è una forma di facilitazione nella soluzione dei problemi ma bisogna tenere conto di un fattore che ha modificato di molto l'evoluzione della società umana: la tecnologia.

    Se è vero che un soldato esperto avrebbe, nella teoria classica, più probabilità di sopravvivere di un novellino, oggi un corpulento veterano armato di mitra di ultima generazione può essere ucciso a distanza da un drone guidato da un occhialuto mingherlino operatore che opera da un migliaio di km di distanza.

    Oggi, un ragazzo o una ragazza inesperta e senza significative esperienze sessuali può acquisire una grande quantità di informazioni che prima era solo frutto di esperienze (dirette o mediate) in poco tempo. Questo perché la tecnologia permette di avere accesso alle informazioni e dunque al know-how (come si fa).
    Ci sono tutorial di ogni genere in Rete. Oggi si arriva ad un appuntamento con un bagaglio di conoscenze inimmaginabili 30 o 40 anni fa.

    Direte, ma bisogna trovare il partner. Anche qui la risposta è nella tecnologia. Invece di scendere al bar o passeggiare lungo il corso, si ha la possibilità di chattare, interloquire con un'infinità di persone. Poi, occorre fare la conoscenza diretta e vedere come sono le persone dal vivo. Quello, grazie al Cielo, non è sostituibile da mezzi tecnologici.

    E poi, bisogna contare sulle possibilità che la vita offre, spesso del tutto casualmente, semplicemente frequentando posti, musei, negozi, scuole, luoghi di lavoro, ecc.

    Dunque, contesto che vi sia il nulla all'orizzonte. Vi sono innumerevoli possibilità e bisogna tentare, buttando alle ortiche tante precondizioni e preconcetti.
    Armarsi di prudenza e buttarsi nella mischia !

    P.
    (-----------;)-------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Io comunque vado in chat nazionali, non cittadine, non sapevo neanche esistessero cittadine.

    Infatti tutte le chat sono "nazionali", solo che ci dovrebbe essere la possibilità di indicare in quale luogo d'Italia sei tu e di conseguenza ti seleziona automaticamente persone del tuo territorio, tutto qui.

    Pensando a Tinder ad esempio che se non sbaglio va direttamente con i Km. Per quello ho dato per scontato che le persone con cui chattassi fossero della tua regione/provincia al massimo.

    E anche se non è detto neanche quello, spero di trovare qualcuno ora che trovo lavoro ( un'attestato e quindi una soddisfazione me la sono presa!! ), io "purtroppo" ho bisogno di un po' di incontri per farmi smuovere qualcosa, non mi è mai capitato il colpo di fulmine.
    Grazie :*

    Ma devi sempre basarti sul "live" ... se aspetti il colpo di fulmine campa cavallo Creamy ...

    L'altro giorno ero in farmacia ad aspettare il turno, guardavo lo smartphone quando alzo gli occhi e in un secondo ho una "visione" ... ragazzo con occhi verdi, capelli lunghi castano chiaro stile vichingo, pelle ambrata, viso da modello proprio ... insomma un bonazzo da paura.

    Questo ragazzo l'avevo incrociato in una chat tempo fa, mi aveva pure scritto e non mi diceva assolutamente niente. L'avevo scartato perché mi aveva dato l'impressione di un narciso "bello ma senza anima", preso dai selfie, ecc. Invece a vederlo dal vivo ... era ancora meglio che in chat perché "imperfetto", vestito abiti di giornata, a fare la fila come tutti. Insomma persona "normale".

    Questo per dire, cio' che vedi attraverso un "profilo" nel bene (tipo un colpo di fulmine) o nel male (non ti dice niente) non sempre corrisponde alla realtà. Devi necessariamente passare all'incontro reale per poter "decidere". Altrimenti rimani nell'ambito delle idealizzazioni.

    DALI :hibiscus:

  • Infatti JUNIZ è questo il lato negativo delle chat: in alcune sembra che gli utenti siano proprio in una vetrina, come Smart Phone messi uno accanto all altro per essere visti e scelti. Scorri le foto e scegli praticamente d istinto. Soprattutto quando x noia clicchi più in fretta.
    Cosa può risultare? Cosa clicchi, cosa scegli?

    Dal vero le persone sono tutt altra cosa. E qui ci rimettono alla grande quelli che con le apparenze non ci sanno fare, che hanno telefoni umili con fotocamere mediocri o sono negati per le foto.

    Poi, una volta ho parlato con mia madre e lei mi ha fatto riflettere sul fatto che le chat sono finalizzate all appuntamento, mentre ai suoi tempi ci si vedeva solo in carne ed ossa per strada, ci si conosceva senza un fine prestabilito, così come si era e questo era più spontaneo.

    Eppure non restavano single.

  • Infatti tutte le chat sono "nazionali", solo che ci dovrebbe essere la possibilità di indicare in quale luogo d'Italia sei tu e di conseguenza ti seleziona automaticamente persone del tuo territorio, tutto qui.

    Pensando a Tinder ad esempio che se non sbaglio va direttamente con i Km. Per quello ho dato per scontato che le persone con cui chattassi fossero della tua ni.

    Allora non sono esperta di chat e non le avevo mai guardate ma il messaggio di Creamy mi ha messo curiosità. Così sono andata a vederne una che fa vedere gli iscritti SENZA essere iscritti...è la prima che mi ha proposto Google .
    Allora ti fa scegliere con un menù a tendina cosa vuoi :
    -maschio / femmina
    -età divisa per 3,4 fasce
    -provincia italiana(!!!)
    Cioè gli stessi concetti di scelta dell utente che usano per macchine ,hotel, ecc
    Hanno quasi tutti la foto (non si sa poi se reale o meno) più chi vuole l album...ragazzi ho guardato per curiosità un tipo ...aveva messo tutte le foto coi pantaloni lunghi ,le mani in tasca e il petto nudo e villoso...tipo anni 80...
    Comunque non giudico. ..un modo come un altro per fare conoscenze ....bravo chi si butta ...io non riuscirei ho troppi pregiudizi. ..

  • Mi inserisco nella discussione sia perché mi sento come l'autrice del post ma al maschile (anche se ho 25 anni), sia perché vedo che si parla di chat. Visto che ci sono molte ragazze chiedo: nei social e nelle app di incontri ho molte foto che mettono in mostra il fisico a petto nudo o in canotta, perché sono molto orgoglioso di quello che ho ottenuto (fisico mooolto sopra la media) col duro lavoro in palestra dopo essere stato sovrappeso fino ai 17 anni. Ho anche qualche foto ben vestito ma sono in netta minoranza per cui ho l'impressione di "vendermi male". Secondo voi posso passare per un tipo troppo vanesio/superficiake? Perché credo di essere un bel ragazzo ma quasi nessuna risponde. In verità ho molte altre passioni e sono un laureando in una facoltà scientifica, però davvero avendo sempre ambito ad un bel fisico muscoloso e magro ora che ce l'ho pensavo facessi bene a mostrarlo spesso... :S O forse un "ciao! :) " è troppo banale e vi aspettate di più? Inoltre come l'autrice del topic impazzisco quando qualche ragazza ha nella descrizione verbi avere senza h e preposizioni con... forse un altro mio difetto è che parlo al contrario troppo freddo e preciso nei messaggi successivi al primo, non so... Avete qualche consiglio?

  • Cara Creamy, secondo me tu commetti due errori fondamentali, anzi tre... Il primo errore è aver puntato sulle chat per conoscere qualcuno: una specie di mossa disperata, una extrema ratio che, però, da quello che scrivi, non mi sembra adatta a te ( e che, non dimenticarlo mai, presenta anche qualche rischio.. ).
    Il secondo errore è quello di frequentare nella vita reale solo persone "spacciate", come le definisci tu, persone, cioè, che hanno perso quasi la speranza di potersi costruire un giorno una vita sentimentale e persino sociale soddisfacente. Persone che non possono che aiutarti ad andare a fondo con loro.
    Il terzo errore è quello di voler "pianificare" a tutti i costi l'incontro "giusto": incontrare la persona con cui costruire una storia, anzi "la" storia d'amore della vita, non è qualcosa che si possa organizzare come se si trattasse di un affare di lavoro... Può capitare in qualunque momento, anche andando a fare la spesa al supermercato, e potrebbe non capitare mai anche frequentando dozzine di chat o andando tutte le sere in un locale diverso... Questa è una eventualità che bisogna pendere in considerazione perché fa parte della vita. Ciò a cui puoi e devi puntare, invece, è costruirti una vita sociale soddisfacente, una rete di amici con cui vivere esperienze gratificanti indipendentemente dal coinvolgimento sentimentale... Ma per ottenere questo risultato, più che le chat ( s'è capito che non mi stanno molto simpatiche?... ) dovresti frequentare luoghi reali di aggregazione, palestre, scuole di lingue, associazioni di VOLONTARIATO impegnate nel sociale... E poi dovresti cercarti un lavoro, mi sembra di aver capito che non ne hai uno: oltre a permetterti di aprire i tuoi orizzonti sociali, di darebbe anche quella indipendenza economica che ti gratificherebbe e ti renderebbe anche più tranquilla e aperta al mondo.
    Auguri.

  • Pivaldo: ma la tecnologia dà informazioni a livello teorico, poi ti devi trovare nella situazione. Un esempio stupido il bacio, devo trovarmi nella situazione per vedere com'è , cosa devo imparare da uno schermo??? Ma proprio nei primi approcci, anche prima del bacio, una persona che ha avuto le sue conoscenze passate, penso sarà più schietta e diretta di me, io ad esempio non so magari captare le intenzioni di un'altra persona e via dicendo. Quindi un po' è come dice Solitario, anche se ad esempio. Solitario non ha messo in conto che per fortuna esistono persone che sanno apprezzare anche una ragazza o un ragazzo senza grandi esperienze, diciamo che guardano altro, di conseguenza ti facilitano molto la confidenza e la fiducia.

    thor, purtroppo neanche a me fanno esaltare le foto con i bicipiti in bella vista. Come forma di saluto, magari agganciati a qualcosa che hai visto nel profilo " Oh che bello anche tu conosci questo cantante? Anche tu hai un barboncino? Complimenti hai bei gusti in fatto di...etc "

  • Ma io intendevo il colpo di fulmine, sempre nel live! Ho bisogno di vedere la persona tre o quattro volte, ogni volta si aggiunge un qualcosa in più.

  • Creamy capisco le tue remore, la tecnologia moltiplica le possibilità di contatto ma le "avvolge" in tutta una serie di rappresentazioni spettacolari che bisogna fare saltare prima di arrivare "al dunque" inteso come la persona reale che hai davanti. E se non è solo sesso e aspetto che interessano, ma quel quid di coinvolgimento che cerchi tu, a volte fa più girare a vuoto che altro.
    Da questo punto di vista capisco quello che scrive Postonelmondo, e in effetti essendo cresciuta nella penultima generazione che ha fatto a meno per lungo tempo di app e social per incontrarsi e piacersi, confermo che forse era questo il motivo di una certa "facilità" in più , c'era solo il faccia a faccia, in qualunque modo, e questo poteva diminuire la quantità di contatti ma rendeva subito quei contatti capaci di dirti molte cose che fra chat e foto chissà quando le sperimenti.
    Cioè se ci si piace "a pelle". Com'è davvero lo sguardo di qualcuno non quando posa per un pubblico della sua mente ma quando interagisce con altri esseri umani reali, in carne sangue e sentimenti. Come si muove, come parla... tutte cose che danno "informazioni" ineffabili ma molto , molto più importanti per piacersi e "conoscersi" di quanto non possa fare nessun profilo social e su app.

    Tuttavia penso sarà possibile usare queste app in modo più "costruttivo" e lascio la parola a Juniz :D

    Per quanto riguarda esperienze, paragoni bellici etc... Ragazzi, nei sentimenti ogni volta è la prima volta o non stiamo parlando di sentimenti. C'è un limite molto forte a quello che le esperienze, poche o tante che siano, può dirci di una persona "nuova" e mai conosciuta prima. E meno male, aggiungo, altrimenti stiamo inguaiati.

    L'esperienza fa conoscere qualcosa in più di come funzioniamo noi, in certe situazioni, ma nemmeno più di tanto perché le situazioni comunque cambiano sempre almeno in qualche dettaglio: e non ci dice e non ci garantisce come sedurre e risultare desiderabili agli altri. Più importanza diamo a quest'aspetto, più vuol dire che stiamo facendo parlare la nostra ansia e/o partiamo dall'idea che le persone che conosciamo siano fotocopie, perciò quello che ho vissuto con X , Y e Z mi servirà anche con J che tanto è uguale a loro. Cosa che semplicemente non è reale.

  • Le mie sono semplicemente le parole di chi è aperto alla vita anche al di là delle proprie impressioni e ascoltando, vivendo, guardandosi attorno, vede e ha visto andare a catafascio anche le vite e le relazioni di chi ha fatto quelle mitologiche esperienze giovanili che vengono mitizzate principalmente da chi non le ha vissute, ma che per chi le ha vissute si rivelano né più né meno che una parte del percorso spesso non solo non decisiva nell'essere sereni e vivere bene, ma a volte addirittura controproducente.

    Parole sante.
    Nel mio entusiasmo (vedere come facevano tutti nella comitiva estiva) mi misi insieme ad una mia coetanea, a 14 anni. Ma al di là di qualche bacetto e lo stare accanto all'altra, non sapevo nulla del sesso, delle zone erogene femminili, del petting, ecc..
    E non combinai niente, non capendo cosa fare nell'intimità. L'anno dopo, la mia ex venne catturata da un giovane di provincia, ma con esperienza, che combinò parecchio, e mi fece sentire un miserabile. Mi diedi al tennis …

    Ancora oggi, lo considero un'esperienza da incubo, sulla quale ho imparato ad ironizzare con il tempo.

    Poi, cominciai a capire, assorbendo come una spugna le notizie che circolavano, dai fumetti porno alle riviste pornografiche, ai racconti dei compagni di scuola più intraprendenti. A 17 mi misi con colei che poi divenne mia moglie, la quale aveva avuto un paio di esperienze significative e se proprio non mi insegnò mi assecondò, aggiuntando il tiro.

    In conclusione, un'esperienza negativa giovanile, dalla quale riuscire a trarre una lezione ("mai più così ignorante").

    Pivaldo: ma la tecnologia dà informazioni a livello teorico, poi ti devi trovare nella situazione. Un esempio stupido il bacio, devo trovarmi nella situazione per vedere com'è , cosa devo imparare da uno schermo??? Ma proprio nei primi approcci, anche prima del bacio, una persona che ha avuto le sue conoscenze passate, penso sarà più schietta e diretta di me, io ad esempio non so magari captare le intenzioni di un'altra persona e via dicendo. Quindi un po' è come dice Solitario, anche se ad esempio. Solitario non ha messo in conto che per fortuna esistono persone che sanno apprezzare anche una ragazza o un ragazzo senza grandi esperienze, diciamo che guardano altro, di conseguenza ti facilitano molto la confidenza e la fiducia.

    Cara Creamy, confesso che con un bel pezzo di vita trascorsa, un paio di matrimoni, relazioni brevi ed una trombamica all'attivo …. non so baciare. Ma faccio come nel ballo, mi lascio trasportare dalla partner. E ricordo dei baci travolgenti ed indimenticabili.

    Non so replicarli. E se finiamo con tamponare di naso, mi faccio una grande risata, che normalmente contagia la sfortunata e rende poi più facile il prosieguo …

    Quanto ai segnali delle donne, sono sempre stato una frana. Se no ricevo segnali molto espliciti, non mi muovo.

    P.
    (------------;)---------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

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