Fatto salvo che hai ragione, e sarebbe più giusto riferirsi alla contemporaneita' [ma allora le avanguardie 900esche sono ancora contemporane?] ho parlato di modernita' in quanto più usata nel linguaggio comuni.
Non volevo fare la precisina, è che davvero non avevo capito se includessi o meno l'arte moderna nel discorso o parlavi della sola contemporanea. Il 900 è un secolo un po' spartiacque, c'è di tutto in effetti. E il distinguo per me è importante, perché l'arte moderna credo sia molto più fruibile di quella contemporanea, diciamo arriva più facilmente.
CitazioneCirca il messaggio, ne abbiamo già parlato. Come due corde di chirarra che vibrano all'unisono sulla stessa nota, cosi chi esprime qualcosa che viene additata come arte, deve trovare un ricevente che vibra solo su quella frequenza d'onda.
Ma se mostrare le emozioni e i sentimenti fanno vibrare i neuroni della maggioranza, per simpatia o empatia , evitare di mostrarli nascondendoli, impedisce ai più di fruire dell'oggetto, anche perchè forse li non c'e' nulla di cui valga la pena di fruire, se non la pena stessa.
Non sono sicura di aver capito bene l'ultima tua frase, quindi la mia risposta è slegata da essa.
Non so, per me non ha neanche molto senso stare lì a porsi problemi. Ho sperimentato sulla mia pelle che cose che a me sono arrivate risultavano distanti per chi mi stava vicino e viceversa. Quindi se io non capisco una determinata opera, che sia una provocazione d'artista o ci sia un significato più criptico che non mi è arrivato, non vuol dire che non esista qualcuno che invece può comprenderla. In tal caso, quel messaggio è comunque arrivato a destinazione e quell'opera ha avuto il suo senso.
Poi ti dirò, sarà che quando non capisco un'opera d'arte un po' astrusa tendo ad estranearmi facilmente, o sarà che cerco spunti di comprensione all'esterno, ma mi piace osservare gli altri, le loro reazioni. In realtà mi piace farlo a prescindere, è quasi distraente rispetto all'installazione vera e propria, però vivere le reazioni altrui - o almeno provarci - è un modo diverso di apprezzare l'arte rispetto alla semplice osservazione. E a volte mi sento tanto la moglie di Sordi che guarda il quadrifoglio. E' una sensazione divertente, un po' di autoironia ci vuole.
In ogni caso non mi sono mai pentita di aver visto una mostra. Credo che ci rimarrei male se mi aspettassi una personale di Caravaggio e poi scoprissi che ci sono 3 tele contate, ma a parte queste situazioni di fregatura palese andare alle mostre mi piaceva, di qualsiasi tipo. E' comunque stimolante, mi incuriosisce, un'esperienza che non delude.