trio velenoso

  • L'imposizione di cui parli scatterebbe se lui avesse cambiato qualcosa in corso d'opera e per futili motivi.

    Bruce, se rileggi quanto ha scritto la nostra amica lei dice: "tutte le sue ex hanno sempre sofferto amaramente la sua ossessiva presenza nella vita di lui, ma lui ha sempre imposto questa donna a tutte, a volte persino a letto, giustificandosi e dicendo che lei era una parte importante della sua vita e non poteva farne a meno". Più imposizione di così!!

    Ps: in realtà al di la delle imposizioni (o presunte tali), l'aspetto saliente sono le altre che le hanno accettate.

  • Grazie a tutti per le risposte, più o meno belle e forti.
    So bene di essermi messa in a situazione in cui non dovevo, ma non avevo tenuto in conto la possibilità di innamorarmi o di essere amata e addirittura scelta come la donna con cui convivere da 3 mesi e di cui essere geloso.
    Nè io nè lui pensavamo di innamorarci e di poterci e poter fare tanto male.
    Veder lui soffrire di questa situazione, del fatto di doversi trovare dei ritagli di tempo per la "moglie" (chiamiamola così che è meglio a questo punto) e voler trovare in me delle colpe, attaccandosi alla gelosia per i tanti amici, ex attorno, per dare una giustificazione al suo comportamento e alla sua esigenza di passare del tempo con lei, ha innescato in me un meccanismo per il quale mi sono ritrovata ad allontanare tutti per dimostrargli che le mie non erano esigenze insormontabili a differenza della sua. Tutto questo processo di cose mi ha portato a credere che davvero potesse cambiare qualcosa, io davvero lo amo e non volevo essere io la causa dell'impossibilità di questa storia.
    Il tempo, i mesi, le ore e i giorni passati felicemente assieme hanno fatto il resto, mi sono ritrovata sola e più innamorata che mai
    Lui adesso potrebbe star sereno con lei al suo fianco, visto che l'intrusa che sarei io non c'è più, non è un tipo a cui piace star da solo, ma a quanto pare nemmeno con chiunque...nemmeno con sua "moglie"
    Quindi spiegatemi o meglio cercate di farmi capire che senso ha tutto questo
    Non riesco a farmene una ragione, ho superato di tutto in vita mia, ma da questa cosa che da fuori sembra così scontata e banale io non riesco a venirne fuori.
    Sono triste, mi manca, mi chiedo se mi pensa e tutte quelle cavolate da stupida innamorata quale sono
    Spero e sogno che mi chiami non so neanche io per dirmi cosa...di far tornare tutto come prima? non so gestire questa situazione
    Sto male

  • C'è assai poco da dire, ti sei tirata fuori dal gioco, purtroppo troppo tardi. La tua amica l'hai persa nel momento in cui avete iniziato a gareggiare per un pene. Errore comune in chi non è consapevole delle qualità femminili.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Bruce, se rileggi quanto ha scritto la nostra amica lei dice: "tutte le sue ex hanno sempre sofferto amaramente la sua ossessiva presenza nella vita di lui, ma lui ha sempre imposto questa donna a tutte, a volte persino a letto, giustificandosi e dicendo che lei era una parte importante della sua vita e non poteva farne a meno". Più imposizione di così!!

    Ps: in realtà al di la delle imposizioni (o presunte tali), l'aspetto saliente sono le altre che le hanno accettate.

    Concordo con quella tua ultima considerazione e ti spiego perché non ho considerato la parte che vai evidenziando.

    Quando leggo riferimenti eccessivamente indiretti nel racconto di una sola delle parti: tendo a svalutarli, perché probabilmente non sono proprio realistici. Lo faccio perché la versione che ascoltiamo noi solitamente è infarcita di piccoli auto-inganni atti a sostenere la tesi di chi scrive, per quanto imparziale si sforzi di essere. E' naturale.

    Probabilmente quando questo uomo conosce una nuova donna non parla di certi argomenti "scomodi", così come faranno queste "nuove donne" con i problemi loro. Se però queste tizie hanno sopportato questa "amante perenne" è perché la cosa è emersa (o è stata dichiarata). Da quel momento in poi c'è l'imposizione, ma dura quel tanto che basta alla compagna di turno per capire che lui non la mollerà mai. Dopo di che la palla passa in mano alla compagna di turno che si auto-impone di restare a quelle condizioni.
    Ora, se questa amante perenne emerge presto: ok. Diversamente ovviamente ci troviamo di fronte a un terribile ricatto amoroso.

    Però il caso in specie non ha queste caratteristiche. Lei lo sapeva sin da prima e sapeva anche tutta le storie precedenti.

    Lui adesso potrebbe star sereno con lei al suo fianco, visto che l'intrusa che sarei io non c'è più, non è un tipo a cui piace star da solo, ma a quanto pare nemmeno con chiunque...nemmeno con sua "moglie"

    Il fatto è che questa donna per lui non è una moglie e probabilmente non vuole che lo sia mai. Se lui si mettesse a convivere con questa tizia: probabilmente tra di loro non funzionerebbe. Nella convivenza emergono tutti quei fattori che di fatto rovinano un rapporto tra amanti.

    Per poter capire questo concetto devi sforzarti di pensare con un paradigma amoroso diverso dal tuo, diverso da quello standard di matrice cattolica. Prova a dare per scontato che sesso e amore non coincidano (tipico maschile), che si possa amare più di una persona in modo diverso e che nell'amore non esista il concetto di possesso.

    Secondo questi parametri, che sono verosimili per un uomo della sua epoca: lui può amare in un modo la moglie, in un altro l'amante di sempre, e decidere di convivere con la donna con cui è disposto a rischiare di "bruciare" il rapporto (per via delle controindicazioni della convivenza di cui scrivevo prima).


    Gli amori che coronano in convivenze, anelli e sicurezze: tendono a implodere proprio per via dell'idea di possesso che una delle parti (o entrambe) mettono in campo, arrogandosi indebiti diritti negli spazi del partner. Si tratta di sconfinamenti di libertà dati dal contratto sociale (e legale) che limitano la libertà di movimento dei componenti della coppia. Il matrimonio, addirittura, può essere un carcere per la parte (legalmente o psichicamente) più debole.

    Gli amori "perfetti", quelli che non scadono in questi comportamenti degenerativi per la coppia, sono quelli incompiuti, quelli dove ognuno resta a casa sua e ha l'illusione di essere libero.

    Lo so che sembra una cosa egoistica, ma è una cosa lecita (oltre che naturale). Si tratta anche di punti di vista, insegnamenti e diverse necessità. Chi ha una mentalità libera e allo stesso tempo tradizionale (come gli uomini anni '60): potendoselo permettere non rinuncerebbe all'amante, ma neanche alla compagna.

    La "donna strana" in questa storia è proprio l'amante. Per qualche motivo (a me) oscuro non mette in atto quelle dinamiche di possesso che spingono l'amante a diventare compagna di vita.

    Quindi spiegatemi o meglio cercate di farmi capire che senso ha tutto questo

    Ci ho provato con quanto scritto sopra.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • mi sono ritrovata ad allontanare tutti per dimostrargli che le mie non erano esigenze insormontabili a differenza della sua

    A me sembra che ti sia data da sola la spiegazione più esauriente : quella che lui ha di lei è un'esigenza insopprimibile.
    A dirlo sono i fatti, non io.

    Decenni (non tre mesi) di menage inossidabile stanno lì a certificare qualcosa di molto importante.
    Ed è qualcosa che vive di forza propria : non ci sono matrimoni, non ci sono figli, non ci sono interessi economici, non c'è nulla oltre il LEGAME tra un uomo e una donna.

    Questa è una coppia di solidità impensabile.
    Nella assoluta rarità di questo dato, sarebbe ulteriore rarità che ad esso siano arrivati, lui e lei, per pure affinità elettive.
    Intendo dire che di solito c'è un dominus tra i due.
    E non è detto che sia lui.
    Anzi : il suo soffrire per la tua uscita di scena, se è soffrire autentico, mi fa pensare che non sia lui il regista di questo copione.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Il fatto è che questa donna per lui non è una moglie e probabilmente non vuole che lo sia mai. Se lui si mettesse a convivere con questa tizia: probabilmente tra di loro non funzionerebbe. Nella convivenza emergono tutti quei fattori che di fatto rovinano un rapporto tra amanti.

    Lei ha sempre voluto una storia con lui, ma lui si è sempre giustificato dicendo che si sarebbero persi, che sarebbe finita
    Anche a me ha dato la stessa versione, sa per certo che non funzionerebbe perchè si annoierebbe,per lavoro passano tanto tempo assieme durante il giorno... circa 10 ore al giorno per 5 giorni a settimana e spesso non vanno d'accordo.

  • Ora, se questa amante perenne emerge presto: ok. Diversamente ovviamente ci troviamo di fronte a un terribile ricatto amoroso.

    Però il caso in specie non ha queste caratteristiche. Lei lo sapeva sin da prima e sapeva anche tutta le storie precedenti.

    si è vero io sapevo tutto da anni, ma lei ultimamente negava il suo sentimento e diceva che non era più l'uomo che aveva amato. Fu lei stessa a dirmi "per me non ci sono problemi, meglio tu che un'altra"
    Mi chiedeva di esserci perchè portavo allegria in lui, rallegravo le loro giornate...del resto eravamo prima di tutto amici, per me era naturale passare del tempo con loro, poi diventò un'esigenza per me e motivo di gelosia per lei

  • Ora non prendetemi per folle, o fatelo pure, tanto ormai mi rendo conto di esserlo.
    Io non ho mai voluto eliminare lei dalla sua vita, era mia amica, assieme ne abbiamo passate tante, e per quanto possa sembrarvi assurdo dispiaceva anche a me saperla triste o messa totalmente da parte a causa mia.
    Più volte sono stata io a dire a lui...andate a cena fuori, chiamala, mandale messaggio. Una volta hanno litigato e l'ho pregato per 3 giorni di far pace con lei, sapevo che non stava bene a causa della lite e mi dispiaceva
    Ho provato a mantenere un equilibrio sano per tutti, soffocando gelosie ed ansie, ma non ci sono più riuscita.
    La cosa più logica è scappare da questa storia, indubbiamente.
    Ma i sentimenti ? e se davvero fosse amore ?
    E' giusto rinunciare per paura ed insicurezza? lo so che è soggettivo e dipende da quanto uno è disposto a mettersi in gioco...
    Mi rendo anche conto che gli anni di differenza tra me e lui (17 anni) non gli danno la certezza di un futuro che lui invece trova in lei.
    Io per motivi miei personali la parola futuro non la pronuncio neanche, per me ogni giorno è un dono e lo vivo come tale
    Forse questo mio "modo di essere" lo spaventa ancora di più
    Vorrei averlo vicino il più a lungo possibile, io so soltanto questo
    Vorrei poter sapere che mi ama al punto di non sentire la necessità di andare anche con lei, lui mi diceva che era così, ma io non gli credevo e quando litigavamo lui la prima cosa che faceva era correre da lei, elogiare lei e la sua "santità", dirmi che ci avrebbe fatto l'amore, poi magari vedevo lei diversa, strana con me, fredda, a volte quasi soddisfatta delle nostre liti e impazzivo, me la faceva odiare in qualche modo.
    Non voglio giustificarmi, so di avere tante colpe, se non lo amassi non starei a distruggermi e vivrei questa storia con la leggerezza che merita.
    Ma tutte le sue belle parole per me, tutto quello che mi diceva di sentire nei miei confronti che fine ha fatto?

  • Domanda: cosa hai ottenuto di buono da questa relazione? Forse da questa risposta potrai iniziare a districarti da questa situazione premesso che almeno da come la racconti la "Trombamica" (se non è copyright vorrei aggiungerlo al mio vocabolario), ha un ruolo insostituibile nella vita di lui quindi A) accetti di essere come tutte le altre (magari un domani scaricata anche tu), B), speri che tu rappresenti per lui la chiave di volta per scaricare una volta per tutte la "Trombamica", C) mandi tutti e tutte a quel paese.

    Ho puntato tutto sull'opzione C
    Ma in cuor mio spero nell'opzione B ...ma cosa fare? come fare? pazientare? subire? :dash:

  • ntendo dire che di solito c'è un dominus tra i due.
    E non è detto che sia lui.
    Anzi : il suo soffrire per la tua uscita di scena, se è soffrire autentico, mi fa pensare che non sia lui il regista di questo copione.

    Che intendi? che sia lei a "manovrare" lui?
    Lei ha sempre puntato molto sulla sua malattia.
    Lui, anni fa, quando lascio moglie e figli per un'altra donna, ebbe il coraggio di metterla fuori anche lei dalla sua vita per 2 anni.
    Il caso purtroppo volle che in quegli anni a lei fu diagnosticato un cancro all'intestino, che si risolse con un intervento.
    Lei ha sempre sostenuto, che tutto successe per il troppo stress dovuto alla fine della storia con lui.
    Lui si convinse talmente tanto di questo che, ancora oggi vive con il senso di colpa.
    Quando parlavamo io e lui, di quanto fosse ingiusto il fatto che io la domenica a pranzo dovevo tornare a casa mia, per dare a lei e lui la possibilità di pranzare e vedersi un film assieme, senza la mia presenza su richiesta esplicità di lei , lui mortificato, triste e confuso mi diceva "che devo fare? non la posso abbandonare, ti rendo conto che si fa venire un altro cancro?"
    Lei ha sempre puntato molto sul vittimismo, se lui non le dedicava del tempo, lei accusava dolori e malesseri, che per carità non voglio pensar male...ma tutte le volte mi sembrava quasi assurdo

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