Possibile che i cattivi siano invincibili?

  • Il "cattivo" probabilmente rimarrà solo tra la folla o anche no.
    Mi viene da pensare che di fondo sopravvivendo (perchè il riscontro in qualche modo arriva) evidentemente sarà portato a credere che anche gli altri possono sopravvivere esattamente come fa egli stesso(o magari ha fatto in passato quando una cattiveria ne ha intaccato l'ingenuità o innocenza) .

    Visto da vicino nessuno è normale

  • Io ho sempre pensato che il i cattivi gratuiti siano coloro che compiono del male pe rrivendicare la propria superiorità su altri perchè hanno subito a loro volta un torto e cercano di rifarsi
    Ma è una congettura mia più che altro

  • Io ho sempre pensato che il i cattivi gratuiti siano coloro che compiono del male pe rrivendicare la propria superiorità su altri perchè hanno subito a loro volta un torto e cercano di rifarsi
    Ma è una congettura mia più che altro

    Quel tipo di cattiveria che vai descrivendo è certamente una delle più frequenti e odiose.. però ha una qualche motivazione, non credo sia psicopatologia e quindi mi sa che Sì: è la vera cattiveria.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Il "cattivo" probabilmente rimarrà solo tra la folla o anche no.
    Mi viene da pensare che di fondo sopravvivendo (perchè il riscontro in qualche modo arriva) evidentemente sarà portato a credere che anche gli altri possono sopravvivere esattamente come fa egli stesso(o magari ha fatto in passato quando una cattiveria ne ha intaccato l'ingenuità o innocenza) .

    Occhio a non entrare nel campo della speculazione eccessiva. (dietrologia).
    Nessuno ha detto che resteranno sicuramente da soli. Nessuno può saperlo perchè ognuno di noi vive la propria vita ed è dentro solo ed unicamente alla propria testa.
    Nulla di tutto ciò che è stato finora detto fa parte di un'equazione matematica.
    Nella mia firma, la cosa più giusta a riguardo, probabilmente.

    You can lie to your friends, you can lie to your family, but you can’t lie to your bathroom mirror.

  • cit. Amelia 2014
    Fortunatamente la vera solitudine interiore, quella che fa davvero male, accompagna chi se la merita anche in mezzo ad una folla.
    cit.Amelia2014
    Occhio a non entrare nel campo della speculazione eccessiva. (dietrologia).
    Nessuno ha detto che resteranno sicuramente da soli. Nessuno può saperlo perchè ognuno di noi vive la propria vita ed è dentro solo ed unicamente alla propria testa.
    Nulla di tutto ciò che è stato finora detto fa parte di un'equazione matematica.
    Nella mia firma, la cosa più giusta a riguardo, probabilmente.


    Nel mio intervento l'intento era di appoggiare l'idea riguardo la solitudine interiore che PROBABILMENTE(ho scritto) è una possibile conseguenza del comportamento del "cattivo".

    Non credo sia dietrologia , comunque intendevo riportare un atteggiamento che spesso ho rilevato e cioè la cattiveria gratuita ripetuta più volte diventa un modus a cui è abituato, ne diventa un tratto del carattere che manco si rende più conto di avere mentre vaga in cerca di bersagli. Non gliene frega nulla serve a strutturargli il tempo tra un vuoto e l'altro.
    Aggiungo che secondo me il vero "cattivo"veste spesso l'abito elegante della tranquillità e della compostezza e tutto quello che serve per rompere la tensione dell'altro nei suoi confronti.

    Spero di non essermi spinta troppo oltre :)

    ps. mi scuso non riesco a citare

    Visto da vicino nessuno è normale

  • Secondo me i cattivi esistono eccome e a volte non hanno nemmeno una valida motivazione (tipo traumi o patologie) che li giustificano. Sono cattivi e basta.
    E non penso nemmeno che trovino la loro condanna nella solitudine. Anzi, spesso chi è cattivo è temuto e chi è temuto ha gente intorno che lo rispetta. Non saranno vere amicizie o veri rapporti, per carità, ma tanto anche le persone non cattive non è che spesso possono contare su chissà quanti rapporti umani onesti e sinceri per cui..
    Esistono poi tanti "tipi" di cattiveria. Tralasciando i sadici e gli omicidi, quindi la cattiveria da reato, anch'io penso che ci sia gente che gode nel vedere le sofferenze altrui. Magari non fanno niente per provocartele queste sofferenze, ma lo vedi che ci godono quando ti capitano. Sembrano proprio felici e non fanno granché per nascondere la loro sottile soddisfazione, accompagnandola magari con battutine o risate. Quasi come se non stessero aspettando altro.
    Quindi che ci sia dietro invidia, egoismo o semplice superficialità, secondo me i cattivi sono certo più di quanto ci potremmo aspettare.

  • I cattivi per rivalsa esistenziale "io ho subito questo e rifaro'la stessa cosa ad altri" e i cattivi per frustrazione "la mia vita è una m∙∙∙a e per star meglio ho bisogno di vedere gli altri messi peggio di me e ridere delle loro digrazie" sono pozzi senza fondo, dovessero avere tutto dalla vita non si fermerebbero, il loro vuoto è incolmabile e la loro forza è la sofferenza degli altri, anche se non meritano.

  • A mio modesto parere, un comportamento da persona calma e gentile tende ad essere visto dalla gente come indice di debolezza, come se il buono potesse farsi mettere tranquillamente i piedi in testa.
    Chi ha un'indole cattiva riesce sempre a circondarsi di persone perchè manovra ognuno a proprio piacimento.
    Spesso e volentieri non vi è mai una rivalsa.

  • il malocchio è cattiveria. se non ha funzionato significa che i cattivi non vincono, ma gli uomini per quanto si sforzino, veramente cattivi non lo saranno mai, il giudicare è arduo il corpendere e giustificare più facile e conveniente per tutti.
    la vera cattiveria puoi vederla nel finale dell'esorcista, quando proprio l'esorcista muore d'infarto e satana ride...sia per il decesso sia per il vano tentativo di rianimazione messo in atto dall'altro prete...ero a torino quando l'arcivescovo di quella città, era un esorcista, intevistato sul fenomeno del satanismo affermò, senz'ombra di dubbio, in una intevista per la stampa, la realtà della possessione, spesso mascherata da patologia nervosa, e che nel film prodotto in america appaiono solo le cose più normali che accadano durante un caso di possessione ed esorcismo. la cattiveria non è pensare male, fare il male fine a se stesso per soddisfazione personale (come il mancato malocchio) ma la cattiveria vera è l'acme di una somma di valori in cui si intravedono numerose negatività, invidia, rancore, odio, gelosia, prepotenza, violenza etc. etc. purtroppo la lista continua. certo uno scatto d'ira può capitare, semprechè durante la crisi isterica non inzi a parlare l'aramaico antico...e a destiemmiare in otto lingue diverse, soprattutto se non sai leggere e scivere.

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