Quanto dici è tutto vero e giusto, ma non giustifica il loro comportamento.
Non ho mai avuto alcuna intenzione di giustificare il loro comportamento. Però so bene che le vittime dei borderline ne escono meglio e più a lungo (perché esiste la ricaduta) solo se capiscono le reali ragioni che stanno alla base della dinamica. Per capirle bisogna dirla tutta: non basta dire che sono dei mostri malvagi; che peraltro è una definizione errata.
Sono persone che si comportano in modo totalmente irrispettoso del prossimo e dei suoi sentimenti e della sua libertà e individualità; e lo fanno seguendo schemi dettati da una alterata percezione e gestione delle emozioni (oltre che da altro). Conoscere vagamente come funziona la malattia: aiuta anche le vittime.
Ognuno in sè è vittima di qualcosa, si tratta di esseri umani. Ma nella dinamica dei rapporti che stiamo trattando in questo thread, il borderline è il carnefice e non è in alcun modo la vittima
Non lo era fin tanto che non è stato detto che "non è MAI vittima" con tanto di punti esclamativi. A un'affermazione che ho riconosciuto come falsa: ho risposto.
Lo dico anche per te: credere che il tuo ex sia solo un mostro demoniaco intenzionato unicamente a farti del male: non ti aiuterà ad elaborare meglio la cosa, soprattutto (leggi bene questa parte) quando e se avrai modo di sapere che lui entro breve starà facendo la stessa identica cosa (se non peggio) a qualcun'altra.
Come anche un altro utente ha raccontato in questo thread (e in molti altri): il partner border dopo la fine della relazione si ri-attacca a qualcun altro e ricommette gli stessi identici errori. Spesso "si rivale" sul partner precedente fingendosi felice e millantando una nuova fantastica vita.
Se non si capisce e non si considera minimamente il perché tutto questo accade, cosa è vero e cosa no: si rischia di avere un secondo trauma nel credere che la propria relazione con lui sia stata inutile, ci si svaluta, si pensa di essere una nullità, si rischia di sentirsi in colpa.