Fine rapporto con un borderline

  • Quanto dici è tutto vero e giusto, ma non giustifica il loro comportamento.

    Non ho mai avuto alcuna intenzione di giustificare il loro comportamento. Però so bene che le vittime dei borderline ne escono meglio e più a lungo (perché esiste la ricaduta) solo se capiscono le reali ragioni che stanno alla base della dinamica. Per capirle bisogna dirla tutta: non basta dire che sono dei mostri malvagi; che peraltro è una definizione errata.

    Sono persone che si comportano in modo totalmente irrispettoso del prossimo e dei suoi sentimenti e della sua libertà e individualità; e lo fanno seguendo schemi dettati da una alterata percezione e gestione delle emozioni (oltre che da altro). Conoscere vagamente come funziona la malattia: aiuta anche le vittime.

    Ognuno in sè è vittima di qualcosa, si tratta di esseri umani. Ma nella dinamica dei rapporti che stiamo trattando in questo thread, il borderline è il carnefice e non è in alcun modo la vittima

    Non lo era fin tanto che non è stato detto che "non è MAI vittima" con tanto di punti esclamativi. A un'affermazione che ho riconosciuto come falsa: ho risposto.


    Lo dico anche per te: credere che il tuo ex sia solo un mostro demoniaco intenzionato unicamente a farti del male: non ti aiuterà ad elaborare meglio la cosa, soprattutto (leggi bene questa parte) quando e se avrai modo di sapere che lui entro breve starà facendo la stessa identica cosa (se non peggio) a qualcun'altra.


    Come anche un altro utente ha raccontato in questo thread (e in molti altri): il partner border dopo la fine della relazione si ri-attacca a qualcun altro e ricommette gli stessi identici errori. Spesso "si rivale" sul partner precedente fingendosi felice e millantando una nuova fantastica vita.

    Se non si capisce e non si considera minimamente il perché tutto questo accade, cosa è vero e cosa no: si rischia di avere un secondo trauma nel credere che la propria relazione con lui sia stata inutile, ci si svaluta, si pensa di essere una nullità, si rischia di sentirsi in colpa.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Vi ingannerà dicendovi che vi aspettava da una vita, che l'avete smosso dentro dalla prima volta che vi ha visto passare con quel vostro fare che l'ha subito colpito dritto al cuore, facendogli provare qualcosa che non aveva mai provato, qualcosa di troppo grande, vi dirà che non ha mai amato così profondamente, che se un Dio c'è beh sta iniziando a crederci perché non potrebbe spiegarsi altrimenti il miracolo di avervi incontrato, che è sconvolto dalla forza di un amore tanto grande che non credeva possibile neanche nei sogni, che per lui siete troppo grande e non riesce ad abbracciarvi tutta, che si sente innalzato da questo amore, poi si metterà a piangere commosso dalla bellezza del vostro amore così prezioso, e sempre piangendo vi dirà che non vi merita (verissimo), che grazie a voi ha finalmente capito cosa vuol dire vivere e tutte queste bellissime c∙∙∙∙∙e.. BALLE

    Che nervoso!! stesse identiche parole della mia ex, UGUALI!! Che aveva già capito dalla prima volta che mi ha visto che ero quello adatto a lei (ma intanto c'erano altri nel primo periodo, che singolarità) e pianti annessi.
    Comunque il mio psicologo sta cercando di farmi a tutti i costi virare i miei pensieri sul presente invece che fissarmi sul passato/futuro, in linea generale ma anche sulla mia ex. Praticamente etichettare come pensieri del passato o futuri come "inutili o non pertinenti" in quanto, giustamente, non si possono cambiare o prevedere e generano ansia/depressione. Cioè sto cercando inoltre di controllare ciò che non posso controllare: sapere il perchè la mia ex ha fatto così e mi ha lasciato non accettando il fatto (ovviamente non gli dico che so che è border/narcisa/istrionica visto che è in cura da lui), sperare che altri si accorgano come è lei veramente perchè non si facciano del male a loro volta (amica in comune compresa che si sta facendo manipolare da tempo), di svegliarmi il giorno successivo sperando di aver cancellato il senso di vuoto / depressione che ho. Soprattutto sui perchè lui si focalizza: "puoi avere la Risposta? No. Quindi che senso ha chiederselo? Nessuno."
    Mi fa sentire un idiota perchè ha pienamente ragione :D

    Come anche un altro utente ha raccontato in questo thread (e in molti altri): il partner border dopo la fine della relazione si ri-attacca a qualcun altro e ricommette gli stessi identici errori. Spesso "si rivale" sul partner precedente fingendosi felice e millantando una nuova fantastica vita.

    Infatti quando ho saputo che mi ha lasciato del tutto per il collega di lavoro mi si è schiantato il cuore. Capendo poi come funziona adesso, so che sto poveraccio sta passando le pene dell'inferno visto che è il partner "base" ma lei frequenta sistematicamente altri perchè non ha voglia di impegnarsi visto che è ancora presto, lo sta sottomettendo facendogli accettare questa cosa. E lui, avendo lasciato la sua ex, è sicuramente una vittima estremamente appetibile in quanto ha commesso un tradimento ed era travolto dai sensi di colpa.
    Nei post precedenti dicevate che solitamente il border prende su una persona che già di suo non sta bene al 100%. Però io quando la iniziai a frequentare stavo bene, avevo troncato del tutto con la mia ex storica e forse avevo un po troppa voglia di avere dolcezza e coccole da parte di una nuova ragazza, ne ero come "bisognoso" ma non lo facevo vedere del tutto. Evidentemente ha intuito questa debolezza e l'ha sfruttata.. è terrificante come ci riescano con disinvoltura.

  • Bruce Wayne non è che insistendo mi convincerai del contrario.
    O pigherai la realtà a tuo piacimento.


    Il borderline non prende una persona che non sta bene
    Il border vuole uno sano per anniettsrlo e vedere lo straccio che può diventare


    La relazione con il border è stata inutile .
    È come l'abuso di sostanze stupefacenti.. completamente inutile..
    Bisogna dimenticare tutto e andare avanti. O meglio elaborare il tutto e andare avanti


    La tolleranza non deve esistere con questi soggetti.
    Loro inizieranno a capire meglio loro stessi solo se rimarranno soli .. completsmenre soli

  • Memedesima prima di modificare il post hai scritto di essere tu stessa border. Allora adesso spiegami, ma non ci soffri nella tua solitudine voluta? Non ti manca la persona con cui hai passato bei momenti e che era disposta ad accoglierti? Non ti senti un'infame ad averla trattata così?

  • Decisamente interessante la discussione che si è sviluppata su questo post.

    Ho avuto modo di incontrare alcune giovani vittime di ex partner afflitti da sindromi di borderline e narcisismo (ho letto le diagnosi fatte da esperti ufficiali) e mi sembra che vi sia in atto un'epidemia.
    Forse una volta erano ricompresi nella categoria degli "egoisti", come persone che - in una relazione - tendono a soddisfare solo la propria necessità affettiva, cercando di plasmare l'altro come pensano che dovrebbe essere (in soldoni, sottomesso).

    Siamo sicuri che sia una patologia (in teoria, curabile) e non semplice indole malvagia ?

    (------;)--------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Ciao a tutti, mi sono appena iscritta perché sono reduce anch'io da una situazione molto simile a quella di molti di voi, sono completamente traumatizzata da ciò che è successo, anch'io sono stata lasciata dopo mesi di folle "amore" da parte di un borderline con tratti narcisistici, questo mio in più aveva ansia, ossessioni, paranoie, fobie, autolesionismo, era socialmente evitante, non riusciva nemmeno ad attraversare le piazze, uscire era un problema ogni volta, si sentiva sempre perseguitato, aveva la sensazione che qualcuno volesse ucciderlo all'improvviso puntandogli un coltello alla schiena, a tratti sembrava schizofrenico, aveva paure improvvise anche in casa sua se sentiva un rumore, sessualmente era pieno di problemi da una parte e strane perversioni dall'altra. Tempo fa ha subito un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e assume psicofarmaci da anni. Ho letto tutti i vostri post e posso dire la mia: al mondo ci sono persone che hanno bisogno di dare amore, e le "vittime" di queste persone altamente disturbate rientrano in questa categoria. Abbiamo bisogno di dare amore, mettici un pizzico di sindrome da crocerossina e qualche carenza d'affetto e sei fregata. Io ci sto malissimo veramente, perché nonostante questo lato pesante aveva anche del bello dentro e mi ha dato molta dolcezza e tenerezza, capisco però che il suo non era amore perché come ha osservato qualcuno, non è amore quello che sparisce dall'oggi al domani con una facilità e freddezza tali proprie solo dei mostri come avete detto voi. Ma ora sto capendo molte cose. Questo non era un uomo sicuramente, questo era un bambino di tre anni (nonostante ne abbia effettivamente 25), e se ci pensate in effetti il borderline è caratterizzato anche da improvvisi scoppi d'ira, cambiamenti drastici di idee da un momento all'altro, paure di essere abbandonati..proprio come un bambino piccolo.. È come se queste persone fossero rimaste a quel livello, ancora bambini, infatti non a caso questo disturbo proviene da un vissuto infantile non risolto. Non vale nemmeno la pena di provare rancore. Queste persone stanno male, non perché ci abbiano lasciati ma perché stanno proprio male in sè, nella testa, probabilmente non si rendono neanche conto di cosa abbiamo fatto per loro, che cosa sia significato questo rapporto per loro, cosa voleva dire avere una persona al loro fianco disposta ad amare anche tutti i loro problemi. Non ci possono arrivare perché sono persone sostanzialmente egoiste e non riescono a vedere al di là della loro sofferenza. Mancano di empatia e anche questo sembra assurdo perché so quanto possono sembrare sensibili, e in un certo senso lo sono.. Ma è tutto rivolto verso loro stessi, nel momento in cui ti idealizzano allora riescono a vedere qualcosa di te, poi quel momento passa e diventano ciechi e sordi e tu dal dolore e dallo shock puoi anche svenire perdere i sensi in preda alle convulsioni come è successo a me, non batteranno ciglio. Io penso a lui e non so cosa potrà fare nella vita una persona così... Uno che non riesce a stare in una stanza chiusa senza farsi venire attacchi di insofferenza, uno che non sopporta nessuno, che odia tutto e tutti, che non riesce a reggere un contesto sociale nemmeno per dieci minuti.. È praticamente un handicappato.. Non ha mai lavorato in vita sua e ha sempre avuto tutto dai suoi genitori.. Spero continueranno ad avere le possibilità di mantenerlo, altrimenti che ne sarà di questa persona? Dovrà chiedere una pensione d'invalidità? Capisco perfettamente come tutti voi vi sentiate, vivo la stessa cosa.. Il rapporto è cominciato in modo intenso e troppo veloce, lui si è quasi imposto nella mia vita, quasi obbligandomi ad uscire, e mi ha accalappiata, con onestà mi ha detto di essere borderline ma poi ha sfoderato tutte le sue ottime qualità e io ci sono cascata e leggendo le vostre storie mi rendo conto che non avrei potuto fare altrimenti. Questo ragazzo passava intere giornate disteso a letto come un sacco di patate in preda alle "invasioni" mentali (i suoi pensieri ossessivi), depressione, sensi di vuoto.. La sua casa era buia e aveva oscurato tutte le finestre in modo che non passasse un filo di luce. Fumava 40 sigarette al giorno e nonostante avesse problemi di salute continuava. Non capisco nemmeno cosa mi spinga a stare male ora. Dovrò purtroppo averci a che fare a breve e chiedo un consiglio su come comportarmi. Devo essere indifferente e fredda? Dolce e comprensiva? Prenderlo a calci? Non so come agire. Grazie a chi vorrà rispondermi, vi sono vicina.

  • Allontanati da lui con la massima rapidità e cerca di scordarlo e di farti dimenticare da lui ...
    Credo non ci siano altre soluzioni, ma non sono un tecnico.

    (-----------;)-----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Sulla base della mia esperienza voglio avanzare un certa ipotesi.
    La persona borderline che è entrata nella mia vita, cambiandola per sempre, ho la sensazione che vedesse in me come l'ultima chance di rimanere agganciata alla realtà.
    Il suo pensiero molto banalmente (ma più o meno consapevole) secondo me era: sto vicino ad uno normale così "divento" pure io normale (perchè sappiamo tragicamente che persone affette da questo disturbo lo sanno di essere malate).
    Il piccolo problema è che la forza con la quale ti trascinano nell'abisso è 30000 volte più forte di quella con cui tu cerchi di riportarle su un piano semi-decente (normale sarebbe un pò troppo visto il punto di partenza).
    Quando pecepiscono questa tua debolezza (e con essa, prima il sospetto, poi la certezza della fallacia di questo tentativo impossibile) diventano rabbiosi e da loro salvatore diventi di colpo la causa apparente del loro malessere/disastro interiore.
    Altrimenti non mi spiego tutta questa ascesa e declino di un mistificato sentimento d'amore.
    Deve esserci un percorso mentale che li porta a buttare il "disegno venuto male" per passare al foglio bianco successivo.
    In questo le considero vittime. Se non proiettassero su un altro individuo l'inconsistena dei propri tentativi di stare bene, tutta quella angoscia come potrebberlo sopportarla?
    A questo punto l'unica speranza è che incontrino qualcuno di così preparato ad un tale impatto emotivo da amarli rimanendo al tempo stesso "indifferente" davanti le loro grida di bisogno.
    Devono essere amati ed innamorati di qualcuno disposto fin dall'inizio a non interferire con la loro angoscia....è dura perchè da vicino, "amandoli", non ce la fai a non fare niente (facendoti trscinare a tua volta).

    Per aspera ad astra

  • Il borderline non prende una persona che non sta bene
    Il border vuole uno sano per anniettsrlo e vedere lo straccio che può diventare

    Evito di raccogliere la provocazione che dà sul personalismo e rispondo a questa parte che è una cosa seria (il resto che hai scritto nello stesso messaggio per come appare ora: lo condivido).

    Per via dell'effetto che questo disturbo comporta, il borderline è costretto a scegliere persone che sono in un momento di debolezza o che hanno qualche problema. E' costretto perché una persona completamente sana in un momento di normale lucidità: scapperebbe.

    Che vuole vorrebbe uno sano è vero: proprio per questo cercherà di scegliere qualcuno con un problema temporaneo o risolto e/o che sia un un momento di fragilità passeggero.

    Ho avuto modo di incontrare alcune giovani vittime di ex partner afflitti da sindromi di borderline e narcisismo (ho letto le diagnosi fatte da esperti ufficiali) e mi sembra che vi sia in atto un'epidemia.

    Si, pare vi sia un'epidemia. Le stime fino a 20 anni fa parlavano dell'1% della popolazione, quasi solo donne. Oggi siamo al 2,4% in ambo i sessi (considerando che gli uomini -per come gira il mondo- sono difficili da individuare).
    L'apparente epidemia è data dal cambiamento delle condizioni sociali. Un tempo c'erano ruoli ben definiti e non ci si poteva comportare in modo esagerato senza pagarne le conseguenze: oggi sì.

    Immaginiamo la nostra società di 40-50 anni fa. Nel caso, un uomo con un disturbo di questo tipo, magari grave: finiva presto in carcere o peggio, non essendo presumibilmente in grado di procurarsi da vivere in modo convenzionale.
    Una donna era costretta a fare la donna, diversamente veniva scartata. Dalla sua accettazione da parte di un uomo poteva dipendere la sua stessa sussistenza. Le "correggibili" si correggevano (anche a suon di schiaffi, cosa orribile), le altre facevano una fine simile a quella dei colleghi uomini, se non peggio.

    Aggiungiamo a questo quadro il fatto che la comunicazione (nazionale e internazionale) era scarsa e limitata ad argomenti "politicamente corretti" e sappiamo perché né se ne parlava, né si percepiva la presenza di questo tipo di disturbi.

    Forse una volta erano ricompresi nella categoria degli "egoisti", come persone che - in una relazione - tendono a soddisfare solo la propria necessità affettiva, cercando di plasmare l'altro come pensano che dovrebbe essere (in soldoni, sottomesso).

    I casi meno gravi Sì: erano ricompresi nelle categorie di egoisti, "cattivi", persone con cui non si può aver a che fare. A tal proposito ci sono donne che hanno sopportato uomini IMPOSSIBILI da sopportare, e lo hanno fatto per una vita intera perché: "Lo devi fare", perché "altrimenti è vergogna".
    Per via delle trasformazioni sociali in corso, oggi il "ruolo infausto" sta toccando sempre di più gli uomini. Rispondendo alle frasi più sotto di un altro utente cerco di spiegare il perché, ma non è difficile da intuire.

    Siamo sicuri che sia una patologia (in teoria, curabile) e non semplice indole malvagia ?

    Sì, siamo sicuri.
    Esistono anche concause fisiche (neurologiche e ormonali) che sono state scoperte di recente e sono in comune col disturbo bipolare. Il problema si può presentare anche in assenza di queste caratteristiche. Le cause ufficiali sono una combinazione di fattori (indole, ormoni, neuroni, vissuto, traumi, etc.) che se supera una certa soglia può dare luogo a un comportamento di questo tipo.

    E' difficile diagnosticare questo disturbo, proprio perché se si fa l'errore di considerare solo le conseguenze: la persona disturbata appare come un mero carnefice, malvagio, approfittatore, lucido, etc. Per diagnosticare questo (e tanti altri disturbi) bisogna invece immergersi, risalire alle sensazioni del paziente e il più possibile alle cause, cercando anche le "prove" in esami medici.

    al mondo ci sono persone che hanno bisogno di dare amore, e le "vittime" di queste persone altamente disturbate rientrano in questa categoria. Abbiamo bisogno di dare amore, mettici un pizzico di sindrome da crocerossina e qualche carenza d'affetto e sei fregata.

    Ho letto tutto il tuo (lungo) messaggio ed effettivamente la racconti proprio "giusta". Mi spiace che questa sia stata una storia vera/vissuta.

    E' vero che ci sono persone che hanno bisogno di dare amore ed è vero che più facilmente queste vengano prese in considerazione da questi soggetti. Come scrivevo prima: non potrebbero fare altrimenti.

    Il caso che hai raccontato tu è il tipico caso dal punto di vista femminile. Dal punto di vista maschile la cosa è simile, ma l'aggancio (specie all'inizio) è di tipo sessuale. Una dona borderline ha molte (ma molte) più possibilità di procurarsi uno o più partner. Può fare leva sul quel retaggio del passato in cui la donna era "debole e da difendere", può appoggiarsi alle regole sociali e nelle leggi odierne che vedono più tolleranza nei loro confronti, del fatto che la violenza psicologica non viene considerata, etc.
    E' per questo che quando si parla di questi argomenti è più facile sentir parlare di vittime uomini.

    e se ci pensate in effetti il borderline è caratterizzato anche da improvvisi scoppi d'ira, cambiamenti drastici di idee da un momento all'altro, paure di essere abbandonati..proprio come un bambino piccolo..

    Si. L'infantilismo è comunque comune a molti disturbi e comportamenti disfunzionali in genere.

    Non vale nemmeno la pena di provare rancore. Queste persone stanno male, non perché ci abbiano lasciati ma perché stanno proprio male in sè, nella testa, probabilmente non si rendono neanche conto di cosa abbiamo fatto per loro, che cosa sia significato questo rapporto per loro, cosa voleva dire avere una persona al loro fianco disposta ad amare anche tutti i loro problemi.

    E' vero.

    Uno che non riesce a stare in una stanza chiusa senza farsi venire attacchi di insofferenza, uno che non sopporta nessuno, che odia tutto e tutti, che non riesce a reggere un contesto sociale nemmeno per dieci minuti.. È praticamente un handicappato..

    E' vero anche questo. Per quello dico che sono vittime innanzi tutto di se stessi. E' ovvio.

    Non capisco nemmeno cosa mi spinga a stare male ora. Dovrò purtroppo averci a che fare a breve e chiedo un consiglio su come comportarmi. Devo essere indifferente e fredda? Dolce e comprensiva? Prenderlo a calci? Non so come agire. Grazie a chi vorrà rispondermi, vi sono vicina.

    Devi averci a che fare? Spero non in ambiente lavorativo, perché è il più complesso e stressante.

    Se proprio devi averci a che fare, magari parlarci e ragionarci: comportati secondo la più integerrima regola dell'assertività. Cerca su internet questo termine "comunicazione assertiva" e leggi quanto più riesci a leggere.

    Non mimare comprensione se non la provi e limitati nel manifestarla se la provi. Cerca di non farti coinvolgere. Non essere fredda se non ti va, non essere calda se non ti va. Cerca di restare naturale ed estremamente assertiva.

    Se ricevi attacchi passivi (fa la vittima) dimostra comprensione solo fino a quanto è ragionevole, ma non sbilanciarti mai in offerte di aiuto, specie se dovresti assolverle da sola.

    Se ricevi attacchi aggressivi (ingiurie, sberleffi, allusioni in pubblico, svalutazione): rispondi in modo evitante (come da manuale di assertività) così ti levi l'impiccio.

    Non prenderlo a calci. Anche se te lo potresti permettere: innescheresti un circolo di vittimismo da cui poi non esci più.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Il mio precedente intervento anche per dire che ad un borderline si deve avvicinare una persona che soffre un minimo di onnipotenza (ovvero di un grande senso di frustrazione per qualcos altro).
    Una persona che ha un'idea di se aderente alle proprie reali possibilità la prima considerazione ovvia che fa e che la salva è: io con uno/a così non ce la faccio...a livello energetico intendo.
    Se vogliamo ciò ha a che fare anche con un pò di sano egoismo oltre che della misura del proprio raggio e potenza d'azione.
    La "vittima" del borderline ha dunque una soglia di sopportazione patologica e su quella vorrei lavorare....sulla capacità di dire NO.
    Altrimenti come calamite attireremo persone così alimentando il loro disagio. Ad aiutare queste persone è la sopportazione graduale dell'impossibilità di colmare il proprio vuoto.
    Se al primo grido "tutti" accorrono non se ne esce. Con questo mi ricollego anche agli aspetti infantili del loro carattere. Lo so, essendoci stato dentro, quanto è duro lasciare "il/la proprio bambino/a" piangere da solo/a nella culla. Questa illusione di trovare sempre una salvezza all'esterno alimenta una relazione illusoria che prima o poi scoppia come una bolla di sapone.

    Per aspera ad astra

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